Lo squillare di un telefono interrompe l'atmosfera grazie a Dio...non è il mio però,è quello di Leo il quale sembra quasi scocciato e risponde con altrettanto umore. "Che c'è?" Lo sento dire "cosa?! Stai scherzando?!" Chiede poi di rimando "va bene arrivo subito,si sì d'accordo ciao" e attacca guardandomi mortificato "piccola dobbiamo tornare a casa" mi dice soltanto prima di alzarsi pulirsi le ginocchia e afferrarmi la mano. Saliamo in macchina e arriviamo davanti casa sua,scendiamo e mi saluta di tutta fretta,mi allontano dalla sua auto incamminandomi verso casa.
2 giorni dopo...
non sento e non vedo i fratelli Black da due giorni...sembrano scomparsi,Nate non ha più rotto con la sua musica e Leo non si è degnato nemmeno di mandarmi un messaggio. Sono furiosa con entrambi ma ovviamente potrò sfogarmi solo col fratello minore perché non saprei cosa dire all'altro...spero solo mantenga fede all'appuntamento che ci siamo dati per venerdì.Suona la sveglia alle sette in punto,la spengo di malavoglia e mi ricordo che oggi è lunedì,questo significa che devo andare a scuola. Vado in bagno mi lavo i denti e la faccia,mi trucco leggermente e mi vesto con un pantalone della tuta blu elettrico ed una felpa celeste con le scarpe da ginnastica.
Scendo al piano di sotto dove incontro i miei genitori intenti a fare colazione "buongiorno piccola pulce" mi dice mio padre "giorno a tutti e due" dico io afferrando due biscotti e recuperando lo zaino all'entrata "Non aspetti Leo?" Mi chiede mia madre "non ci penso nemmeno,me la farò a piedi...non si è fatto sentire per due giorni e io dovrei anche aspettarlo per andare a scuola come se nulla fosse?? Gli regalerò il mio silenzio come sta facendo lui" dico io aprendo la porta di casa. Li saluto ed esco chiudendomi la porta alle spalle.
Non faccio in tempo ad attraverso il giardino di casa che la porta di casa Black si apre mostrando i due bestioni con uno sguardo cupo,rigido e pensieroso...Nate più di Leo come sempre. Mi vedono ma lancio loro uno sguardo di fuoco prima di voltare il viso e camminare imperterrita ignorandoli "Kath aspetta!! Piccola daaiii" mi sento urlare dietro da Leo "non azzardarti ad avvicinarti Leo,continua a fare quello che hai fatto per due giorni che stiamo bene così" gli dico io non fermandomi "fatti accompagnare per favore ti spiegherò tutto a tempo debito" mi dice lui disperato,al che mi giro per vederlo con le mani tra i capelli e due occhiaie profonde a marcargli il viso,lancio uno sguardo poco più dietro di lui dove c'è Nate nelle stesse sue condizioni "ma che cazzo avete combinato?" Chiedo io scioccata "non sono affari tuoi" Mi risponde il biondo acido e vedo Leo guardarlo con sguardo contrariato,io invece sorrido isterica e indietreggiando continuando a guardarli sputo acida "hai ragione,non sono affari miei,fottetevi voi,i vostri problemi e i vostri silenzi..." mi asciugo una lacrima velocemente e quando Nate la nota vedo un bagliore di tristezza mista a pentimento nel suo sguardo che però viene nascosto nuovamente dalla sua corazza da frigido. "Kath aspe..." tenta di dirmi Leo ma lo blocco "NO! Voglio starmene da sola quindi andrò a scuola camminando" e detto questo mi volto e vado verso scuola.Arrivata a scuola mi avvicino al gruppo di "amici" dove saluto tutti di fretta eccetto Alyssa sulla quale mi soffermo maggiormente poichè oggi è particolarmente bella con la gonna di jeans e il top blu notte con i suoi capelli neri come la pece e gli occhi di ghiaccio ad incorniciare il tutto. "Ehi Kath come stai? Hai una faccia sconvolta" mi sento dire da quest'ultima "parli così della mia faccia perché non hai ancora visto quella degli energumeni..." bofonchio,ma non penso mi abbia sentito,sono tutti concentrati a fissare la freemont nera di Nate parcheggiare davanti a scuola per vedere scendere i due fratelli con indosso gli occhiali da sole per coprire palesemente i segni della stanchezza e della frustrazione...lancio loro uno sguardo veloce prima di voltarmi e indirizzarmi verso l'entrata di scuola e andare al mio armadietto.
