Puzzle

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《Gli hai decisamente fatto il culo.》
《Decisamente.》 disse appoggiando il braccio sulle mi spalle.
《Io sono venuta con la mia auto.. ci vediamo a casa tua?》
《Sì... e Meg, dobbiamo parlare di stamattina.》
《Già dovremmo.》 sorrisi prima di salire in maacchina

In auto restai con il sorriso stampato sulla faccia, e quando rividi il suo viso che mi aspettava sotto al palazzo, diventò più grande.

《La solita lumachina.》disse ridendo.
《Zitto. Guido piano per prudenza. Sei tu che sei uno spericolato.》
《Non sono uno spericolato.》
《No, infatti. Sei un cagasotto.》 risi di lui salendo le scale.

Mike mi seguì, sentii i suoi occhi bruciare sul mio corpo e quando allungai la mano dietro la schiena trovai la sua.
Me la prese e la tenne fino all'arrivo davanti alla sua porta.

《Temevo questo momento.》 disse entrando.
《Micheal.. non dovresti temere queste cose.》
《Beh, con Vernon?》
《Lui... ecco, vedi...》
《Megan parla.》 si agitò.

《Promettimi di non farti prendere dall'ira.》
Lui alzò una mano e l'altra la mise sul cuore.
《Mentre ti cercavo, stasera, sono andata al locale. Era con una ragazza, molto più bella di me, è vero. Ma la stava baciando. E ora sono un pò ferita però... che schifo quell'uomo.》

《Io non lo chiamerei uomo, ma ti ho promesso di non arrabbiarmi.》 si sedette sul divano.
《Infatti, me lo hai promesso.》
《Sembro arrabbiato?》
《No, ma agitato sì.》

《Comunque..》
《Comunque..》 dissi alzandomi dalla poltrona e andando verso di lui.
《Voglio farti conoscere mia sorella, andreste d'accordo.》
《Non stai correndo troppo?》
《Correndo? Ho già perso troppo tempo. Tipo 20 anni della mia vita, dove non ti conoscevo.》si alzò e mi prese in braccio.

Intorcigliai le gambe attorno al suo busto e appoggiai la testa sulla spalla.

《Sto morendo di sonno.》 disse dandomi un bacio sulla clavicola e appoggiandomi sul letto.
《Allora è meglio che vada.》
《Non ci pensare neanche lontanamente.》
《Beh ho sonno anche io, sai.》 sorrisi e feci per andarmene.
《Tu dormi con me stanotte. E anche domani e sempre.》

《Sei uno scemo.》risi.
《Almeno il pigiama posso andarlo a prendere?》
《No. Aspetta- aprì il cassetto del comò e prese una lunga maglia rossa- tieni. Non la sporcare, è la mia preferita.》

《È bella in effetti.》 lo guardai tenendola in mano.
Lui sorrise e rimase a fissarmi.
《Ehm.. Micheal devo.. ecco sai..》
《Uh, sì hai ragione.》 rise.

《Domani devo combattere.》
《Verrò con te. Lavoro solo fino alle 19. Quindi per le 19.30 sono lì.》
《Calma. Wow, calmati. Combatto alle 21. 》 mise due mani davanti al petto e mi fermò.
《Scusa, ma sono sempre in ansia quando combatti. Sai, so che sei bravo, ma ho sempre paura. Non lo so. Quanto cazzo sto parlando? Oh merda.》

Ero davvero troppo agitata, avevo già dormito altre volte con lui, perchè ero così ansiosa.
《Meg perfavore.》 sorrise.
《Scusami, hai ragione.》
《Per un momento pensavo che fossi diventata pazza.》 si mise le mani nei capelli e si stese, lo seguii.

《Mi piaci Mike.》 lui voltò lentamente la testa.
《Mi spiego.. Mi piaci come persona, sei bello, sai cantare, mi fai incazzare, e non poco, ma poi torni sempre e questo ti rende una bella persona. Tu hai tanto da dare. Hai due occhi che, okay sono marroni, ma cazzo, non ho mai visto degli occhi che parlano. Sin dal primo momento che mi hai parlato confondevo il suono della tua voce con il rumore dei tuoi occhi. Fanno sempre un gran chiasso. Ti portano a star male. Almeno a me succede, ogni volta che mi guardi. Mi mandi in palla, quando ti sto anche ad un metro di distanza mi agito, inizio a blaterare e faccio discorsi inutili, simile a questo. Domattina mi pentirò di tutto ciò, mi sentirò stupida, ma volevo dirtelo. Mi piaci Micheal John. Mi piace il vecchio Mike, quello che non mi hai ancora raccontato, mi piace il Mike che non ho vissuto, mi piace il Mike che sarai ma soprattutto, mi piace il Micheal che sei.》

Lui intento mi guardava e a volte voltava lo sguardo verso il soffitto.
《Solo mia mamma mi chiamava Micheal, e quando si arrabbiava Micheal John. Quando suonavo mi chiamava piccolo pianista, ed è per questo che non suono spesso, mi porta tanti ricordi di lei.》
《Posso continuare a chiamarti Micheal?》
《Sì, ma solo tu.》
《Beh e chi altro vuoi che ti chiami così?》
《Stai dicendo che non ho amici?》
《Pensi il contrario?》

《Ne ho, ma non qui.》
《Vabene, non la prendere sul personale.》
《Non l'ho presa sul personale.》

《Dovresti provare a dire più sì. Sei sempre negativo. Inizi la frase con non, o no. Quindi...》
《Non sono negativo.》
《Mike.》 lo guardai.
《Cazzo.》

《Prova a dire sempre sì. Cioè se ti chiedono una cosa indecente no.》
《È un'idea stupida.》
《Non ho sentito bene, hai detto che è un'idea favolosa?》 mi alzai in piedi sul letto e aprii le braccia verso il cielo.

Lui mi guardò e poi si alzò anche lui.
《Sì è un'idea favolosa.》
《Sei già migliorato! Perchè non salti un pò con me?》 iniziai a saltare alzando il tono della voce euforica.
Lui mi continuò a fissare ridendo.
《Non è una domanda indecente.》specificai.
《Certo salterò con te come un'idiota su questo letto.》 seguì il mio tono.

Continuammo a saltare per solo altri due minuti poi ci stendemmo di peso sul materasso.
《La vecchiaia?》chiesi.
Lui rise e non rispose.
《Non si può non rispondere. Nuova regola.》
《Chi l'ha detto?》
《Io, che sarei la creatrice della prova. Quindi non rompere il cazzo.》 gli schioccai un bacio sulle labbra.

《Ho bisogno di almeno cento ore di sonno per riprendermi.》 disse.
《Sono così brava a baciare? Poi a stampo! Ti accontenti, mi piaci. 》
《Non mi accontento mai io.》 Mi prese dietro la nuca e avvicinò i nostri volti lasciando che le nostre labbra si rincontrassero.
Sembrava non si vedessero e toccassero da tempo eppure c'era ancora il calore del bacio prima.

《Sei bella.》 disse baciandomi la fronte.
《Anche tu sei bello.》
《Sono anche veloce.》
《Anche io lo sono.》
《Tu sei lenta! Vero che sei lenta?》 Si allontanò sfidandomi con lo sguardo.

《Buonanotte.》dissi.

Non sentii nessuna risposta ma non mi girai perchè sapevo che mi osservava.

《È vietato non rispondere. Buonanotte.》 Mi diede un bacio sulla testa e cinse il suo braccio attorno alla mia vita.

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