Capitolo 8

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La mattina seguente la sveglia suona puntuale alle sette disturbando il mio stato di dormiveglia. Ebbene sì,non sono riuscita a chiudere occhio nemmeno sotto tortura,le ho provate tutte,ho preso persino un calmante ed una camomilla ma nulla ha potuto fermare il flusso ininterrotto dei miei pensieri che vorticavano nella mia testa procurandomi non solo una forte emicrania,ma anche un totale stato di confusione. I pensieri passavano da Nate ad Aaron...sbattendomi in faccia il mio passato che è diventato ormai il mio inferno personale e il mio presente che mi fa bruciare dentro e mi logora giorno dopo giorno. Sono consapevole del fatto che ieri ho sbagliato io,completamente,mi sono lasciata sopraffare dal mio dolore,dalle mie paure e dalle mie incertezze impedendomi di andare oltre e di capire ciò che i suoi occhi stavano cercando di trasmettermi. So che sta cercando di urlarmi qualcosa ma non ha voce in questo momento,urla a se stesso,urla in silenzio...affoga nel sul dolore e si fa portare a fondo come ho fatto,e continuo a fare io da due anni.

Afferro il telefono che inizia a vibrare sul comodino e senza guardare chi sia accetto la chiamata avvicinando il cellulare all'orecchio "pronto?" Dico "ehi piccola,ti stiamo aspettando in macchina quanto ci metti?" Mi sento dire dall'altra parte del telefono da Leo. Gli chiudo in faccia per poi aprire la finestra e affacciarmici per vedere un Nate con la testa bassa che stringe il volante e un Leo appoggiato all'auto che guarda perplesso il suo cellulare "sono quassù troglodita! Ti sembra il caso di chiamarmi quando mi hai a due passi?" Gli chiedo io facendogli un sorriso malizioso "ehi bellezza,lo sai che la mattina sei intrattabile devo pur tastare il terreno in qualche modo prima di subirmi la tua ira" mi urla lui di rimando mentre io sono impegnata a fissare il biondo che non accenna ad alzare il viso nella mia direzione. "Comunque non vengo con voi,mi devo vedere con Alyssa da Cley's per fare colazione" gli dico io,a quel punto due occhi verde smeraldo puntano sulla mia persona facendomi venire una scarica di brividi consapevole del suo sguardo insistente e confuso che però non ho il coraggio di incontrare dopo il modo in cui ci siamo lasciati ieri sera. "Oh...d'accordo,Alyssa ti deve dire qualcosa per caso?" Mi chiede il mio migliore amico facendomi,solo per un attimo,smettere di pensare al fratello. "Ehm...no nulla di particolare,ho solo bisogno di parlare con una persona del mio stesso sesso...sai,solidarietà femminile,cose che non potete capire voi maschi" gli dico io prendendomi gioco di lui "ci vediamo più tardi" continuo io prima di chiudere la finestra e iniziare a preparami per vedermi con Alyssa.

