Jimin si specchiò per la quarta volta, cercando qualche dettaglio da sistemare: i capelli erano perfettamente pettinati all'indietro, indossava una camicia nera con i primi due bottoni slacciati, i jeans chiari strappati sulle ginocchia e un paio di scarpe sportive nere.
«Sei uno schianto, ci proverei anch'io con te, quindi smettila di sbavare sulla tua figura e andiamo».
Taehyung era poggiato allo stipite della porta e lo fissava con un sorriso provocante sul volto, indossava una camicia bianca larga e un paio di jeans neri, aveva i capelli spettinati e gli donavano un'aria un po' ribelle e lo stava volutamente prendendo in giro.
«Non sei per niente spiritoso, sai?», mormorò il ragazzo dai capelli rosa afferrando le chiavi della macchina e il giubbotto pesante prima di dirigersi verso la porta con al suo seguito un Taehyung divertito.
Lasciarono il loro appartamento in tutta fretta e salutarono calorosamente una delle loro vicine, che continuava a fissarli abbastanza insistentemente – avrà avuto sedici anni e il suo sguardo sembrava quello di una persona che sperava di vederli limonare da un secondo all'altro, era abbastanza imbarazzante.
«Mi spaventa, ho paura di trovarmela in bagno mentre faccio la doccia ...».
Jimin rise alle parole dell'amico e lo sospinse dolcemente verso la loro macchina, cercando di nascondere quanto anche lui temesse che potesse succedere davvero.
Il viaggio fu accompagnato dalla radio che trasmetteva gli ultimi successi del momento e quando arrivarono sotto casa di Jungkook – il maggiore si era offerto di andare a prenderlo per evitare di far uscire inutilmente sua madre – trovarono il ragazzino già fuori dalla porta con un sorriso da coniglio in volto.
Salì subito e salutò con calore entrambi i suoi amici, dopo il sabato precedente erano entrati tutti e tre molto più in confidenza e Jungkook si sentiva meno a disagio a stare in presenza di Taehyung, che aveva scoperto di avere come lui la passione per la fotografia – in quei giorni avevano messaggiato fino a tardi parlando di obiettivi e possibili posti da visitare per i loro scatti.
Jimin era felice di vederli così uniti, anche se aveva rimproverato Tae di non tenere sveglio fino a tardi il più piccolo, che andava ancora al liceo.
«Secondo voi come sono gli amici di Hoseok?», chiese incuriosito Taehyung e Jimin scrollò le spalle non sapendo cosa rispondere – sicuramente dovevano essere divertenti e avere tanta, tanta pazienza per dividere l'appartamento con un tornado come Hobi Hyung, ma non sapeva che altro pensare.
Quando arrivarono al luogo dell'incontro trovarono Jin e Hoseok Hyung insieme ad altri due ragazzi ad attenderli: dei due sconosciuti uno era molto alto, anche più di Jin che era quello più alto nella loro piccola compagnia, mentre l'altro doveva essere alto quanto Jimin.
A quel dettaglio il ragazzo dai capelli rosa rabbrividì, qualcosa gli diceva che c'era qualcosa che gli stava sfuggendo, ma decise di non pensarci e rimanendo tra Kookie e Tae si avvicinò al gruppo che li stava attendendo.
«Ragazzi, finalmente!», Hobi Hyung si allontanò dal gruppo per andare a stringere in un abbraccio soffocante Jimin e poi riservarne uno meno caloroso anche agli altri due, cosa che fece fare una smorfia di disappunto a Jungkook: quel fastidio non accennava a diminuire, non gli piaceva come Hoseok si rapportava con il suo Hyung.
«Venite, vi presento i miei amici!».
Si avvicinarono sorridendo gentilmente e incuriositi, Jin Hyung stava chiacchierando animatamente con uno dei due – quello più alto – e sorrideva calorosamente come sempre, questo fece sentire più tranquillo Jimin, se per puro caso non fossero stati delle persone apposto il loro Hyung avrebbe reagito in tutt'altra maniera.
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Pink Hair ~ ✓
FanfictionJimin ha vent'anni, tanti sogni nel cassetto e i capelli rosa. Yoongi ha ventidue anni, tanti problemi e l'amore per la musica a tenerlo in vita. E soprattutto odia con tutto se stesso il colore rosa. -Yoonmin-