Faccio in tempo ad inserire la combinazione e ad aprirlo che una mano risbatte violentemente l'anta facendo così richiudere l'armadietto. Faccio un respiro profondo chiudendo gli occhi e sento un respiro caldo all'orecchio "dobbiamo parlare" mi sussurra la voce gutturale e profonda del fratello maggiore. "Non penso proprio" rispondo io nervosa voltandomi a guardarlo con aria di sfida. Lui inarca un sopracciglio e togliendosi gli occhiali da sole si stropiccia gli occhi con le mani e si pizzica il naso per poi inspirare violentemente "ho detto...che dobbiamo parlare cazzo!" Urla ormai spazientito sbattendo la mano contro l'armadietto facendomi sobbalzare per lo spavento. Quando si accorge del mio sguardo di terrore e di completo smarrimento,sgrana gli occhi "Dio mi dispiace pancake non volevo farti spaventare ma ho bisogno di parlarti,davvero. Ti prego" mi dice addolcendo visibilmente lo sguardo. Non resisto al suo sguardo da cucciolo smarrito e annuisco soltanto "possiamo vederci da me per pranzo? Mamma non ci sarà e Leo deve uscire con Alyssa" mi dice "con Alyssa?" Chiedo io "si Alyssa gli ha chiesto un favore,senti non so i dettagli e non me ne frega un cazzo,hai sentito tutto il resto della frase o ti sei soffermata su mio fratello?!" Mi attacca lui nervoso "ho sentito benissimo quello che hai detto Nate e mi sembra di aver annuito!" Gli rispondo io di rimando.
Mi fermo un attimo ad osservare il suo viso contratto un momento di troppo e mi accorgo di un ematoma violaceo sullo zigomo sinistro che fino a poco fa non avevo notato,d'istinto alzo la mano titubante sotto il suo sguardo confuso e Poggio il palmo della mano sul suo zigomo "chi te lo ha fatto?" Chiedo io facendomi sfuggire un singhiozzo che non sapevo di star trattenendo,lui poggia la fronte contro la mia "shhh non devi preoccuparti di nulla pancake sto bene...sto sempre bene capito? Non devi piangere per nessuna ragione al mondo" mi sussurra lui a pochi centimetri dalle mie labbra "come posso non preoccuparmi Nate hai un ematoma sullo zigomo! E cazzo! Anche io un taglio al labbro! Ma...Dio!" Vengo bloccata dal suono della campanella e dalla folla di studenti che entra per andare a lezione. Lui si stacca dalla mia fronte e mi deposita un caldo bacio sulla guancia "ricordati,a pranzo a casa mia. O hai bisogno anche del passaggio?" Mi chiede "se mi dessi anche un passaggio mi faresti un grosso favore" gli dico io. Lui mi sorride e io ricambio per poi allontanarci l'uno dall'altro.Le ore a lezione passano in fretta,ho provato a chiedere ad Alyssa quale fosse questo favore di cui ha bisogno da parte di Leo,ma mi ha detto che è una cosa che non è ancora pronta a far sapere in giro quindi non ho indagato oltre.
Ho ignorato categoricamente Leo tutta la mattina e lui non ha provato ad avvicinarsi capendo probabilmente che non fosse il caso.Suona la campanella che segna la fine delle lezioni,mi avvio a passo svelto con Alyssa a fianco che mi sta parlando della festa di Jenna di sabato "quindi a che ora dovrei presentarmi?" Le chiedo "alle nove Kath! È la terza volta che te lo dico che diavolo dove hai la testa?" Mi dice lei "scusa Al è che ho litigato con Leo e ho molti pensieri per la testa" le rispondo senza guardarla perché sono impegnata ad osservare Nate in tutta la sua bellezza poggiato contro la sua auto. Oggi ha indosso un jeans nero,una maglietta bianca aderente, gli anfibi e la giacchetta in pelle che lo rendono tremendamente sexy. Saluto velocemente Alyssa promettendole di scriverle nel pomeriggio e mi avvio verso il vichingo.
Mi fissa e mi segue mentre mi avvio al lato del passeggero,si sporge verso il mio corpo una volta seduta sul sedile e mi allaccia la cintura per poi depositarmi un bacio sulla spalla che mi fa arrossire,lui se ne deve essere accorto perché sorride ed esce per chiudere lo sportello e salire al posto del guidatore.
