Capitolo 11

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Da quando mia madre ha iniziato ad allenarci siamo tutti più determinati, non passa giorno dove mia madre non ci porti allo stremo e devo dire anche che non ci sta andando molto pesante. Per ora ci sta facendo allenare solo sulla forza fisica per migliorare la nostra forza nel caso che qualcuno riuscisse a disarmarci, ma sono sicura che ben presto passeremo alle maniere forti.

"Noah ti ho detto di tirarle un pugno con tutta la tua forza! Non di farle una carezza."- mia madre è un'ora che prova a convincere Noah a colpire forte Scarlett, ma sembra che lui abbia perso la forza all'improvviso.

"Aria, scusami, ma non riesco a farle del male."- si lamenta con lo sguardo basso.

"Non devi pensare che avanti hai Scarlett, devi pensare che hai un nemico. Che ne so prova a pensare ad una donna che ti ha fatto molto male al posto suo e dalle un pugno nello stomaco. ORA!"-Noah alza lo sguardo verso Scarlett, lo vedo esitare, poi però chiude gli occhi come se stesse pensando e quando li riapre riesco a leggere quanta rabbia racchiudono.
Dopo un ultimo sguardo, si decide e le tira un pugno nello stomaco molto più forte degli ultimi che le aveva già dato.

Scarlett si porta le mani allo stomaco e cade a terra dolorante, in quel momento Noah sembra tornare in se e corre subito verso di lei -"Scarlett!! Come stai? Scusami non volevo farti così male."

"Tranquillo Noah, non mi hai fatto così male. Ci serve quello che stiamo facendo, ci serve per imparare a schivare i colpi e per aumentare la nostra forza, non darti colpe che non hai"- Scarlett prova a rassicurarlo ma Noah non sembra per niente convinto.

"Noah alzati."- gli ordina mia madre.

Lui obbedisce e si posiziona avanti a lei.-"Finalmente dopo un'ora sei riuscito a colpire Scarlett proprio come ti avevo detto. Non ti ho ordinato di farlo così forte per farle del male, anzi, era proprio per farti capire che non lotterai sempre con i ragazzi del tuo gruppo. Affronterai uomini o donne veramente forti e non puoi andare li impreparato e se per essere pronto significa picchiare a sangue qualcuno a cui vuoi bene, vuol dire che sarà quello che faremo. 
Non puoi dire che non ti avevo avvisato, sapevi che i miei allenamenti sarebbero stati così e tu come tutti gli altri avete accettato e come ho già detto, ora non si può tornare indietro."

Noah annuisce ancora non molto convinto ma già più determinato di prima. -"Noah, perchè ci tieni tanto a voler uccidere Oliver?"- si irrigidisce subito alla domanda improvvisa di mia madre e nel suo sguardo torna di nuovo la stessa scintilla di rabbia che aveva poco fa.

"Io e Logan ci conoscevamo da sempre. Quando la nostra gang si era appena formata io ero quello inesperto su tutto, non sapevo combattere e non sapevo neanche tenere una pistola in mano. A scuola ero preso di mira da tutti perchè ero gracilino e molto timido, addirittura un giorno venne a prendermi a casa come una furia perchè aveva saputo che ero stato pestato per l'ennesima volta. Mi portò a casa del ragazzo che mi pestò e lo picchiò a sangue avanti ai miei occhi e quando finì gli disse: Azzardati solo a sfiorarlo solo un'altra volta o solo a guardarlo di nuovo e ti giuro sulla mia stessa vita che ti faccio diventare femmina. Fosse l'ultima cosa che faccio!"-ridacchiò a quel ricordo, ma era una risata malinconica che mi fece venire la pelle d'oca. "Poi quando venni a sapere che era stato ucciso solo perché Oliver credeva che sarebbe stata un'ottima vittima per insegnare a Vincent ad uccidere qualcuno, giurai di fargli vendetta insieme a suo fratello e tutti gli altri della gang e da quel giorno non abbiamo mai smesso di cercarlo, certe volte passo notti intere a non dormire immaginando cosa farò quando avrò di fronte quel figlio di puttana, oppure penso a come sarebbe se Logan fosse ancora qui con noi."- una lacrima scorre lungo la sua guancia e non si preoccupa neanche di pulirla. In questo momento Cameron lo raggiunge anche lui con gli occhi lucidi e lo attira a se in un abbraccio, dove piano piano si uniscono anche gli altri membri del gruppo. Per fino mia madre e Thomas si avvicinano partecipando all'abbraccio, mentre io rimango in disparte in un angolo, con un groppo in gola e gli occhi lucidi, non avendo il coraggio di avvicinarmi per paura di essere presa da un attacco di panico.

