Capitolo 33

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Narratore esterno:

Quando Heloise e Cameron arrivarono al covo mano nella mano furono subito guardati esterefatti dai loro compagni, di fatti Scarlett, Skylar e Sophia sequestrarono letteralmente Heloise per saperne di più, come anche il resto dei ragazzi fecero con Cameron.

Heloise sapeva già che in quel momento non aveva scampo e avrebbe dovuto mettere a nudo le proprie emozioni, nonostante la difficoltà che provava nel farlo ma, secondo il suo parere, le sembrava giusto che tutto ciò che stava succedendo con Cameron accadesse alla luce del giorno.

"Piccola Heloise, non hai niente da dirci?"-le avevano detto non appena rimasero sole.

la stessa cosa accadde a Cameron non appena rimase solo con i suoi amici "Devi dirci qualcosa Cameron? Cos'era quello?"

Come ho già detto poco fa, per Heloise era difficile ammettere a se stessa di provare un certo interesse per qualcuno, figuriamoci se doveva ammetterlo a qualcun'altro. Per Cameron invece era diverso, anche se a lui non piaceva far sapere i fatti suoi in giro, gli veniva molto più facile parlare dei suoi sentimenti, soprattutto se lo faceva con i suoi amici. E loro lo erano.
Come previsto, Heloise, negò all'inizio, non lo fece per una questione di orgoglio, ma più per una questione di abitudine. Ha passato gli ultimi sette anni a negarsi anche un minimo sentimento nascesse in lei che non centrasse con i suoi parenti.
Le sue amiche sapevano già che sarebbe stato difficile far aprire la ragazza con loro, quindi non si arresero e continuarono a farle pressione.

Cameron invece preferì scherzarci prima un po su per alleggerire la piccola agitazione che cresceva in lui, era agitato perchè per la prima volta stava per dire ai suoi amici che aveva veramente intenzioni serie con la ragazza che gli era entrata nel cuore, quindi era abbastanza comprensibile il suo comportamento, soprattutto se tra i suoi amici c'era anche il fratello della ragazza. "Non ho niente da dirvi, brutte pettegole!" disse.

Ovviamente i suoi amici continuarono a tartassarlo di domande, ovviamente qualcosa sconcia di Ethan che prontamente ricevette uno scappellotto da Thomas, fin quando non decise che era arrivato il momento di sputare il rospo e disse "E va bene! Si, io ed Heloise abbiamo deciso di frequentarci ed ho intenzioni serie con lei."

Successe più o meno la stessa cosa con Heloise, forse con un po più di difficoltà. Le sue amiche ci avevano messo su per giù un paio d'ora prima che si convincesse a parlare. "Ho deciso di dare una chance a Cameron. Ha detto che vuole provare a frequentarsi con me cercando di farmi superare le mie paure." borbottò.

Inutile dire che sia le ragazze che i ragazzi gioirono per la loro decisione, tutti tranne uno: Thomas. 

Come dargli torto! Il povero Thomas ha visto con i suoi occhi tutto ciò che ha passato la sua sorellina e ha tutto il diritto di avere il beneficio del dubbio sulle intenzioni di Cameron, per quanto bene ci possa essere tra i due, Heloise, è pur sempre la sua sorellina e non sopporterebbe di vederla di nuovo stare male.

"Thomas, perchè non gioisci con noi? Non sei felice per tua sorella?" gli chiese ingenuamente Aiden non appena si accorse che era rimasto fermo a guardare un punto indefinito perso nei suoi pensieri.

"Certo che sono felice per mia sorella, non sono però convinto che lei ne esca felice alla fine di tutto." aveva detto guardando Cameron fisso negli occhi con uno sguardo talmente serio che faceva intendere a quest'ultimo tutto ciò che c'era da capire.

Cameron sapeva già che la parte più complicata di tutta questa storia sarebbe stata proprio far capire a tutta la famiglia di Heloise, compreso il suo squilibrato nonno, che quella ragazza a lui piaceva veramente e che non sarebbe mai riuscito a farle male volontariamente, sarebbe stato capace di uccidersi a pugni da solo se solo le avrebbe fatto del male consapevolmente. 
Quindi con tutta la sua buona volontà, prese di parte Thomas ed iniziò a parlargli dei suoi sentimenti. Gli disse cosa gli aveva procurato dentro Heloise la prima volta che si sono visti per strada, mentre quest'ultima era con Tyler che tornava a casa, gli raccontò come snobbò le sue avance, anche se non proprio giuste, e se ne era andata lasciandolo li come un pesce lesso, in quel momento capì già che lei sarebbe stata la sua rovina (proprio come diceva lui). Gli raccontò cosa aveva provato quando scoprì chi era sotto quella maschera che portava sempre, quando gli chiese aiuto per vendicare suo padre, quando combatterono la prima volta insieme, quando l'aveva salvato al porto durante quell'assalto e quando venne attaccato da Vincent.

Gli aveva raccontato anche della prima volta che la vide piangere sotto il suo albero e della stretta allo stomaco che aveva sentito vedendola così, per non parlare della prima volta che si baciarono e di tutti i litigi che, anche se stupidi, affrontavano ogni due per tre.
Gli disse come si era sentito di merda quando le disse quelle parole cattive solo perchè sapeva che era stata a casa di Carter, per un motivo che ancora non sa oltretutto. Gli spiegò come si sentiva perso, nervoso, un fallito senza di lei.

Ha iniziato a spiegare anche come aveva finalmente accettato a se stesso e di quanto tempo ci era voluto per capire che quei sentimenti erano reali e non una cotta passeggera. "Cristo, Thomas, tu non hai idea quanto mi è costato ammettere che IO CAMERON HARRIS sono probabilmente innamorato di HELOISE SMITH la ragazza più difficile da conquistare su questo pianeta. Ma alla fine l'ho accettato e mi sono convinto a combattere per lei. Ecco perchè non potrei mai farle del male." aveva detto a Thomas alla fine di quel suo lungo discorso.

Thomas ascoltò tutto attentamente per tutta la durata di quel monologo, senza mai cambiare la sua espressione seria, alla fine sul suo viso era spuntato un sorriso ed andò ad abbracciare quel ragazzo che in quei mesi era diventato per lui un fratello. Capì che Heloise non avrebbe potuto trovare nessuno migliore di Cameron per lei. "Azzardati solo a farle del male mezza volta e ti stacco le palle." gli aveva detto alla fine per fargli capire che anche se aveva accettato la loro frequentazione, non poteva lo stesso rilassarsi perchè con la sua sorellina ci doveva andare con i guanti bianchi.

Heloise dopo aver raccontato come Cameron l'aveva convinta nei dettagli (proprio come volevano quelle pazze delle sue amiche) si sentì più libera, come se avesse fatto cadere un peso che le si era messo sul petto e, anche se non lo avrebbe detto mai ad alta voce, si sentiva felice di aver accettato.




Nota Autrice:

Ciao a tutti, scusate se non ho pubblicato ma non vi ho visti per niente attivi.. se ho deciso di pubblicare lo stesso è perché mi dispiace abbandonare la storia.
Spero di rivedervi di nuovo attivi. :)

Un bacio a tutti😙❤

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