Capitolo 36

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È una settimana che mi tengono legata rinchiusa dentro una stanza sporca e buia e ancora non sono riuscita a capire chi sono e cosa vogliono da me.

Quando una settimana fa mi risvegliai e mi accorsi di dove mi trovavo fu un trauma, iniziai ad avere veramente paura soprattutto quando mi ricordai cosa era successo il giorno che mi avevano rapito.

Da quel giorno vengono due ragazzi coperti in viso per portarmi cibo e acqua, che non tocco, e vanno via. Nessuno ancora mi ha detto cosa ci faccio qui e soprattutto perchè, alle mie continue domande non rispondono mai, al massimo mi dicono di chiudere la bocca e vanno via.

Sono terrorizzata dall'idea che Oliver abbia scoperto in qualche modo che io e mio fratello lo stavamo cercando e quindi ora ha trovato un modo per farcela pagare, però poi c'è una parte di me che pensa che se sarebbe veramente così allora ci avrebbe già fatti uccidere.

A distrarmi dai miei pensieri e il suono della serratura che scatta e la porta che si spalanca. -"Dolcezza ti abbiamo portato il pranzo"-annuncia uno dei due ragazzi.

"Non la voglio la vostra merda"-sputo a terra proprio davanti ai suoi piedi.

"Porta rispetto, puttana."-subito dopo sento la mia guancia bruciare per l'ennesimo schiaffo che ricevo a causa della mia 'arroganza' proprio come la chiamano loro.

"Neanche se mi spari ti porto rispetto."

"Vedi di non farmi perdere la pazienza, altrimenti me ne sbatto degli ordini e ti uccido con le mie stesse mani."-stavolta è l'altro ragazzo a parlare.

"Che paura! Ti giuro che se solo avessi le mani slegate ti farei vedere come tremo"-ironizzo.

"Vediamo se così farai ancora la spiritosa."-si avvicina a grandi passi e quando mi è difronte mi tira un pugno nello stomaco e uno sulla bocca spaccandomi un labbro.

Purtroppo per mancanza di energie accuso i colpi fortemente, ma non gli darò mai la soddisfazione di vedermi soffrire, quindi mi mordo la lingua per non emettere gemiti di dolore.

"Che c'è non parli più?"-sussurra avvicinandosi al mio viso.

Gli sputo in faccia un mix di sangue e saliva per poi dire: -"Vedremo alla fine chi sarà a non parlare più, prega ogni santo giorno che non mi riesca mai a liberare e fallo bene perchè se mai riuscissi a liberarmi dopo, non so quanto riuscirai a vivere ancora!"

"Mi stai minacciando?!"

"No. Sto dicendo quello che succederà."

Fa per darmi un altro pugno ma il suo amico lo blocca dicendogli che non ne vale la pena e dopo un'ultima occhiataccia tornano sui loro passi e vanno via. Rilascio un sospiro di sollievo.

Voglio tornare a casa.

Pov. Cameron

Stiamo come i pazzi, sono giorni che cerchiamo ovunque per trovare Heloise e ancora non abbiamo un cazzo di niente. La cosa più strana è che neanche chi l'ha rapita ci ha fatto sapere qualcosa come riscatto. 

Ora mi trovo avanti alla tomba di Logan, era tanto che non ci venivo e adesso sento il bisogno di sfogarmi con lui anche se so che non potrà rispondermi.
Ho sempre fatto così, ogni volta che avevo bisogno di schiarirmi le idee o di sfogarmi vengo qui, mi siedo a terra davanti alla sua tomba e inizio a parlare di ciò che mi tormenta, a volte invece rimango in silenzio.

"Ciao stronzo"-ridacchio senza emozioni. -"Mi manchi tanto sai? Qui fa tutto schifo, spero che li da te sia meglio della merda che c'è quaggiù e che te la stia spassando!"-sospiro per evitare di piangere per l'ennesima volta in questa settimana ma, la vedo dura.

"Sta succedendo tutto un casino, so che se tu fossi qui a quest'ora avresti già ritrovato Heloise e lei ora sarebbe al sicuro. Ma tu non sei qui ed io non sono come te, si è vero siamo identici fisicamente, ma tu sapevi sempre cosa fare, mentre io sono un coglione che non sa gestire i problemi e combino solo casini."-mi asciugo distrattamente una lacrima.

