TRUTH OR DARE?

Capitolo 36

Nate inizia a passare la punta del suo naso sul mio viso in una leggera carezza mentre le mani sono rispettivamente impegnate: una tra i miei capelli a tirarli leggermente dalla base,l'altra passa in rassegna la mia gamba in un movimento lento ma intenso. La sua mano è così calda che il calore passa attraverso il tessuto del leggings che indosso facendomi partire una scarica di brividi che mi pervade in pochi secondi facendomi avvampare

Boccheggio leggermente quando con un movimento felino si posiziona sopra di me e reggendosi su un gomito,fa scorrere la mano dal mio collo fino alla vita dove si intrufola al di sotto della maglietta dell'NBA imprimendo a fuoco sulla mia pelle le sue dita in un tocco apparentemente sottile ma che ha la capacità di farmi isolare dagli agenti esterni,da tutti i problemi che abbiamo e che stiamo affrontando e che dovremo affrontare nei giorni a seguire,facendomi così focalizzare solo ed esclusivamente su di lui,sul suo viso,sul suo corpo statuario che incombe su di me e su quegli occhi fugaci e vacui che hanno la capacità di trasmettermi più di quanto lui voglia davvero.

I suoi occhi sono la mia calamita personale in questo momento;

Risale col suo viso fino a trovarsi occhi contro occhi,il ghiaccio che incontra lo stagno; in questo momento i suoi occhi sono così limpidi che potrei specchiarmici.

Le sue ciglia nere e folte battono all'unisono con le mie le quali hanno ancora qualche residuo di mascara del giorno prima.

Senza distogliere lo sguardo dai miei occhi fa scontrare il suo naso con le mie labbra facendomi così sentire il suo respiro caldo sul collo.

Penso e aspetto che tiri su la testa per poter finalmente far entrare in collisione i nostri mondi cosi diversi ma allo stesso tempo cosi uguali ed in sincronia; ma anzichè baciarmi Nate afferra una delle mie mani con estrema delicatezza e la posa sul suo viso; senza lasciare la presa su di essa inizia a farla scorrere sulla sua guancia e poi sulla sua fronte staccando poi la sua mano dalla presa e tenendo gli occhi chiusi facendomi capire in un chiaro messaggio implicito che ciò che vuole è che la mia mano prosegua con il percorso da lui iniziato senza la sua guida.

Mi lecco le labbra idratandole dato che ero stata cosi tanto ipnotizzata dai suoi movimenti da averla lasciata li a seccare e continuo ad accarezzargli il viso superando la fronte e raggiungendo la sua guancia sinistra,le sue gote si tingono leggermente di rosso cosa che mi fa sorridere nell'immediato...poco dopo lascio che i miei polpastrelli traccino dei piccoli e leggeri cerchi sulle palpebre chiuse del ragazzo che sotto il mio tocco tremano appena,passo in rassegna anche il suo naso dritto e statuario che gli ha sempre dato una nota un po' più dura nelle espressioni che assumeva ed infine raggiungo le sue labbra:piene, di color rosso ciliegia,morbide al tatto e dolci al bacio per quel che mi ricordo. Con il pollice e l'indice afferro il suo labbro inferiore e lo tiro leggermente all'infuori lasciandolo successivamente andare; poco dopo quello stesso labbro viene afferrato dai suoi denti in una morsa ferrea che ne modifica il colore facendolo cosi diventare da rosso a bianco.

A quella vista anche io in automatico mordo il mio lasciando vagare lo sguardo sul suo viso.

Poco dopo due grandi gemme si spalancano e mi inchiodano; il suo sguardo contiene cosi tanti sentimenti insieme che quasi non riesco a stargli dietro: passa dalla lussuria,alla tristezza,all'incertezza arrivando alla perplessità ed infine ad angoscia e rabbia.

"Cosa vedi?" sussurra poco dopo con voce bassa e gutturale

"Cosa intendi?" domando aggrottando le sopracciglia non capendo la sua domanda

"Dimmi solo cosa vedi quando ti soffermi a guardarmi in quel modo e...e soprattutto chi vedi" spiega trovando difficoltà nel pronunciare le ultime parole e schiarendosi la voce