20 minuti dopo mi trovo seduta sul divanetto imbottito bordeaux attaccato alla finestra che affaccia sulla nostra scuola mentre,con una tazza di caffè fumante e un muffin al cioccolato aspetto la mia amica che vedo entrare dalla porta principale con il suo vestitino a fiori e i capelli sciolti.
"Buongiorno bellissima" mi dice abbracciandomi prima di sedersi di fronte a me poggiando a terra la sua borsa firmata Gucci mentre io le regalo un sorriso che però deve assomigliare più ad una smorfia vista la sua faccia confusa "ouch...cos'è? Ti è passato addosso un treno ad alta velocità per caso?? Hai due occhiaie che nemmeno il correttore di Dior potrebbe nascondere,il che la dice lunga visti i costi dei suoi nuovi correttori,per non parlare dei suoi illuminanti,wow li ha fatti di tutte le tonalità compatibili con ogni tipo di colore di pelle..." continua lei...ha un vizio,non riesce a darsi un contegno,parla parla e divaga,io intanto do un sorso al mio caffè caldo prima di posarle la tazza sul tavolo e sbattere la mano su di esso "vuoi stare ad ascoltare un secondo? Non me ne frega un cazzo dei trucchi di Dior Alyssa!" Le urlo io facendo girare tutti verso di noi "e voi? Cosa avete da guardare? Non avete niente di meglio da fare nella vostra inutile vita eccetto farvi i cazzi degli altri e spettegolare?!" Urlo ancora rivolta questa volta a tutti gli studenti presenti nel locale. Mi guardano pietrificati e poi tornano a fare quello che stavano facendo mentre io inizio a contare nella mia testa per calmare i nervi che stanno prendendo il sopravvento sul mio corpo. Una mano calda scivola sulla mia iniziando ad accarezzarla "scusami Kath,lo sai come sono fatta...ho divagato e ho perso il filo del discorso. Dimmi cosa ti succede,pensavo stessi iniziando a superare tutto" mi dice Alyssa con sguardo triste. "Non...come faccio Aly? Sabato è il giorno,i fratelli Black sono ridotti uno straccio e questo di certo non aiuta il mio stato d'animo,Nate ha il corpo pieno di lividi,Axel è tornato e l'ho affrontato a muso duro...litigo con Nate perché sembra ci sia una connessione tra di noi,come se lui stesse cercando di comunicarmi qualcosa che non riesco a cogliere e poi non parliamo dei flashback di Aaron che mi mandano fuori completamente confondendomi la testa ancora di più" finisco il mio monologo poggiando la testa sul tavolo e sbuffando,lei non emette un solo suono e così alzo di poco lo sguardo vedendola perplessa mentre cerca di assimilare tutte le informazioni di cui l'ho resa partecipe "Axel è in città?" Mi chiede poi sbattendo le palpebre in modo confuso,lei è l'unica del gruppo a sapere tutta la storia "si...ma ti prego non parliamone ora,sono un fascio di nervi ancora per quella storia" le dico io implorandola con lo sguardo "d'accordo ma dovrai parlamene prima o poi...e comunque flashback di Aaron?" Mi continua a chiedere "si...è successo ieri sera,erano mesi che non avevo flashback di lui...di noi. Ero a casa e Nate è sbucato in camera dal nulla,abbiamo iniziato a parlare e poi mi ha chiesto di accompagnarlo in un posto. Mi ha portato sulla scogliera e abbiamo iniziato a discutere come al solito" le racconto alzando gli occhi al cielo "questa volta la causa scatenante qual è stata?" Mi chiede curiosa "beh io mi sono soffermata un pochino di troppo a guardarlo e lui si è alterato ed ha iniziato a fare la testa di cazzo,è uscito