Plutone

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《Sei bellissima.》 mi disse alzandosi dal divano per venire verso di me.
《Grazie..》 sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia.
《Wow Megan stai benissimo così.》 mi guardò sua sorella.
《Grazie Sara.》
《Andiamo?》 chiese Mike.
Annuii e ci avviamo verso la porta.

《Dove mi porti di bello?》
《Nel mio posto preferito, era anche quello di mia mamma.》
《Ovvero?》
《Un parco qui vicino, siamo quasi arrivati. Hai fatto bene a vestirti così.》
Quando scesi dalla macchina guardai il luogo in cui eravamo e rimasi scioccata.
Aveva delle lucine bianche accese, dei lampioni del medesimo colore sparsi sul prato. C'erano poche persone che si godevano la loro intimità e un'atmosfera magnifica.
Sembrava un posto fatato, i grilli cantavano e l'erba sotto ai nostri piedi si muoveva a suon del vento.
Mi girai e notai che Mike era dietro di me con le braccia lungo il corpo che guardava davanti a sé e respirava profondamte.
Gli presi la mano e gli diedi un piccolo bacio.
《È bellissimo.》 misi le braccia dietro al suo collo.
《Ti piace davvero?》  appoggiò le mani sui miei fianchi.
《Sì Mike.. mi piace molto, grazie.》
《Facciamo una passeggiata?》
Annuii e lasciai che mi superasse tenendogli la mano.

《Una volta con mio padre siamo andati in giardino, lui montava la piscina, io non so cosa stessi facendo, fatto sta che mi feci una cicatrice sulla testa. Qui..》indicai il punto esatto in cui si trovava la cicatrice.
《Probabilmente ero su un'altalena.》
Lui sorrise.
《Anche a me è successa una cosa simile, sempre con mio padre. Però mi sono fatto male dietro la spalla.
Credo tu lo abbia notato.》
《Sì, ne ho notata una anche sul petto.》dissi.
《È di quella sera, sai la sera in cui è morto il mio migliore amico.》
《Scusa.》
《È tutto okay.》
《Quante cicatrici hai?》 chiesi.
《Fatte da bambino tipo cinque, da grande tre. Quindi otto. Tu?》
《Non me lo ricordo, sono troppe.》 sorrisi.
《Come te le sei fatte?》
《Non le ricordo tutte. Quella più dolorosa è quella sotto il piede, ero al mare e mi è andata una scheggia sotto. Ho pianto per tre giorni.》
Risi.
《Ti immagino.》 mi sedetti e lui mi seguii.

《Sei bellissima in questo momento.》
《Negli altri momenti no?》
《Sei sempre bella, ma non mi credi.》
Mi prese il viso e iniziò a baciarmi. Iniziò a baciare la mascella, poi la guancia destra piano piano arrivando alle labbra.
Mi fece stendere e si mise su di me.
《Ti amo.》 sussurrò per poi riprendere a baciarmi.
Le sue mani passarono ai miei fianchi, una restò appoggiata al prato mentre l'altra mi massaggiava la pancia.

Gli presi il volto con le mani e ribaltai la situazione.
Iniziai a togliergli la maglia e lui assecondò ogni mio movimento fino a restare a petto nudo.
《Sei bello anche tu.》 gli baciai il petto.
Continuai a baciarlo scompigliandogli i capelli.

《Dovreste andare a casa a fare sesso!》 urlò qualcuno.
Io e Mike ci girammo e vidimo una donna sulla quarantina, scoppiammo a ridere e ricominciammo a baciarci.
《Dico sul serio ragazzi.》
Mike si alzò e anche io a malincuore.
《Ci scusi, sa com'è, la gioventù!》 scherzò lui.
《Oh sì ricordo mio marito, facevamo anche noi queste cose, ma in modo più appartato.》
Io le sorrisi e Mike anche.
《Buona serata ragazzi.》
《Anche a lei.》 le disse Mike e incominciò a camminare così lo seguii.

《Andiamo a casa?》
《Vuoi andare a casa?》 mi guardò con le mani appoggiate al volante.
《Andiamo a casa.》 gli sorrisi.
Mike sorrise e mise in moto l'auto per poi partire, per tutto il viaggio, tranne quando doveva cambiare le marce, tenne la mano sulla mia gamba e l'accarezzava andando sempre più su.
《Mike non credo resisterò a lungo.》 misi la mia mano sulla sua gamba e giocai al suo stesso gioco.
《Neanche io.》 affermò quando la mia mano si posò su un punto preciso del suo corpo.
《Fermi la macchina?》
《Appena trovo un parcheggio.》

E così fece, appena vide uno spiazale fermò l'auto e iniziò a baciarmi con foga.
Gli tolsi la maglietta e lui mi tolse il vestito, poi le scarpe, poi il suo pantalone, poi il mio reggiseno, poi i suoi boxer, poi le mie mutande.
Mi guardò per qualche secondo e poi andò dritto sulla cicatrice che avevo sulla pancia e da lì salì sempre più su, fino al seno.
《Sei bellissima.》 disse e non sentii altro quella sera, era troppo perfetto.
Continuammo a baciarci con foga finchè non urlai il suo nome, nella macchina, ferma in un parcheggio chissà dove.
Volevo piangere dalla gioia, mi sentii vuota appena uscì da me.
《Grazie.》 mi baciò un'ultima volta e si alzò dal mio corpo.
Ci eravamo trasferiti nei sedili dietro per stare più comodi, decisi di rimanere lì per il resto del viaggio, non avrei resistito molto a lungo.
Mi infilai le mutandine e poi il reggiseno, misi il mio abito e provai a sistemarmi i capelli.

Quando scesi dall'auto Mike cinse il suo braccio dietro al mio busto e propose anche di prendermi in braccio, ma preferii entrare come una che non aveva appena fatto l'amore in macchina, in un parcheggio.
Mi stesi sul letto e mi tolsi il vestito restando con le mani sulla pancia a guardare il soffitto.

《Meg.》 sentii chiamarmi.
《Dimmi.》
《Ti amo.》 disse mentre sistemò la sua maglia sulla sedia.
《Anche io Mike.》

Ti amo, ogni volta che ti rivedo mi innamoro di te. Da capo, ogni volta che sorridi, ogni volta che ti arrabbi, ogni volta che stai zitto e non mi parli.
Mi innamoro di te ogni volta, quando piangi, quando urli, quando rompi gli oggetti, quando dici di amarmi, quando mi dici che sono bellissima.
Mi innamoro di te quando parli, quando non lo fai, quando mi guardi, quando non mi guardi, quando sei assorto nei tuoi pensieri, quando giochi con i miei capelli, quando mi presenti ai tuoi amici.
Mi innamoro di te quando non mi tratti come un premio, quando sei orgoglioso di me, quando mi sorridi, quando sei arrabbiato con me, quando la domenica vieni a casa mia, quando non vieni.
Mi innamoro di te quando respiri, quando vivi, quando vivi forte, quando vivi di me, quando viviamo insieme.

La storia sta ormai giungendo al termine, me ne duole il cuore.
Mancano due capitoli, e la cosa che mi irrita e che non sono un numero pari, quindi come in ogni libro che si rispetti farò anche i ringraziamenti. Grazie per essere arrivati fin qui.

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