Il viaggio in macchina è silenzioso poiché Nate è concentrato sulla strada ed io sono concentrata a fissarlo alla ricerca di altre botte che però non trovo con mio grande sollievo "smettila di fissarmi con preoccupazione Kath, sto bene,sono solo due segni non ce ne sono altri" mi dice lui capendomi al volo "non mi dirai chi te li ha fatti vero?" Gli chiedo mentre spegne la macchina e scendiamo da essa avvicinandoci alla porta di casa sua per poi entrare. Lo sento poggiare le chiavi sul piattino all'entrata e si sfila la giacca buttandola sul bracciolo del divano,stessa cosa faccio io. "No non te lo dirò ovviamente,almeno non ora...arriverà il momento in cui lo capirai da sola" mi dice solamente prima di afferrarmi con una mano il fianco e condurmi in cucina.
Tira fuori dal frigo due porzioni di lasagne e privandole della carta stagnola le inserisce nel microonde facendole scaldare. "Perché devo sempre capire tutto da sola?" Continuo io il discorso di prima. Lui sentendo la mia voce si volta e avvicinandosi mi afferra per i fianchi e mi solleva poggiandomi sul bancone della cucina,io presa dallo spavento caccio un urlo e allaccio le mie gambe intorno al suo busto tenendolo stretto a me. "Ci sono cose che non posso dirti e basta Kath...fanno più male dette da altri e so già che diventerai una furia quando lo scoprirai" mi dice facendoci rimanere in quella posizione. Io mi mordo il labbro frustata annuendo e inizio a picchiettare l'indice sul suo petto in diversi punti per giocare e lui sorride muovendo la testa in senso di negazione "non cambi mai" mi dice ridendo allora io gli lascio un pizzicotto un po' forte all'altezza delle costole e lui fa subito una smorfia di dolore,dolore vero però "levati la maglietta" gli ordinò furiosa "Kath non mi sembra il caso di avanzare certe pretese proprio ora" mi dice facendo un sorriso malizioso che non arriva agli occhi dai quali traspare invece dolore allo stato puro "levati la maglietta Nate,ora." Continuo io categorica. Lo sento sussurrare un "cazzo" sottovoce per poi vederlo allontanarsi di poco da me senza però staccarsi dalla mia presa, e si sfila la maglietta...
Un enorme ematoma viola,quasi nero torreggia sul meraviglioso corpo scolpito di Nate il quale osserva ogni mia espressione che passa dalla rabbia,allo sbigottimento,alla sofferenza pura per poi tornare nuovamente rabbia "tranquilla lui sta messo peggio" mi dice per sdrammatizzare "non me ne frega un cazzo! Potresti avere una frattura o che ne so io! Nate è enorme!" Gli dico io indicandogli la chiazza nera all'altezza delle costole.
Mi fermo un secondo a pensare...labbro,zigomo,costole...solo una persona può averlo toccato in quel modo, in quei punti...
"Oh mio Dio Nate! Dimmi che non è vero ti prego! Dimmi che non è chi penso io...non può...oddio lui non può..." ma non finisco la frase perché vedo Nate sbarrare gli occhi al suono del motore di un'auto che accosta sul vialetto di casa Black. "Kath devi andare via subito! Passa dal retro ma devi andare via subito" mi dice "oh no! Non ho intenzione di andarmene ora mi dici che succede!" "Non è il momento questo!" Mi dice lui furioso mentre si infila la maglietta con fatica. Io dal canto mio approfitto del momento di distrazione di Nate per lanciarmi sulla porta di ingresso e la spalanco mentre il biondo si precipita alle mie spalle per fermarmi...e forse avrebbe dovuto farlo,forse avrei dovuto ascoltarlo perché quello che vedo mi fa venire la pelle d'oca. Sbarro gli occhi indietreggiando leggermente fino a sbattere contro il petto di Nate che è già pronto a sostenermi e cerca di sussurrami qualcosa nell'orecchio ma io non sento nulla perché il mio sguardo è puntato su QUELL'auto da cui esce QUELL'uomo...quell'essere che credevo non avremmo mai più visto...Ahia! Leo e Nate sono in pericolo e forse anche Kath. Chi sarà l'uomo che sta terrorizzando Kath? E chi ha procurato quegli ematomi sul corpo a Nate?
A presto con un nuovo capitolo!😘
STAI LEGGENDO
TRUTH OR DARE?
Romance[COMPLETA] Kath e Leo,due nomi,due corpi,una sola anima...lui è nato solo 24 ore prima di lei. Sono cresciuti insieme,condividono tutto fin dal primo bagnetto,non c'è segreto che non conoscano l'uno dell'altra,ma cosa succederebbe se uno dei due v...