come una furia dalla macchina e stessa cosa ho fatto io sbattendo lo sportello forte in modo da attirare la sua attenzione..poi non so come sia potuto succedere ma mi sono avvicinata a lui come se fosse improvvisamente diventato una calamita" "Kath..." prova a parlare Alyssa ma la ignoro continuando il mio monologo perché devo pur sfogarmi "così gli ho posato una mano sulla guancia e lui...Dio era così bello e faceva così male allo stesso tempo e non so come sia possibile ma ho avuto quel cazzo di flashback di me e Aaron insieme un pomeriggio in cui a quanto pare ho fatto la medesima cosa e..." "Kath..." ci riprova ad interrompermi fissando un punto indefinito "no aspetta ascoltami...mi sono sentita male,penso di aver seriamente pensato di baciarlo ma poi quel ritorno al passato ha prevalso...sembrava che Aaron mi avesse mandato un segnale,che mi volesse far capire che non posso,non è giusto e non devo fare nulla di sbagliato, perché si,questo rapporto che ho con Nate è sbagliatissimo,è malato probabilmente,perché io,io lo vedo e lo penso e.." fermo le mie parole perché mi accorgo che Aly sta cercando di mandarmi un segnale e conosco quello sguardo. "È qua dietro vero?" Chiedo io rassegnata "si effettivamente sono qua dietro." Dice la voce profonda del biondo,mi volto e mi fa male solo a guardarlo...cazzo se è bello "Nate ascolta..." inizio io ma vengo interrotta "no!" Abbaia ridendo in maniera isterica "no no Katherine,ora parlo io direi che hai messo in chiaro tutto. Spero ora tu ti renda conto del motivo per il quale non ti parlo dei miei cazzi. Ero venuto per chiederti scusa,non so esattamente per cosa,ma penso che ora andrò a cercare Jenna perché si,ho decisamente bisogno di una scopata" mi dice e si volta per uscire "porca puttana!" Impreco facendo strusciare la sedia sul pavimento,recuperando lo zaino e correndo fuori a recuperarlo. Lo cerco con lo sguardo e...BINGO! sta andando davvero da quella Troia! Un moto di fastidio monta dentro di me facendomi correre nella sua direzione e non sapendo come placcarlo data la sua stazza,decido di saltargli addosso prendendolo alla sprovvista sulla sua schiena,e le sue possenti braccia mi afferrano senza esitazione per fermare poi la sua falcata "ma che cazzo fai pancake?!" ringhia stringendo maggiormente le mie gambe "mi devi lasciar parlare cazzo Nate! Non puoi arrivare sentire un pezzo di frase e fare come ti pare! E soprattutto non irritarmi nominando Jenna ed una scopata nella stessa frase perché la prossima volta ti cavo gli occhi razza di Stronzo" gli dico all'orecchio mentre se la ride. Mi fa scendere e mi strattona dal braccio fino a farmi ritrovare con la sua faccia davanti alla mia,a pochi centimetri di distanza "gelosa Donovan?" Mi chiede inarcando un sopracciglio e alzando un angolo delle labbra mostrando la sua bellissima fossetta "io? Gelosa? Pff...parliamo ti prego. Posso spiegarti tutto quello che hai sentito" lo imploro con lo sguardo "dopo scuola?" Mi domanda "no,ora." Gli rispondo secca "ma hai scuola,anzi abbiamo" dice storcendo le labbra carnose in una smorfia adorabile alla quale sorrido "chissene frega! Ho bisogno di parlarti quindi possiamo saltare qualche lezione" gli dico afferrandolo per il polso e trascinandolo verso il parco a piedi che non dista molto dalla scuola. "Piccola,so camminare da solo grazie" mi dice seccato staccandosi dalla mia presa.

