Capitolo 49

7.2K 169 6
                                    

"Sono tre giorni che mi tieni chiusa in questa stanza d'hotel senza farmi mettere la testa fuori. Voglio uscire,fare shopping,cenare da qualche parte come tutte le persone normali e non voglio vivere come se fossi una spia in missione"

Sbuffo perché quando ho deciso di portarmi dietro Jenna non credevo sarebbe stata così..."impegnativa"

Sono tre giorni che cerco a tutti i costi quel contatto che mi serve per mettere insieme qualche punto in questa storia ma le continue lamentele e i ripetuti bisogni e capricci di Jenna non aiutano.

"Forse ti dimentichi che non siamo qui in luna di miele Jenna" la rimbecco mentre afferro una maglietta per indossarla

"Forse tu invece ti dimentichi che nessuno mi obbliga a stare qui appresso ai tuoi comodi Nate" afferma seria incrociando le braccia e puntando i suoi occhi nocciola struccati nei miei

Devo proprio ammettere di essere rimasto particolarmente colpito dalla bellezza del tutto naturale di Jenna...sono sempre stato abituato a vederla truccata con tante,forse troppe cose in faccia quando invece sotto quello strato infinto di trucco si nasconde una ragazza acqua e sapone bellissima che,se non fosse per il fatto che la mia attenzione sia stata attirata già da un'altra bellezza acqua e sapone che ha la capacità di stordirmi anche solo pensandola,probabilmente Jenna ad oggi avrebbe attirato su di se il mio sguardo ed il mio interesse

"Lo sai che sei bellissima senza trucco?" Lascio che i miei pensieri prendano vita perché ritengo sia giusto che lei sappia che non ha bisogno di tanti prodotti a coprire il suo viso perché diventi bella.

"Black mi stai invitando a fare sesso con te?? Basta chiederlo direttamente senza usare questi escamotage" afferma maliziosa iniziando a sbottonarsi la camicetta

Alzo gli occhi al cielo e afferrando le chiavi della macchina apro la porta della camera dell'hotel

"Muoviti ad uscire"

"Vuoi scopare sul balcone? Nate non ti ricordavo così focoso"

"Jen riallacciati quei cazzo di bottoni e metti il culo sulla mia macchina,mi servi tu per quello che ho in mente e non prevede nessuno due due nudi" le spiego concitato ormai a corto di pazienza

Sbuffa ma, dopo essersi allacciata i bottoni mi precede uscendo dalla camera e avviandosi alla mia macchina sbattendo lo sportello e facendomi digrignare i denti

"Fallo un'altra volta e ti butto fuori dalla macchina in corsa in autostrada mentre vado a 200km/h senza guardare dove Cazzo vai a finire. Sono stato chiaro?" Dico stringendo il volante con forza

"Vaffanculo Nate. Ora dimmi dove stiamo andando e perché ti servo io"

Alzo per l'ennesima volta in tre giorni gli occhi al cielo per cercare di calmare lo stronzo che è in me che la picchierebbe se fosse un maschio e mi sporgo sul suo corpo per poter aprire il vano portaoggetti da cui tiro fuori un foglio porgendolo alla cheerleader

"Perché c'è una foto del mio zio acquisito?" Chiede confusa guardando la foto in alto a sinistra

Metto in moto la macchina e mi immetto sulla statale per raggiungere il centro di New York

Il motivo per il quale ho portato Jenna con me è proprio questo: il soggetto in questione è stato il marito della zia di Jenna per alcuni anni, ed essendo un medico affermato degli Stati Uniti d'America, ha lavorato anche presso l'UCLA Medical Center di Santa Monica esercitando quindi la sua professione per tre anni (periodo in cui è stato sposato con Emily Evans)

"James Hunt è stato il nostro medico curante dopo l'incidente Jenna" lancio la bomba aspettando una sua reazione che però non arriva

La guardo con la coda dell'occhio e la vedo aggrottare le sopracciglia confusa

TRUTH OR DARE?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora