Capitolo 55

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"Sei andata da tuo padre?"- Cameron mi viene incontro abbracciandomi, non appena metto piede nel bunker.

Mi stringo forte a lui perdendomi nel suo odore, se qualcosa dovesse andare male domani, so che lui sarà quello che mi mancherà più di tutti. -"Vieni con me"

Senza rispondere mi lascio trascinare in camera nostra e ci stendiamo sul letto continuando a rimanere abbracciati.
Cameron mi accarezza lentamente i capelli, sa che mi rilasso quando lo fa, ma stavolta non funziona.

"Bimba di qualcosa, non sopporto vederti così"

Vorrei tanto dirgli che sto morendo di paura, che ho paura di perdere lui, ho paura che domani sia il mio ultimo giorno su questo mondo con lui quando invece io avevo iniziato ad immaginare una vita insieme.

Vorrei dirgli tante di quelle cose ma l'unico suono che esce dalle mie labbra è il rumore dei miei singhiozzi.

"Shh, non piangere amore mio. Andrà tutto bene, te lo prometto."

Vorrei tanto credergli ma ho come un nodo alla bocca dello stomaco, come se mi stesse avvisando che domani succederà qualcosa e che quel qualcosa non sarà per niente bello.

Ultimamente ho pensato tanto, ho ripercorso tutti i mesi passati insieme a tutti loro, dai momenti brutti a quelli belli. Certe volte quando penso a quei momenti mi maledico di avergli chiesto aiuto, almeno domani non avrebbero dovuto rischiare la vita. So che anche loro, prima o poi, avrebbero affrontato Oliver, ma credo che quel momento non sarebbe mai arrivato perché avremmo fatto prima io e Thomas.
Però allo stesso tempo mi considero così fortunata ad aver chiesto il loro aiuto. Lo so, sono il controsenso fatto a persona, ma che ci posso fare se in questi mesi sono stata felice grazie a quei ragazzi?!

"Stai meglio adesso?"- i miei singhiozzi si sono pian piano calmati, grazie anche alle sue continue carezze.

Annuisco ed alzo lo sguardo per incontrare il suo e come ogni volta che succede questo, il mio cuore perde un battito.
I suoi occhi sono uno dei per cui la mattina mi alzavo sempre più agguerrita e sicura di ciò che facevo.
Sarà solo grazie alla forza presente nei suoi occhi se domani avrò la forza di affrontare tutto.

Dopo secondi che sembrano ore, mi sporgo verso di lui per far unire le nostre labbra in un bacio calmo, pieno d'amore; un bacio che mi ricarica.

Nel frattempo le sue mani scorrono lentamente su tutte le mie curve, prendendosi cura di ognuno di loro come se fossero la cosa più preziosa di questo mondo.
Stacco io prima le nostre labbra per mancanza di aria, ma Cameron prende l'assalto sul mio collo, baciando ogni centimetro di pelle alternando labbra e lingua nei punti più sensibili, si sofferma su un punto particolarmente sensibile ed inizia a morderlo sempre con più foga, fino a farmi sentire un leggero dolore misto ad eccitazione. Dopo un tempo infinito di dolce tortura, sento passare la lingua su quel punto, so che mi ha lasciato un segno e so che lo ha fatto per rivendicare che sono "sua". Odio etichettarmi così, ma sapere che i nostri cuori si appartengono mi fa sentire sempre più felice, ed amo sempre di più il suo essere così geloso da "marcare il territorio" su di me ogni volta che ne ha la possibilità.

In poco tempo i nostri vestiti hanno preso posto ai piedi del letto in una piccola montagnella.

Le mie mani sfiorano ogni suo tatuaggio, facendomi sorridere ogni volta che la sua pelle reagisce al mio tocco.
Cameron continua a riempire di baci tutto il mio corpo, partendo dal collo e scendendo sempre più giù, rilascio un gemito di piacere quando con il naso sfiora il mio punto più sensibile, dove però non si sofferma a lungo perché questa volta è diverso.
Questa volta stiamo per fare l'amore come se fosse l'ultima.

Non puntiamo all'apice del piacere, chi se ne frega se non raggiungiamo l'orgasmo! In questo momento abbiamo solo bisogno di unirci fino a formare una sola anima ed amarci come non abbiamo fatto mai, con attimi pieni di sospiri e ti amo sussurrati!

*

"Ripetiamo di nuovo il piano!"-esclamo.

"Ma sarà la ventesima volta che lo ripetiamo"- si lamenta Aiden.

"Non mi interessa, dobbiamo essere pronti al massimo per domani."- gli lancio un'occhiata facendo intendere che è meglio per lui se non ribatte.

Odio trattarli così, ma non possiamo permetterci stronzate.

"Alle 11:00pm ci faremo trovare tutti fuori le mura della sua abitazione.

Ethan e Skylar si posizioneranno ad una cinquantina di metri dall'ingresso principale, mentre Jonathan e Carter saranno poco distanti da loro per coprirgli le spalle in caso di emergenza.

Nicholas, Noah, Sophia e Scarlett prenderanno posto avanti alle entrate laterali e posteriori."

Annuiscono per l'ennesima volta tutti. -"Non appena Aiden farà scattare la corrente in tutta la casa, Ethan e Skylar faranno fuori le guardie all'ingresso, dato che sono loro i cecchini più esperti.

Subito dopo aver abbattuto le guardie, ci faremo strada tutti insieme nella villa facendo fuori chiunque si intromette nel nostro cammino.

Dopo aver fatto credere ad Oliver di essere solo noi "giovani", faremo entrare in azione mia madre, mio zio, Benjiamin e tutti gli altri rinforzi al nostro segnale."

"Speriamo solo che vada tutto secondo i piani"- sospira mia madre.

"Dovrà essere così."-ribatte duro Thomas.




Nota Autrice:

Eccomi qui con un altro capitolo!!

Spero vi piaccia, ci sto mettendo tutta me stessa per far uscire un finale abbastanza decente e meno scontato! Fatemi sapere cosa pensate della storia in generale.

Un bacio a tutti.😙😙

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