Mani

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“Hai una bella mente, non regalare i tuoi pensieri a chiunque.”



Ogni tanto lo guardavo e capivo che forse senza lui non sarei arrivata a quel punto.
Non avrei ricordato mio padre senza piangere.
Forse sarei stata ancora muta, per la paura, per il trauma.
Forse non avrei provato neanche più emozioni per la rabbia.

Ma con lui era diverso. C'era sempre qualcosa in lui. Un pò di mistero che ti lasciava senza fiato. Aveva sempre gli occhi stanchi e a volte persi. Però aveva qualcosa in quegli occhi, come se fosse entrato nella mia vita per scoprire cosa avesse dentro lui e per farlo capire anche a me.

《Megan.》 mi richiamò all'attenzione suo padre.
《Sì?》
《Allora raccontaci un pò di te.》
《Papà..》 disse Mike.
《Tranquillo.》 risposi per poi riprendere 《Diciamo che non ho molto da raccontare. Vengo da un paesino qui vicino, vivevo con mia madre circa un anno fa, ma poi ho cambiato vita e sono andata fuori città. Ora vivo con la mia migliore amica e lavoro in un locale, che ora è chiuso.》
《Come hai conosciuto Mike?》
《Lui è venuto al locale con dei suoi amici e l'ho servito io.. Dopo ho scoperto che è il mio vicino di casa.》
《E lui come si comporta con te?》
《Papà è un interrogatorio?》 Mike picchiettava il dito sul tavolo.
《Lui con me è gentile.》 risposi e guardai il ragazzo seduto alla mia destra che mi sorrise e mi diede un bacio sulla guancia.
《Speravo che trovasse una ragazza come te.》
Sorrisi al padre e strinsi la mano a Mike che abbassò il capo.

《Finalmente!》 disse sua sorella tagliando la pizza.
《Cosa?》 chiese il fratello.
《Hai trovato qualcuna che ti sopporta. Grazie mille Megan di esistere.》
Io risi e Mike mi incendiò con lo sguardo.
《Non fai ridere Sara.》
《Megan ha riso, non fare il brontolone.》 rispose lei.
《Megan non ridere.》
《Faccio ciò che voglio.》
Lui guardò prima me e poi sua sorella per poi scuotere il capo.

《Stiamo scherzando tesoro.》 gli accarezzai la gamba.
Sua sorella sorrise e ci guardò.
《Che belli che siete.》disse.
Mike iniziò a mangiare e io lo seguii.
《Cosa hai intenzione di fare quest'estate?》 mi chiese il padre.
《In realtà non lo so. Credo che andrò da mia madre per qualche settimana.》
《Da tua madre?》 Mike mi squadrò.
《Sì insomma, ora che ho deciso di tornare nella mia città..  vorrei passare molto tempo con mia madre. Non ha passato bei momenti.》
《A cosa ti riferisci?》Il signor Bird si intromise.
《Ho perso mio padre ormai un anno fa.. erano molto uniti. Abbiamo passato un brutto periodo.》
Tutti stettero zitti.
《Mi dispiace per tuo padre cara.》 mi sorrise.
Io annuii e ripresi a torturarmi le mani.

《Piccola calmati..》 mi fermò Mike sotto lo sguardo innamorato di sua sorella.
《Scusa. Vado un attimo in bagno.》
Mi alzai rapidamente e quando arrivai al bagno aprii velocemente la porta.
Misi le mani sul lavandino e mi guardai allo specchio.
Forse avrei anche potuto non piangere parlando di mio padre, ma se solo ci pensavo mi mancava l'aria.

Cercai di respirare profondamente e mi guardai le mani un pò rosse.
Avevo caldo e freddo allo stesso tempo, continuavo a dirmi che non potevo piangere, non potevo fallire.
Non potevo, non potevo, non dovevo.
Mike entrò lentamente nel bagno e mi cinse la vita.
《Piccola cosa succede?》
《Nulla, sto bene.》 mi girai e lui mi scrutò profondamente.
《Non stai bene.. Cosa è successo? È per mio padre?》
《No.. no lui è okay. Non ho nulla davvero.》 cercai di sorridere.
《Megan perfavore parlami.》
《Mike ti sto parlando.》

《Dimmi cosa succede.》
《Forse non ne sono in grado.》 spostai lo sguardo.
《Guardami.》
Non risposi, se lo avessi guardato avrei pianto.
《Meg guardami.》
《Stiamo lottando insieme Meg. Scusa se non riesco a non farti pensare a lui. E scusa se non riesco a renderti felice. Ci sto provando, provo ogni singolo giorno a mettere da parte i miei problemi per aiutare te. Non sai quanto è stato difficile per me portarti qui. Farmi conoscere così tanto da te. Quindi ti prego, guardami.》
《Non ci riesco Mike. Scusa.》 uscii dal bagno e andai subito nella camera che poco prima mi avevano assegnato.

《Posso entrare?》 Sara bussò alla porta dopo una mezz'oretta.
《Entra pure.. stavo andando a dormire.》
《Cosa è successo?》 fece una pausa 《Con me puoi parlarne.》
《Nulla.. è che forse non sono pronta a lasciarmi alle spalle tutto questo. La morte di mio padre e altre cose.. forse è questione di tempo. Ma ci riuscirò.》
《Io ci ho messo tanto.》 sorrise sullo stipite della porta.
《Mike è uscito arrabbiato.》
《Forse l'ho offeso. Gli ho fatto intendere che non vorrei essere qui. Ma non è così. Mi sono espressa male, credo.》
《Lui ti ama Megan, non ho mai visto mio fratello così e lo conosco bene. Non ha avuto una vita facile, lui più di tutto qui dentro.. E probabilmente dopo quello che succederà domani peggiorerà tutto.》
《Cosa succede domani?》 chiesi curiosa.
《È una cosa di famiglia, magari te ne parlarà lui. Buonanotte.》
《Buonanotte.》 dissi per poi guardarla chiudere la porta.

Mi sdraiai con la pancia verso il soffitto e le mani su di essa.
Dopo un'ora sentii il letto farsi più pesante.
《Sei tornato.》affermai sottovoce.
《Tornerò sempre.》 mi baciò il capo e mi strinse a sé.
《Tu mi ami Mike?》 gli chiesi.
Lui non rispose.
Chiusi gli occhi, respirai dolcemente e mi sentii cullata.
Mike respirava sul mio collo e ogni tanto me lo baciava.
Unì i nostri piedi e mi accarezzò la pancia.
Mi toccò i capelli in modo leggero, mi strinse ancora di più tra le sue braccia.
Mi mordicchiò l'orecchio e me lo baciò subito dopo.

Mi fece voltare, mi guardò piano. Mi accarezzò lento. Mi amò forte.
《Sì, io ti amo Meg.》 si mise su di me, è mi baciò forse per tutta la notte, lasciando che i nostri corpi in quel momento fossero un unico corpo.
Due corpi e un cuore, come si dice.
Lui era in me, con me, lui era lì ed era bellissimo.
Strinsi le sue spalle quando il dolore si fece più forte e lui mi baciò il collo.

《Anche io ti amo Mike.》 lo baciai sfinita.

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