10 minuti dopo raggiungiamo il parco e ci sediamo su di una panca con le ginocchia che si sfiorano senza mai toccarsi. Lui poggia i gomiti sulle ginocchia e si passa le dita tra i capelli "certe volte invidio quelle dita..." mi faccio sfuggire ma me ne pento subito appena noto il suo sguardo saettare sul mio viso cercando i miei occhi che si sbarrano nello stesso suo momento "Cazzo l'ho detto ad alta voce vero?" Gli dico mettendomi una mano sulla bocca,lui ride "Dio Kath,se fai questi pensieri su di me allora ti prego dai voce ad essi molto più spesso" mi dice lui mordendosi il labbro e io fisso il movimento dei suoi denti che scavano nella carne delle sue labbra facendole diventare da rosse a bianche per la pressione esercitata su queste "Kath...ti prego...abbi pietà di me" mi implora "si..scusa siamo qua per una ragione. Ti devo delle spiegazioni. Hai delle domande?" Chiedo io "si" Mi risponde secco "spara" rispondo a mia volta sorridendogli incoraggiante "mi avresti davvero baciato se non avessi rivissuto tutto quanto?" Mi chiede passandosi una mano tra i capelli "si. Ne ho sentito il desiderio,ma so quanto tutto questo sia sbagliato..." gli dico amareggiata perché è vero,Leo non lo avrei baciato,perché non è che un fratello per me...ma Nate,beh Nate è diverso. C'è altro,che va ben oltre il suo essere stronzo "È sbagliato perché sono il fottuto gemello di Aaron o perché lo ami ancora?" Mi chiede un po' nervoso "non lo so Nate...si è vero a volte mi destabilizza guardarti perché sei uguale a lui ma...non potreste essere più diversi. I tuoi occhi hanno qualcosa che i suoi non avevano,i tuoi sono limpidi,brillanti e cristallini mentre i suoi erano così scuri ed impenetrabili..." gli dico sincera "non hai risposto alla mia seconda domanda" incalza lui. Mi altero e mi alzo in piedi "Nate ma cosa pretendi?! Non ho avuto nessuno dopo di lui,tu ti scopi ragazze a destra e manca! Io...non potrò mai dimenticarlo,fa parte di me ed è per questo che non posso sentire quello che sto sentendo nei tuoi confronti perché è totalmente sbagliato!" Urlo esasperata "sbagliato...non fai che ripetere questa fottuta parola...sbagliato. Beh se tu pensi sia tutto sbagliato solo perché vorresti baciarmi io dovrei suicidarmi per le cose che penso di te dalla mattina alla sera senza sosta,e non pensare che non mi senta in colpa per i pensieri che faccio dato che sei stata la donna di mio fratello" mi dice lui alzandosi a sua volta a venendomi addosso mentre io indietreggio con il cuore in gola e le gambe tremolanti "dimmi qualcosa Kath,rischio di impazzire." Mi dice a sua volta "cosa pensi su di me Nate?" Gli chiedo mentre non posso più andare indietro perché vado a sbattere contro un albero,lui poggia le mano ai lati della mia testa intrappolandomi mentre vedo i muscoli delle sue braccia flettersi in un movimento che pare più essere una danza dannatamente sexy "cosa penso? Penso alle tue labbra tutto il giorno,penso al tuo corpo sinuoso e al tuo culo che stringerei tra le mani dalla mattina alla sera,penso a consumarti coi miei baci..." mi dice lui mentre a me va completamente in tilt il cervello perché è troppo vicino a me "faremo un torto a Leo...e anche ad Aaron,non dovremmo sentire certe cose noi due Nate" gli dico posandogli una mano sul petto e prendendo ad accarezzarlo,lui poggia la sua fronte contro la mia e mi sussurra ciò che poi,più avanti,sarà la nostra dannazione "non dobbiamo per forza dirlo subito Kath...possiamo aspettare che passi questo periodo e quando tu sarai pronta e lo saranno anche gli altri lo potremo dire..." mi sussurra lui ormai ad un passo dalle mie labbra "cosa dovremmo tenere nascosto?" Chiedo io soffocando un gemito quando sento i suoi denti affondare nel mio labbro inferiore tirandolo e lasciandolo poi andare "quello che sto per fare ora e che farò per il resto della mia vita se me lo permetterai. Perché Kath,se davvero il mio essere uguale a lui non ti compromette in alcun modo e non offusca il tuo giudizio rendendoti vulnerabile allora non posso starti lontano,non più,non ora che so e vedo che mi desideri tanto quanto ti desidero io" Mi dice per poi buttarsi a capofitto sulle mie labbra come se avesse sempre voluto farlo e le sue labbra sono così morbide e umide mentre toccano le mie che mi mandano in estasi,mi sento di nuovo viva dopo tutto questo tempo,mi sento di appartenere a qualcuno per quanto sbagliato potrà essere. Lo bacio a mia volta intensificando il bacio aggrappandomi alle sue spalle e ai suoi capelli che tiro leggermente facendogli uscire un verso gutturale di gradimento. Ci stacchiamo solo per riprendere fiato e Poggio la fronte contro la sua mentre cerchiamo di regolarizzare il respiro "possiamo farlo. Possiamo custodire questo segreto finché le acque non si calmeranno" gli rispondo io dando voce ai miei pensieri. "Andrà tutto bene" mi dice lui accarezzandomi la guancia e depositandomi un bacio morbido sulle labbra prima di sorridere.

Ma quanto si sbagliava...nulla sarebbe andato bene ma in quel momento non lo sapevamo,e volevamo viverci questa cosa che non ci sapevamo nemmeno spiegare. Sarei riuscita a guardare in faccia Leo e mentirgli spudoratamente?

Bene bene! Ottavo capitolo terminatooo! Spero che vi piaccia! Finalmente ho svelato chi fosse Aaron,ovvero il gemello di Nate. Ma ci sono ancora molte cose da chiarire sulla sua storia,molti segreti ancora da svelare e uno nuovo da mantenere. Ma quanto durerà la felicità? Buona lettura e fatemi sapere se vi sta piacendo!❤️😘

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