"La devi smettere Nate o potrei darti un pugno dritto sul naso" gli dico mentre stiamo tornando a casa dopo gli allenamenti.
Sono dieci minuti buoni che continua a prendermi in giro per il termine scrofa che ho utilizzato prima negli spogliatoi e non la pianta di imitare il verso del maiale e ridere come un cretino facendomi innervosire.
"giuro che la smetto" mi dice smettendo di ridere ma poco dopo si volta nella mia direzione vedendo che il mio sguardo è già puntato sul suo e riscoppia nuovamente a ridere beccandosi da parte mia il dito medio ed uno sguardo omicida che non ammette replica
Posa la sua mano sul mio ginocchio stringendo leggermente la presa
"Piccola dai,è che hai una faccia cosi buffa che non posso fare a meno di ridere" mi dice poi
Alzo gli occhi al cielo perchè l'ho già perdonato.
restiamo in un silenzio piacevole fino a quando non è lui a romperlo
"Che ci facevi con Hunter?" Mi domanda diretto senza troppi giri di parole
"è lui che è venuto a cercare me. Sono uscita per prima dagli spogliatoi per l'allenamento e mi sono soffermata sulla targhetta che avete fatto mettere sulla panchina in onore di Aaron e lui è arrivato all'improvviso e abbiamo scambiato qualche parola al riguardo ma credo abbia notato la mia ostilità nei suoi riguardi" gli spiego
"non devi mostrarti ostile nei suoi confronti. Devi comportarti come se non sapessi nulla" mi dice lui alternando lo sguardo da me alla strada
"Lo so ma non ci riesco. Credevo di potermi fidare,insomma era il migliore amico di tuo fratello." affermo alzando di un tono la mia voce
Giungiamo a casa e Nate parcheggia la macchina e spegne il motore senza però accennare a scendere perciò io faccio lo stesso
"Ho paura" confesso facendo scattare la sua testa nella mia direzione
"Anche io pancake,anche io" concorda
"No Nate,non hai capito. Non ho paura per me,ho paura per te" ammetto facendo spuntare su di lui un cipiglio
"sono abbastanza grande per potermi proteggere da solo non credi?" domanda lui
"No se non hai il quadro completo della situazione" rispondo a mia volta
"E tu invece hai il quadro completo della situazione?" chiede lui alzando un sopracciglio
sto per raccontargli di quello che ho sentito in corridoio quando sentiamo la porta di casa mia sbattere.
Ci voltiamo entrambi e vediamo mio padre uscire di tutta fretta e salire sulla sua auto per sparire dietro l'angolo della strada
"Devo andare a casa e vedere quello che sta succedendo,ti chiamo più tardi per farti sapere" gli spiego lasciandogli un leggero bacio sulla guancia e aprendo lo sportello
"Stasera non ci sono la squadra mi ha invitato ad una festa e devo andare ma domani puoi chiamarmi tranquillamente" mi chiarisce lui facendomi venire una scarica di brividi di paura ma decido di far finta di nulla perchè devo capire cos'è capitato a casa mia e cosi annuisco semplicemente scendendo definitivamente dalla sua auto.
Apro la porta di casa e vedo mia madre in salotto seduta sul divano che piange e non ha notato la mia presenza cosi decido di annunciarmi chiudendo più energicamente del dovuto la porta.
La sua testa scatta immediatamente nella mia direzione e cerca di asciugarsi gli occhi il più velocemente possibile
"Tesoro,com'è andato l'allenamento?" mi domanda con finta disinvoltura
"Bene..." rispondo leggermente perplessa
"Cos'è appena successo?" continuo io indicando la porta dietro di me con il dito
"Nulla di cui debba preoccuparti Kath,una piccola discussione tra me e tuo padre" mi mente
"Tu e papà non litigate mai" le chiarisco io incrociando le braccia sotto al seno e alzando un sopracciglio per farle intendere che non ci casco
Ad un certo punto sento il suono di un messaggio proveniente dal mio cellulare al quale ne segue un altro.
Afferro il cellulare e leggo che il mittente del primo messaggio è Leo.
Apro il messaggio
"Sos. Nate mi ha detto di tuo padre. poco prima che vedeste tuo padre mia madre ha fatto la stessa cosa uscendo da casa tua. sta succedendo un casino,vieni da me,tua madre non ti dirà nulla"
Il secondo messaggio invece è di Nate
"Vieni a casa mia,immediatamente"
La differenza di tatto tra i due fratelli è sempre cosi palese che non posso far a meno di alzare gli occhi al cielo nonostante la preoccupazione che monta dentro di me per ciò che devono dirmi di cosi urgente e grave che nemmeno mia madre ha il coraggio di pronunciarsi al riguardo.
"Cosa vuoi che ti prepari per cena stasera?" mi domanda mia madre facendo il suo ingresso in cucina
blocco lo schermo del telefono e me lo infilo nella tasca posteriore del pantalone per poi voltarmi e incrociare lo sguardo di mia madre che sta aspettando una mia risposta
"Non prepararmi nulla,vado a casa Black e penso ordineremo una pizza" spiego voltandomi e tornando nell'atrio di casa mia per uscire ma la voce di mia madre mi blocca
"NO" urla
"Come scusa?" dico io girandomi per incrociare il suo sguardo
"Non esci stasera. Rimani qua a casa con noi" mi dice con tono severo
"Noi? Non c'è nessun noi mamma,papà è scappato chissà dove per chissà quale motivo e se tu,sangue del mio stesso sangue non sei in grado di darmi delle spiegazioni al riguardo andrò a cercare risposte da un'altra parte." replico furente di rabbia
"Non c'è nulla..." prova a dire ma la fermo
"Non prendermi in giro mamma! Non sottovalutare la mia intelligenza. Ma cosa diavolo c'è di sbagliato in voi? Perchè Leo e Nate hanno una madre che racconta loro tutto mentre tu e papà non fate altro che nascondere e nascondere e prendere decisioni per me senza però darmi un valido motivo? Continuate a reputarmi una ragazzina ma questa ragazzina ne ha passate più di quante ne abbiate passate voi in tutta la vostra vita e continua a capitare perchè il nostro rapporto è a senso unico"
Detto questo afferro la maniglia della porta ed esco.
Attraverso la strada e cammino lungo il porticato dei fratelli.
Sono pronta a capire e sapere cosa sta succedendo?
Busso alla loro porta due volte prima che sia Nate ad aprirmi con al suo fianco Leo che sembra particolarmente in ansia
Entro e mi chiudo la porta dietro aspettando li una risposta.
Mi prendo un secondo per osservare i due. Leo è decisamente nervoso ed agitato,si sta mangiando le unghie e lo fa solo quando c'è qualcosa che deve dire mentre Nate è calmo,silenzioso e serio il che mi fa capire che è arrabbiato,anzi furioso e che è inquieto.
è una bomba pronta ad esplodere.
"Ok ora basta. Parlate o potrei sentirmi male" rispondo ormai in preda al panico e all'apprensione
Nate fa un passo avanti e punta le sue gemme verdi nei miei occhi di ghiaccio
"Si tratta di Aaron"
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TRUTH OR DARE?
Romance[COMPLETA] Kath e Leo,due nomi,due corpi,una sola anima...lui è nato solo 24 ore prima di lei. Sono cresciuti insieme,condividono tutto fin dal primo bagnetto,non c'è segreto che non conoscano l'uno dell'altra,ma cosa succederebbe se uno dei due v...