Capitolo 2

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Mi sveglio senza però avere il coraggio di aprire gli occhi e mi sento schiacciata da quel bestione di Leo...trovo finalmente il coraggio di aprire un occhio e mi trovo un braccio del mio migliore amico addosso,una gamba sotto le mie e una sul mio corpo,mentre l'altro suo braccio è sotto la mia testa e il suo capo è incastrato nell'incavo del mio collo. Il suo respiro caldo mi fa venire i brividi ma vengo distratta da un'ombra che noto con la coda dell'occhio...tento di muovermi piano per girarmi verso l'ombra senza svegliare Leo ma si sa,sono un incrocio con un bisonte quindi disturbo il sonnellino del ragazzo sopra di me il quale si tira su di scatto come svegliatosi da un incubo "che c'è piccola Kath?" Mi chiede lui con voce impastata e roca dal sonno "siete patetici e nauseanti" mi sento dire alla mia sinistra da una voce che conosco bene...ruoto di poco il capo,quel poco che basta per vedere che l'ombra che avevo notato prima di svegliare il bellissimo ragazzo al mio fianco era in realtà,il corpo imponente dell'energumeno.

Lo guardo con la faccia più schifata che mi viene fuori,prima di alzarmi e fargli il dito medio per poi stiracchiarmi
"Sei sempre così femminile e aggraziata pancake,mi potrei quasi innamorare di te" mi deride lui 
"Ricordati il discorso sugli umpa lumpa uomo primitivo...valeva mezz'ora fa e vale tuttora,riguardo alla mia femminilità,beh la classe non è acqua" gli rispondo io facendogli l'occhiolino per poi avvicinarmi alla porta su cui lui è poggiato con le braccia incrociate...gli passo vicino e mettendomi sulle punte gli deposito un sonoro bacio sulla guancia che lo fa pietrificare sul posto,dopo di che lo supero "vi preparo la colazione miei uomini delle caverne" dico io scendendo le scale mentre sento il mio migliore amico ridere e Nate che lo minaccia in tutte le lingue del mondo.
Percorro l'ultima rampa di scale per poi superare il salotto ed entrare nella cucina dove trovo Elisabeth,la madre dei due ragazzoni,intenta a bere il suo caffè,vestita di tutto punto pronta per andare nel suo studio legale suppongo..."buongiorno Elisabeth" le dico sfoggiandole un sorriso
"Oh buongiorno tesoro,dormito bene??" Mi chiede lei con un sorriso altrettanto radioso
"Si abbastanza prima che il tuo figlio maggiore mettesse la musica a palla come suo solito" lei ridacchia attraverso la tazzina che si era precedentemente portata alle labbra "non cambierete mai voi due,siete come cane e gatto" mi dice lei
"Già e tuo figlio sfida la mia pazienza tutti i giorni da 17 anni" le rispondo girandomi per prendere dalla mensola tre tazze dove versare il caffè e mettendomi a preparare pane burro e marmellata per Leo e toast con prosciutto e formaggio con uova per l'essere immondo.

La sento nuovamente ridacchiare dietro di me mentre la sento poggiare la tazza nel lavandino "eppure nonostante tutto ancora gli prepari la colazione" mi dice lei con un sorrisetto furbo "dovrò pur nutrirlo,quello già morde quando è a stomaco pieno figuriamoci se non gli viene preparata la sua colazione dei campioni" le dico io agitando la forchetta che dovrei usare per passare le uova dalla pentola al piatto.
Una volta che vedo le uova pronte recupero la padella e aiutandomi con la forchetta le verso nel piatto. Poi vado verso il frigo e prendo la busta contenente il prosciutto e il formaggio e recupero le fette di pane dal tosta pane e le metto nello stesso piatto con le uova,agguanto le fette di prosciutto e in seguito quelle di formaggio dispondendole su di una fetta per poi prendere l'altra e poggiarcela sopra. Concluso il piatto per l'energumeno,prendo un altro piatto dove metto due fette di pane su di cui spalmo la marmellata per Leo e per me preparo due fette di pane con la nutella,tanta nutella.

"Ti ringrazio per prenderti cura dei miei figli nelle cose semplici a cui io non ho tempo di dedicarmi" mi dice all'improvviso Elisabeth ricordandomi della sua presenza a cui non stavo più pensando "oh ma figurati! Lo sai che farei di tutto per quei due anche se non sempre se lo meritano" le rispondo io ridacchiando...mi avvicino poi alla tavola posando i tre piatti pronti e urlo "a tavola ragazzacci!!!"
Io ed Elisabeth ci guardiamo basite quando sentiamo dei passi pesanti e delle urla incomprensibili per le scale quando all'improvviso vediamo materializzarsi sulla porta due corpi tremendamente alti ed imponenti che si prendono a spallate con la vittoria,ovviamente scontata,del biondo,il quale mi guarda di sfuggita facendomi un occhiolino vittorioso,io arrossisco e mi volto dall'altra parte sbuffando "Elisabeth dove vai così elegante?" Le chiedo per distrarmi dall'imbarazzo, lei lo capisce e sorride furba "ho un caso da portare avanti e mi dovrei vedere con la mia cliente quindi starò via tutto il giorno,non fate troppi danni,non litigate troppo per piacere e mangiate" ci dice lei passando da tutti e tre a darci un bacio dopo di che la bellissima donna esce dalla porta della cucina e quando sentiamo sbattere la porta d'ingresso ci andiamo a sedere a tavola e mi soffermo a guardare i due ragazzi difronte a me...

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