Capitolo 23

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Ormai è una settimana che non mi presento agli allenamenti e che non vedo nessuno, le ragazze sono passate a farmi visita ma ho pregato Thomas di mandarle via.
Dopo una lunga settimana ho capito che non sono io ad aver sbagliato ma Cameron e di certo non mi faccio mettere i piedi in testa per la sua fottuta gelosia, quindi oggi ho deciso che andrò al covo per vedere un po come sta la situazione.

Mia madre e Thomas sono già la per il solito allenamento, mi preparo velocemente e con Tyler vado al covo.
Come previsto, quando arrivo, trovo tutti in pieno allenamento; nessuno si è ancora accorto di me quindi silenziosamente vado verso mia madre fermandomi al suo fianco. Quando mi vede mi fa un sorriso e una carezza sul viso.

"La principessa si è degnata di presentarsi!"-inutile dire chi è stato a parlare.

Decido di non risponderlo, sarebbe solo uno spreco di fiato.

"Sei mancata per una settimana e sei mancata anche all'attacco alla gioielleria, potresti spiegarmi che cazzo ci fai qua ora?"

"Questi di certo non sono cazzi tuoi, se sono mancata una settimana è solo perchè non avevo voglia di stare nello stesso posto dove ci sarebbe stata la tua faccia."-ribatto acida.

"Allora faresti meglio ad andartene, non mi servi solo quando fa comodo a te. Ce la caviamo anche senza la presenza di una principessina viziata."

"Di la verità, non ti va giù il fatto che non puoi avere il controllo su di me. Non ti scende proprio che io so tenerti testa! Quindi evita di dire che sono una principessina viziata perchè qui l'unico viziato sei tu che spara conclusioni senza sapere solo perchè non ti accontento subito."

"Ti sbagli alla grande. Torna a fare la troia, non mi servi."-sapevo che ormai mi credeva una ragazza facile ma sentirselo dire fa ancora più male di prima.

"Cameron non ti permetto di parlare a mia figlia così, sai meglio di tutti quello che ha passato e non dovresti dire proprio cose del genere. Va bene che avete litigato e non mi sono intromessa ma non accetto che tratti così Heloise per cazzate."-interviene mia madre.

Troia, troia, troia.

Nella mia mente questa parola si ripete come un disco rotto, sento gli occhi pungere per le lacrime che vorrebbero uscire ma questa soddisfazione non voglio dargliela quindi richiamo Tyler e dopo averlo guardato fisso negli occhi me ne vado.

"Quando sarai ritornato in te e avrai chiesto scusa a mia sorella io tornerò, ma fino ad allora non mi vedrai."-Thomas è incazzato e mi meraviglio che ancora non si stanno picchiando.

"La stessa cosa vale per me, tornerò ad allenarvi quando capirai cos'hai fatto."-sento i passi di mia madre e Thomas dietro di me ma non ho intenzione di girarmi per vedere la sua faccia.

"Va bene, andatevene tutti. Non ho di certo bisogno di voi."-queste sono le ultime parole di Cameron che sento prima di uscire definitivamente.

Appena arrivo a casa la prima cosa che faccio è correre in Camera con Tyler e scoppiare a piangere.

Poco dopo sento la porta aprirsi e il letto abbassarsi sotto il peso di qualcuno, ma non mi interessa sapere chi è -"Nipotina mia, perchè piangi così? Racconta al tuo vecchio nonnino quello che ti è successo."-questo momento è più unico che raro. Capita veramente poche volte che mio nonno 'interpreta' il suo 'ruolo' da quando ha perso una moglie e un figlio e quando succede significa che è tornato in se, anche se per poco.

Mi sistemo seduta sul letto asciugandomi le lacrime -"Niente nonno, le persone fanno schifo." 

"Oh lo so, credimi se lo so. Nella mia vita ho visto molte persone e tutto lo schifo che si portano dietro ma sai cosa mi ha insegnato tutto questo?"-mi chiede asciugandomi una lacrima.