"Quanto vorrei riaverti qui, anche solo per un minuto, giusto il tempo per abbracciarti un'ultima volta, questa volta però un vero abbraccio e non come l'ultimo, io ti stringevo e tu non ricambiavi perchè eri a terra in una pozza di sangue.

Dicono che i fratelli gemelli hanno un legame diverso dai fratelli normali, è vero, perchè da quando te ne sei andato hai portato con te anche una parte di me. Non riesco ad essere più lo stesso da quando sei morto, prima quando combinavo qualche casino c'eri sempre tu a mettere le cose apposto e a farmi capire cosa sbagliavo, ora invece non c'è nessuno che sa portarmi sulla strada giusta come sapevi farlo tu. Forse solo Heloise riusciva a farlo ultimamente, ma ora neanche lei è qui e chissà dove si trova, chissà se sta bene, chissà se è ancora viva. Mi sento così un fallito, non sai quanto vorrei essere come te, eri il mio idolo."- inizio a singhiozzare sempre più forte.

"Non sei un fallito."-sobbalzo sentendo la voce di mio padre alle mie spalle.

"Da quanto tempo sei qui?"-gli chiedo asciugandomi velocemente le lacrime, invano perchè continuano a scendere.

"Sono qui da prima che arrivassi tu, ero andato a buttare i fiori secchi e quando sono arrivato ti ho trovato seduto a fissare la tomba e poco dopo hai iniziato a parlare."-spiega sedendosi al mio fianco. -"Non devi sentirti un fallito perchè non lo sei."

"Non è vero, faccio solo cazzate e non ne faccio mai una giusta. Non riesco a trovare Heloise e non sono ancora riuscito a vendicare Logan. Non sono un fallito, hai ragione, sono un coglione che non serve a niente."

"Smettila di dire cazzate e ascolta tuo padre una volta tanto. Solo perchè non sei riuscito a trovare ancora Heloise non vuol dire che tu non sei in grado di farlo, devi solo cercare meglio, so che è difficile ma non è impossibile.

Io credo in te e nelle tue capacità, so di cosa sei capace e di certo non tirerai fuori le tue qualità piangendoti addosso."-mi avvolge un braccio intorno alle spalle stringendomi a se come non faceva da molto tempo.

Vorrei tanto credere alle parole di mio padre, ma proprio non ci riesco. -"Cameron guardami"-si stacca da me afferrandomi il viso per guardarmi negli occhi.

"So a cosa stai pensando, sei mio figlio, ti conosco come le mie tasche. Devi credere in te stesso e nelle tue forze, solo così riuscirai ad ottenere le cose."

"Non sai cosa darei per evitare tutto questo.. Papà io le avevo promesso di non farle mai del male e di proteggerla sempre, ma non ci sono riuscito! Non sopporterei di perdere anche lei"-singhiozzo sempre più forte stringendomi a mio padre.

"Non la perderai! Vedrai che con un po di impegno riuscirete a trovarla, anche io ho mosso tutti i miei uomini per riuscire a trovarla e la troveremo. Ma tu devi essere forte figlio mio, devi essere forte per lei."

"Mi mancano così tanto.."-sussurro quando mi sono calmato.

"Chi di preciso?"

"Logan ed Heloise"

"Ti prometto che Heloise presto sarà di nuovo tra le tue braccia.

Logan manca tanto anche a me, ma non dobbiamo essere tristi perché lui è sempre con noi anche se non lo vediamo, lui è qui è sempre ci sarà."-indica il mio cuore.

So che ha ragione, ma è proprio in momenti come questi che rivorrei mio fratello qui con me in carne ed ossa.

"Dai campione, andiamo a cercare la tua ragazza"-mi lascia una pacca sulla spalla prima di alzarsi per poi tendermi la mano per rialzarmi.

"Non è ancora la mia ragazza"-borbotto.

Nota Autrice:

Ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia quanto è piaciuto a me scriverlo (ammetto di aver cacciato qualche lacrimuccia).

Spero con tutto il cuore che la storia si "riprenda" e continui a piacere perché ci tengo veramente tantissimo a portarla a termine e vi prego, se avete qualche consiglio, opinione, idea su come migliorare la storia sarei felice di accogliere qualunque cosa voi proponiate.❤

Un bacio a tutti.❤

Secretly Anonimous.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora