《Pronto?》 chiesi.
《Ciao Megan, possiamo parlare?》
《Vernon cosa vuoi da me?》
《Solo parlarti.》
《Dopo avermi dato della puttana? Scusa ma non voglio parlarti.》Di cosa mi scusavo?
《E invece dovrai.》
《Lasciami stare. Per favore Vernon, lasciami in pace.》
《Troia.》Non sentii più nessun suono provenire dal telefono.
Lo allontanai dell'orecchio e urlai talmente forte che pensai che mi avesse sentito anche Mike.
Speravo che non venisse da me, ma lui non venne e mi sentii improvvisamente vuota e stanca.Non avevo più voglia di credere ancora.
Sei una troia. Hai scolato con quel pivello? Com'è che si chiama? Ah, sì, Mike.
Non durerà a lungo la tua ribellione, puttana.Era questo il messaggio che mi arrivò.
Presi il vaso che avevo comprato per mettere i fiori e lo scagliai contro il muro.
I metodi di Mike funzionavano davvero bene.
Mi fermai e mi strinsi forte il braccio, lasciai che le unghie lasciassero il segno del loro passaggio.Lasciai anche che le piccole ferite sanguinassero.
Lasciai che il mio cuore si squarciasse ancora.《Ti odio.》 sussurrai riferendomi a Mike.
Lui non poteva sentirmi in fondo.《Meg.》 Maya mi guardava, poi passò lo sguardo al vaso frantumato e poi alla mia mano che ancora stringeva il braccio.
《Megan che succede?》
《Cosa ci fai già a casa?》 mi alzai di scatto indietreggiando.
《Meg cosa è successo qui?》
《Niente, ripulisco io.》
《Non intendo quello. Non mi interessa. Cosa è successo Megan? Perchè ti sei ridotta così? Meg da quanto stai piangendo?》《Non lo so. Non.. non lo so.》 scossi la testa e scoppiai di nuovo a piangere trascinandomi sul muro.
《Meg!》 mi strinse a sè come solo mia madre sapeva fare.《Non ce la faccio. Non posso Maya, non posso più. Portami via di qui Maya. Ti prego!》 quasi urlavo, lei mi sosteneva e mi accarezzava i capelli.
《Io odio questa vita.》 dissi senza pensarci.《Non è vero, non la odi.》
《Maya, mio padre è morto.》
《Lui non avrebbe voluto vederti così, lo sai Meg, sai che non avrebbe mai voluto che tu piangessi.》
《Sono stanca Maya, molto stanca.》
《Ti porto a letto, vieni.》 mi sollevò lentamente dal pavimento e poi restò al mio fianco sul letto come la sera prima aveva fatto per poco tempo Mike.《Devo chiamare Will.》 sussurrò quasi dopo un'ora.
《Devi uscire con lui?》 le chiesi.
《Non più.》
《No, Maya esci con lui. Non ti preoccupare per me. Ora sto meglio.》Avevo chiuso gli occhi per 10 minuti e tutte le immagini di Mike mi erano passate di fronte agli occhi e li avevano annegati di nuovo.
Dopo un'ora e mezza ero lì a piangere di nuovo.
Non per le parole di Vernon, non per la morte di mio padre, non per Mike.
Non sapevo perchè piangessi eppure ero lì a piangere.Mi avvicinai al water e rimisi tutto ciò che non avevo mangiato quella mattina.
Non avevo più nulla nello stomaco.
Rimisi fino a stare male perché stavo rimettendo.
Mi sentivo sporca e viscida.
Entrai nella doccia e mi lavai velocemente per poi uscire.Vidii tutto appannato, mi infilai i vestiti e tornai a letto con l'intento di chiamare il capo per avvertirla delle mie condizioni.
Feci per prendere il telefono e le mie forze svanirono in quel momento.
E tutto d'un tratto non sentii più nulla.
Solo qualcuno che bussava alla porta.《Megan, ti sei svegliata.》 mi guardai attorno, gli occhi mi bruciavano.
Provai a sollevarmi sulle braccia.
《No, ferma.》 mi fece riappoggiare la testa.
《Maya ma che ora sono?》 sussurrai.
《Le 19.45.》
《Cosa è successo?》
《Mike mi ha chiamato perchè non rispondevi, gli ho detto che non era un buon momento per te, quindi è tornato dopo qualche ora per bussare e non rispondevi. Così mi ha richiamato e sono corsa qui.》《Perchè lo hai fatto? Sto bene Maya.》 mi alzai di scatto, forse troppo velocemente.
Corsi il prima possibile in bagno e di nuovo rimisi tutto.《Dovresti stare ferma, ti porto una pillola, prendila e mettiti di nuovo a letto. Chiaro? Non pensare.》
Annuii e mi infilai sotto il lenzuolo.Sentii battere il pugno contro la porta e Maya mi guardò allarmata.
《Se lo fai entrare ti uccido.》 la minacciai.
《Dirò che sei in doccia.》
《Ti amo, grazie mille.》Maya sparì dietro la porta e io risentii la sua voce.
《Perchè non rispondeva prima?》
《Mike ti ho detto che non era il momento. Era immersa nei suoi pensieri.》
《E la seconda volta?》
《Era in vasca.》
《E ora?》《Mike dovresti andare via.》
《Maya sta bene?》
《Sì, ha solo un pò di tosse.》
《Maya, sii sincera con me.》
Non sentii più nessuna delle due voci.《Fammi entrare Maya.》
《Mike ti ho detto di no!》Me lo ritrovai davanti e feci in tempo a chiudere gli occhi.
《È pallida.》Mike
Le toccai la fronte che scottava.
《Dovresti andartene, sta dormendo, non vedi?》 Maya spuntò da dietro la porta.
La guardai ed annuì, dovevo andare davvero.Uscii da quella casa prima che i ricordi della sera prima mi uccidessero.
Tornai nel mio appartamento e presi la giacca per poi correre in auto.Dovevo levarmi tutta la rabbia di dosso.
Quella sera andai al locale, ma non per combattere, solamente per bere e dannarmi.
Dannarmi perchè non ero la persona che mia mamma avrebbe voluto.Ehi, uomo! Torni a casa per il weekend?
Ma che voleva mio padre? Sapeva che non sarei tornato perchè quel posto mi portava tanto dolore eppure lui ogni giovedì sera me lo scriveva, pieni di speranze.
Ho da fare. Salutami tutti.
Tipica era la mia risposta, tanto quanto la sua domanda.
Mi sentivo un codardo, un invicibile stronzo. In fondo lo ero.
Lo ero sempre stato.Dopo la morte di mia madre fuggii senza dar conto a nessuno.
Dovevo iniziare a vivere davvero, Megan era la mia unica possibilità di riscatto.Però sapevo anche che con lei la mia vita sarebbe andata in una sola direzione, non sarei più potuto tornare indietro, e questo mi spaventava come nulla aveva mai fatto, neppure la morte.
Quella sera bevvi così tanto che la mattina dopo non ricordavo neanche il mio nome, ma il suo sì, eccome se lo ricordavo.
Megan.
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Heaven Above
Romance《Sin dal primo momento che mi hai parlato confondevo il suono della tua voce con il rumore dei tuoi occhi. Fanno sempre un gran chiasso.[...] Mi mandi in palla, quando ti sto anche ad un metro di distanza mi agito, inizio a blaterare e faccio discor...