Scuoto la testa negando -"Mi ha insegnato a passare oltre, ad imparare a cavarmela sempre da solo e so che questo a te viene molto bene, nessuna ragazza della tua età sarebbe capace di sopportare tutto quello che hai sopportato tu in questi anni.
Quindi nipotina mia, non permettere mai a nessuno di farti sentire inferiore, tu puoi farcela. C'è un mondo meraviglioso in te."

Abbraccio d'istinto mio nonno, mi manca fare questi discorsi con lui, quando ho questa possibilità mi ricorda tanto mio padre e vorrei che capitasse più spesso. -"Grazie, mi mancavi."-gli sussurro all'orecchio.

"Lo so, piccola mia, lo so. Prometto che farò il possibile per essere spesso me stesso."

"Ti voglio bene sempre, chiunque tu sia."-lo stringo un po più a me.

"Ti voglio bene anche io."



Dopo cena siamo tutti in salotto a guardare un po ti televisione quando sentiamo suonare il campanello, Thomas va ad aprire e scopro che hanno suonato le ragazze.

"Buonasera, disturbiamo?"-chiede Sophia timidamente.

"No, certo che no, entrate pure."-Thomas si sposta per farle entrare.

"Siamo venute a chiedervi di tornare, senza di voi non possiamo farcela e poi ci mancate molto."-Scarlett prende parola facendo annuire Sophia e Skylar.

"Mi dispiace ma non torniamo fin quando quel coglione del vostro capo non verrà a chiedere scusa a mia figlia. Non ho niente contro di voi o gli altri ma rimango sulla mia decisione"-mia madre quando stamattina siamo rientrati a casa era veramente arrabbiata come anche Thomas, infatti, abbiamo parlato veramente poco durante la giornata perchè avevamo bisogni di smaltire la rabbia e solo poco fa ci siamo riavvicinati un po tutti e tre.

"Va bene.. Ma questo non vuol dire che noi non ci parleremo più?"-chiede spaventata Sophia.

"Ovviamente no, siete sempre tutti benvenuti a casa mia."-stavolta parlo io e con un gesto della mano le incito a sedersi sul divano con noi.

Corrono ad abbracciarmi sussurrando che gli sono mancata ed io ricambio l'abbraccio.



Pov. Skylar

Sono quasi due settimane che Cameron ha deciso di continuare gli allenamenti senza sosta; siamo tutti stanchi del suo atteggiamento è sempre nervoso, tratta tutti come se fossero suoi schiavi e non fa altro che urlarci contro.

"DOVETE IMPEGNARVI DI PIÙ SENNÒ NON RIUSCIREMO MAI A FARE UN CAZZO."-ecco come dicevo non fa altro che urlare. Sono più di tre ore che ci alleniamo senza un secondo di pausa e siamo stremati, Aria pure ci faceva allenare duramente ma non così.

Decido di parlare, sono stanca e sono stata sempre zitta ma ora basta. -"LA VUOI SMETTERE DI URLARE? HAI ROTTO IL CAZZO!!"-tutti mi guardano sbalorditi compreso Cameron che dopo qualche istante diventa rosso dalla rabbia e ricomincia ad urlare.

"NON TI PERMETTERE DI PARLARE A ME COSÌ"

"IO TI PARLO COME CAZZO VOGLIO, HAI VERAMENTE STANCATO CON I TUOI MODI DI FARE. SOLO PERCHÉ SEI IL CAPO DEL GRUPPO NON SIGNIFICA CHE NOI SIAMO I TUOI SCHIAVI.
E GIUSTO PER FARTELO NOTARE, ORA NON TI STAI COMPORTANDO COME UN CAPO MA COME UN COGLIONE. CI TRATTI TUTTI DI MERDA SOLO PERCHÉ NON HAI LE PALLE DI AMMETTERE DI AVER SBAGLIATO E CHIEDERE SCUSA."-mi fermo per mancanza d'aria ma non lo lascio rispondere perchè ricomincio a parlare, stavolta non urlando. -"Io sono stanca, non sopporto più questa situazione. Te lo chiedo per favore, ripensa a quello che hai fatto e a come ci stai trattando e torna quello di prima perchè io con questo Cameron non voglio averci niente a che fare."- mi asciugo una lacrima caduta senza che me ne accorgessi e me ne vado via.

Secretly Anonimous.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora