Sedevano all'interno dello studio in silenzio, il maggiore stava lavorando a qualcosa al computer e Jimin se ne stava accomodato sul divano alle sue spalle ad attendere che il maggiore gli spiegasse meglio cosa avrebbe dovuto fare: l'idea di cantare non lo entusiasmava molto, d'altronde per ora lo aveva solo fatto sotto la doccia o in auto o in casa con Taehyung o al massimo al karaoke, niente a che vedere con incidere una vera e propria canzone.
«Hyung, sei sicuro? Potrei rovinare il tuo lavoro», ammise ridendo Jimin per spezzare il silenzio e Yoongi si voltò verso di lui con un'espressione impassibile in volto, tanto che il giovane dai capelli rosa si pentì di aver aperto bocca, ma quando vide il maggiore alzarsi e raggiungerlo sul divano, sentì il suo cuore accelerare decisamente i battiti: odiava reagire in quel modo ad ogni suo gesto, ma era più forte di lui.
«Non penso che rovinerai niente, hai una voce bellissima e sono sicuro che ci starà divinamente nella mia canzone», lo rassicurò Yoongi prendendo di nuovo una delle sue piccole manine tra le sue, giocando con le dita e regalandogli un sorriso rassicurante.
Jimin pensò di essere finito dritto in paradiso o all'inferno, dipendeva dai punti di vista.
«D'accordo, ma se per qualsiasi cosa tu dovessi ripensarci, dimmelo, ok? Non voglio che tu ti senta in obbligo perché io ho accettato o qualsiasi altra cosa», mormorò Jimin e Yoongi gli sorrise in quel modo irritante, quel sorriso che si era stampato in volto la prima volta che lo aveva chiamato Marshmallow quella mattina al bar: era passato quasi un mese da quel giorno e il rosa non riusciva a credere di essersi preso una bella cotta per lui, per quello stronzo irritante.
«Tranquillo Marshmallow, non lascerò che tu rovini la mia canzone e se dovesse esserci qualcosa che non va, fidati, ti spedirò fuori dal mio studio a calci».
Il rosa roteò gli occhi a quella risposta, ma allo stesso tempo gliene fu grato, perché non avrebbe mai voluto rovinare una sua canzone, non dopo che aveva intuito quanto il suo lavoro valesse per lui, così Jimin annuì e gli sorrise riconoscente, facendo sorridere anche il maggiore.
«Bene, allora adesso ti faccio sentire la base e ti consegno il testo, poi ti do una chiavetta con la musica e magari a casa provi un po' ... ci vorrà tempo prima di inciderla, anche perché ne devo parlare con il grande capo e sono certo che vorrà conoscerti e comunque per qualsiasi cosa possiamo sempre trovarci e parlarne», mormorò Yoongi diventando improvvisamente professionale e Jimin si ritrovò a sorridere guardandolo mentre tornava al computer: si notava a chilometri di distanza quanto Yoongi amasse il suo lavoro e Jimin desiderò che avesse la stessa scintilla negli occhi quando lo guardava, almeno si sarebbe sentito un po' apprezzato.
Decise di accantonare quei pensieri e si affrettò ad affiancare il suo Hyung, che stava facendo partire un file audio, al rosa gli si mozzò il respiro: la musica era fantastica in ogni sua nota, era dolce in molti punti e dura in molti altri, il ritmo era incalzante ed avvolgente e il minore intuì che fosse una canzone molto combattuta, come se quando l'avesse scritta fosse stato lacerato in due: da una parte la voglia di lasciarsi andare alle emozioni più forti e dall'altra la paura di lasciarsi avvolgere da quest'ultime, il risultato era qualcosa di mozza fiato.
Quando la traccia giunse al termine Jimin credette di avere gli occhi lucidi.
«Che ne dici?», chiese leggermente ansioso il maggiore e Jimin gli sorrise entusiasta.
«Hyung, è fantastica».
La sua risposta lo fece aprire in uno dei suoi sorrisi gengivali, poi si affrettò a cercare in un cassetto un fascicolo di fogli per poi consegnargliene tre pinzati insieme: era il testo della canzone e Jimin si prese qualche minuto per leggero – come aveva intuito era una canzone combattuta, da una parte c'erano parole di amore e di sentimenti profondi, dall'altra la paura di lasciarsi andare e rischiare di rimanere solo e con il cuore spezzato.
STAI LEGGENDO
Pink Hair ~ ✓
FanfictionJimin ha vent'anni, tanti sogni nel cassetto e i capelli rosa. Yoongi ha ventidue anni, tanti problemi e l'amore per la musica a tenerlo in vita. E soprattutto odia con tutto se stesso il colore rosa. -Yoonmin-