Quando tutti si staccano mi limito ad avvicinarmi a lui per lasciargli una carezza sul viso guardandolo fisso negli occhi con la speranza di riuscire a trasmettergli quanta voglia ho di abbracciarlo per dimostrare che gli sono vicino anche io.
Sfoggia un sorriso a trentadue denti per farmi capire che ha ricevuto il mio messaggio.

"Bene mezzeseghe, vi siete riposati pure troppo. Ora tutti in coppia e continuate i combattimenti e questa volta voglio vedere forza nei colpi e velocità per schivarli!"-ordina mia madre.

"Daiiii continuiamo domaniii, sono stanco per un altro combattimento. Ti pregooo"- Nicholas è in ginocchio avanti a mia madre cercando di convincerla a fermarsi qui, ma ovviamente quell'adorabile donna che è mia madre con un calcio sulla spalla lo butta a terra dicendo: -"Sei pure fortunato che ti ho fatto prendere una pausa. Con Thomas ed Heloise non ero così permissiva, li obbligavo a combattere anche quando erano visibilmente stremati.
Ora non lamentarti e combatti con qualcuno senò ti obbligherò a farlo con me e non so quanto ti potrà convenire."

Di fatti Nicholas scatta i piedi terrorizzato e si affianca ad Aiden per combattere, sotto lo sguardo divertito di mia madre.

"Allora come siamo andati?"- ormai sono passate due settimane da quando ci stiamo allenando con mia madre e secondo me siamo tutti migliorati sulla forza fisica.

Ovviamente ci sono stati giorni dove qualcuno ne è uscito un po infortunato, con qualche livido e qualche taglietto di poco conto.
Scarlett, Sophie e Skyler sono abbastanza determinate, rare volte si lamentano di essere distrutte, ma nonostante tutto non si arrendono mai e fanno di tutto pur di migliorare.
Cameron, Jonathan e Carter sono quelli che non si lamentano mai e imparano alla velocità della luce, invece Nicholas ed Ethan sono sempre quelli che provano a persuadere mia madre a lasciarli respirare un po, ma ovviamente mia madre li tortura il doppio. Però c'è anche da dire che grazie a loro gli allenamenti sono più "leggeri" dal punto di vista psicologico, fanno sempre in modo per alleggerire la tensione che si crea dopo qualche ora di combattimento.
Per non parlare di come Ethan ci provi spudoratamente con mia madre!
Ed infine ci sono Noah e Aiden che sono una via di mezzo, ci sono giorni dove si allenano senza dire una parola e senza fermarsi e poi ci sono giorni dove chiedono un time-out ogni mezz'ora!

"In queste due settimane ho notato che siete migliorati molto, ma rimanete comunque delle mezzeseghe!"

"HEI! Non è vero!"- ribatte offeso Ethan.

"Oh caro, tu sei proprio il più scarso!"

"Ti piacerebbe amore mio"- Ethan le lancia un bacio facendole l'occhiolino ma in cambio mia madre gli tira un pugno abbastanza forte sulla spalla.

"Se Tyler fosse qui a quest'ora ti troveresti senza palle lo sai?"-gli chiede sarcastica.

"Ma come non lo sai?! Tyler mi è apparso in sogno proprio l'altra notte dicendomi di farti innamorare di me"- scoppiamo tutti a ridere e mia madre gli assesta un altro pugno ridendo.

Secretly Anonimous.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora