Capitolo 37

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Pov. Cameron

Sto correndo al covo dopo aver ricevuto una chiamata da parte di Nicholas dove mi avvisa che ci sono notizie della mia Heloise.

Dopo più di una settimana finalmente qualcosa si è mosso e spero con tutto me stesso che sia qualcosa di buono.

"Eccomi, quali sono le novità?"-chiedo affannato a causa della corsa.

"Poco prima di chiamarti, un ragazzo mi ferma al parco lasciandomi questo bigliettino dicendomi di darlo a te e che c'entrava Heloise."

Nicholas mi passa il pezzo di carta con scritto: 

"Se vuoi rivedere la tua Heloise ancora viva, 
vieni tra due giorni alla fabbrica abbandonata fuori città alle 11pm. 
Vedi di non fare scherzi altrimenti puoi dire addio alla tua ragazza."

Strappo il bigliettino in mille pezzi dal nervoso e mi prendo la testa tra le mano iniziando a pensare chi potrebbe essere stato a rapire la mia Heloise a parte quel pezzo di merda di Vincent.

"Chi pensi sia stato?"-mi chiede Ethan.

"Non lo so, a parte Vincent, non mi viene in mente nessuno. Io credo che se era stato lui a quest'ora avrebbe già agito."

"Non ci resta aspettare questi due giorni e scoprire chi è e soprattutto cosa vogliono."-ragiona Thomas.



Pov. Heloise

Sono passati altri tre giorni e la situazione non è cambiata più di tanto, a parte io che mi indebolisco a vista d'occhio perchè rifiuto di nutrirmi. 

Ancora non sono riuscita a capire come mai sono stata rapita, oltre i soliti due ragazzi nessuno più è venuto in questa stanza. Ho provato in tutti i modi di liberarmi o almeno di estorcere qualche notizia da quei due, ma non sono riuscita a fare proprio niente.

La porta viene aperta di scatto e questa volta invece dei due soliti ragazzi, ce ne sono tre.

"Ciao piccola Heloise!"-a parlare è proprio il terzo ragazzo a me sconosciuto.

In questi giorni ho avuto modo di scoprire i nomi dei ragazzi che vengono sempre. 
Il primo si chiama Ivan, è un ragazzo abbastanza alto con occhi e capelli marroni e fisico asciutto.
Il secondo invece di chiama Robert ed è alto anche lui, con occhi azzurri e capelli biondi ma con un fisico più muscoloso.

"Chi cazzo sei tu?"

"Calma, angelo, sono venuto in pace!"-alza le mani in segno di resa e si avvicina fino a posizionare una sedia avanti a me e sedercisi.

"Stento a crederci, sai com'è sono tuo ostaggio."-sorrido senza emozioni, guardandolo male. 

"Suvvia, non ti abbiamo trattato poi così male"-ironizza.

"Chi sei?"-ripeto, provo a mantenere la calma, anche se poi sarebbe inutile sclerare essendo legata.

"Julian Moode, piacere mio"-finge un inchino.

Mi prendo qualche secondo per osservarlo e come gli altri due è abbastanza alto ma è il più muscoloso ed ha i capelli e gli occhi neri come la pece.

"E cosa vuoi proprio da me?"

"Oh io niente! Ma Vincent sicuramente vuole qualcosa da te!"

Sapevo che c'entrava quel pezzo di merda. -"Ah si?! E cosa vorrebbe da me?"

"Non lo so e non voglio saperlo."-fa spallucce.

"Dici la verità. Due sono le opzioni: o Vincent ti ha pagato profumatamente, cosa improbabile visto il suo braccino corto, oppure ti ha ricattato in qualche modo, sicuramente deve averti toccato nel debole se sei arrivato al punto di rapirmi senza voler sapere un motivo."-credo di aver centrato il segno, vedo i suoi occhi incupirsi e la sua mascella indurirsi.

Si alza di scatto dalla sedia facendola cadere all'indietro e dopo avermi detto duramente: -"Questi non sono cazzi tuoi"- ha richiamato i suoi uomini e se ne è andato sbattendo la porta.


