8. Kiss

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«Jimin mi dispiace, non sapevo che fosse stato Yoongi a trattarti in quel modo, ma ti assicuro che non è una persona così orribile».

Jimin fissò Hoseok dal riflesso dello specchio e continuò a lavarsi le mani senza sapere che dire, non ce l'aveva con il suo amico, d'altronde lui non poteva sapere che fosse stato proprio quel ragazzo a trattarlo in quel modo e in ogni caso non voleva litigare con Hobi.

«Tranquillo Hyung, non sono arrabbiato».

Gli regalò uno dei suoi soliti sorrisi e questo fece rilassare immediatamente Hobi, che si era preoccupato durante la serata del fatto che Jimin potesse avercela con lui per quel motivo.

Ricambiò il sorriso e si avvicinò al ragazzo di fronte a lui di qualche passo, ma abbastanza da far scontrare Jimin con il suo petto quando quest'ultimo si voltò per andare ad asciugarsi le mani.

«Ne sono felice, non vorrei che tu ce l'avessi con me per questa cosa», mormorò non spostandosi dalla posizione in cui era e Jimin si ritrovò ad annuire leggermente imbarazzato per quell'improvvisa vicinanza.

«Hobi Hyung devo asciugarmi le mani», sussurrò Jimin sentendosi improvvisamente molto più che a disagio, ma il ragazzo non accennava a spostarsi nemmeno di un millimetro facendo entrare in confusione il ragazzo dai capelli rosa.

Perché diamine si stava comportando così? Jimin proprio non si spiegava quel suo comportamento, ma Hoseok si allontanò da lui velocemente quando la porta del bagno venne spalancata da Yoongi, che rimase qualche secondo a fissarli confuso: aveva notato lo scatto improvviso del suo coinquilino e lo sguardo colpevole che aveva in volto, mentre la caramella gommosa aveva le guance rosse e lo sguardo spaesato.

«Ho interrotto qualcosa?», domandò ghignando come suo solito e Hoseok scosse il capo velocemente, mormorando che non stavano facendo proprio niente e uscì di corsa dal bagno, come se volesse sparire da lì velocemente.

«Sicuro che non ho interrotto niente?», chiese nuovamente in direzione del ragazzo dai capelli rosa, che a quell'ennesima domanda sembrò tornare al presente.

«Se volevate scopare dovevate aspettare di tornare a casa, non è un po' squallido farlo in bagno?».

Jimin a quelle parole sembrò rianimarsi totalmente e si parò di fronte al ragazzo dai capelli corvini per affrontarlo una volta per tutte: odiava essere trattato in quel modo, soprattutto da un perfetto sconosciuto, che dalla prima volta che lo aveva visto aveva sputato sentenze su di lui senza nemmeno sapere come si chiamasse.

«Non stavamo facendo niente! Hoseok ed io siamo solo amici! E non sono una puttana, quindi ti pregherei di non parlarmi in quel modo».

Yoongi sospirò alzando gli occhi al cielo, quel ragazzino era fastidioso senza alcun dubbio e anche molto, molto ottuso.

«Forse sarete solo amici per te, ma ti assicuro che Hobi ti guarda in tutt'altro modo, forse dovresti informarlo del tuo disinteresse e ... non ti stavo dando della puttana, la mia era solo un'osservazione».

Il ragazzo dai capelli rosa spalancò la bocca sconvolto e Yoongi si trovò improvvisamente a fissare le sue labbra senza rendersene conto, erano rosse, carnose e molto invitanti.

Scosse il capo per cancellare quei pensieri e incrociò le braccia al petto aspettando che la caramella gommosa riprendesse l'uso della parola.

«È impossibile, Hoseok ed io ci conosciamo da due anni - uno dei quali ha passato in America, mi sembra abbastanza surreale quello che stai dicendo».

Il maggiore inarcò un sopracciglio arrivando alla conclusione che quel ragazzino era veramente stupido, d'altronde anche il moccioso che era arrivato con lui si era accorto degli sguardi che Hoseok lanciava a Jimin e ne sembrava abbastanza infastidito.

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