Non riesco a capire perchè Vincent ha deciso di rapirmi, ho capito che siamo in 'guerra' ma arrivare al punto di farmi rapire da qualcuno che non c'entra niente con questa storia mi sembra un po esagerato. Poi però penso che stiamo parlando di Vincent Collins e non mi meraviglio di niente, ormai tutti sanno che Vincent è identico al padre: codardo, avaro e scorretto. In pratica è un bluff.

Mi chiedo cosa abbia mai potuto fare a quel Julian da fargli accettare un compito del genere, conosco Julian per nominata, so che è il capo di una piccola gang a nord di Miami che se non ricordo male si chiama 'Tiger'. Non sono mai stati una gang 'casinista', anzi tutt'altro, gestiscono il loro piccolo giro di droga senza creare problemi a nessuno e sono sempre stati al loro posto senza mai dare fastidio a nessuno, l'unica cosa che mi viene in mente è che Vincent, da figlio di puttana qual è, ha trovato un modo per ricattare Julian senza sporcarsi le mani.



Pov. Aria

Mi sembra di rivivere lo stesso inferno di sette anni fa, da quando hanno rapito Heloise non riesco a stare tranquilla, non riesco più a dormire senza fare incubi sulla sua morte.
Credo che il dolore più grande che una mamma può subire è quello di perdere un figlio ed io da dieci giorni a questa parte vivo con la costante paura di ritrovare mia figlia morta. So che non dovrei fare certi pensieri e che devo avere fiducia in mia figlia, ma dopo tutto quello che abbiamo passato è veramente difficile non pensare al peggio.

In questa casa ormai niente è come prima, sembriamo tutti morti che camminano, siamo devastati per tutto quello che sta succedendo.
Thomas anche se prova ad essere forte per tutti è quello che ne soffre di più, si sente in colpa per non essere riuscito a proteggere la sua sorellina, anche se passano la maggior parte del tempo a scannarsi tra di loro c'è un legame forte e sapersi in pericolo per loro due è come morire. Ormai non fa altro che cercare ovunque sua sorella senza sosta, continua a fare casa-covo in cerca di novità e mangia a stento. 

Tyler sembra come impazzito, al minimo rumore scatta subito a controllare se la sua padroncina è tornata e quando si accorge che non è così torna in camera di Heloise, dove ha passato la maggior parte del tempo, e si stende sul lato dove dormiva lei senza mangiare e ne bere, tanto che siamo arrivati al punto di imboccarlo con la forza per non farlo ammalare. Tyler è cresciuto con Heloise e, se è possibile, è tra tutti quello che ha accusato di più il suo allontanamento, forse perchè quando è successo era presente.

Andrew, invece, è quello più 'calmo' ma so che dentro di lui vorrebbe capovolgere il mondo pur di riportare a casa la sua nipotina sana e salva e come tutti noi non sopporterebbe di perdere un altro componente della sua famiglia. Nonostante tutto lui quando può, prova a tirarci tutti su di morale.

Perfino mio suocero Jaxon è cambiato, nonostante la sua malattia io sono convinta al cento per cento che sa che se Heloise non è presente è perchè le è successo qualcosa. Continua a stare nel suo mondo ma, quando 'torna in se', inizia a cercarla in tutta la casa urlando: 'nipotina mia dove sei, ti ho fatto qualcosa di male? Perchè non vieni più da me per parlare?' Anche se non sembra, Heloise è molto affezionata a suo nonno e almeno una volta al giorno gli dedica un po di tempo per non perdere quel legame che li lega. In quei momenti l'unica cosa che possiamo fare è rassicurarlo del fatto che la sua nipotina ritornerà presto a parlare con lui. 

E poi ci sono io, che provo ad essere forte senza riuscirci, ogni notte piango sperando nel suo ritorno, ogni santissimo giorno faccio ricerche per riuscire a trovarla ma concludo facendo un buco nell'acqua sentendomi sempre più inutile. Ma sono determinata! Fosse l'ultima cosa che faccio, ma riporterò a casa mia figlia sana e salva.





Nota Autrice

Salve a tutti, scusate se non ho pubblicato ma tra il lavoro e vari impegni ho avuto poco tempo.

Vi aspettavate nuovi personaggi?! A dir la verità neanche io!! Ho scritto tutto di getto ed ho voluto fare un po di scena per non far sembrare noiosa e monotona la storia.

Fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacio a tutti.😙❤

Secretly Anonimous.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora