Sono un automa. Non riesco a muovere un muscolo. Mi trovo sospesa tra il mio presente ed il mio passato che non smette mai di bussare alla mia porta ed entrare senza chiedere il permesso.
Sono seduta su questo pavimento che sembra volermi risucchiare nel suo vortice di dolore senza riuscire ad emettere un fiato. Riesco solo a guardare difronte a me nel punto esatto in cui ho visto la scia nera di Nate uscire da questa casa come se fosse diventata improvvisamente troppo piccola per ospitare due anime nere e vuote come le nostre.
Noto con la coda dell'occhio che Leo si è alzato e sta ripetendo il mio nome come se fosse un loop cercando di attirare la mia attenzione ma è come se il mio cervello fosse rotolato sotto qualche tavolo impolverato bloccandolo tra le sue ragnatele,il mio cuore è ridotto uno straccio perchè l'unica persona in grado di farmi sentire bene se n'è andato di nuovo ed infine il mio corpo è qui ma vorrebbe solamente essere avvolto dal suo corpo grande,forte ed inscalfibile.
"Ora basta Kath,andiamo a farci un bel bagno caldo" sento dire dalla voce di Leo.
Si avvicina a me e si piega per afferrarmi e non oppongo resistenza.
Mi afferra e mi porta in braccio fino al piano superiore indirizzandosi verso il bagno ma lo fermo
"No. Portami in camera da te" sussurro con una voce che quasi non riconosco per quanto è roca e gutturale.
Lui mi guarda solo per poi annuire e cambiare direzione.
Arriviamo nella sua camera e mi fa adagiare sul letto per poi sdraiarsi vicino a me e prendere ad accarezzarmi i capelli come fa sempre quando sono giù di morale.
Gli sorrido lievemente "Scusa" dico solo.
Leo si acciglia e mi fissa aggrottando la fronte
"Per cosa piccola Kath?" domanda
"Per essere un completo disastro vivente" mi lascio sfuggire appena prima di addormentarmi.
Sono in macchina,Aaron è con me,io e Nate che discutiamo su chi dei due deve scegliere la musica,Aaron che mi stringe il ginocchio e si sporge per baciarmi col sorriso stampato sulle labbra,i fari,le urla,lo schianto,vetri ovunque
"NOOOO"
Mi sveglio di soprassalto urlando,mi sollevo a sedere sul letto,sono tutta sudata,ho il respiro accelerato e sto piangendo.
Mi scosto i capelli appiccicosi dal viso e guardo fuori dalla finestra notando che si è fatto buio. Ma che ore sono?
Le tempie mi pulsano cosi porto la mano a massaggiarle come se potesse affievolire il dolore.
"Come ti senti?" sento chiedere da una voce roca che riconosco immediatamente.
"Dove sei stato?" domando di rimando tornando improvvisamente lucida e asciugandomi le lacrime con una passata di mano veloce come se improvvisamente l'incubo fosse passato in secondo piano.
"Avevo bisogno di pensare" sussurra appena alzandosi dalla sedia nella penombra su cui era seduto e sedendosi sul letto a fianco a me, poggiando la mano sulla mia gamba,che però scosto subito in uno scatto facendolo accigliare
"Leo non c'è,è andato a prendere qualcosa da mangiare visto che non hai pranzato e ti sei svegliata ora che è quasi ora di cena."
"Non me ne frega un cazzo se Leo c'è o meno." lo aggredisco io voltando la testa nella sua direzione e guardandolo di sbieco
"E allora qual è il problema?" dice brusco scombinandosi i capelli
"Il mio problema sei tu Nate." gli chiarisco
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TRUTH OR DARE?
Romance[COMPLETA] Kath e Leo,due nomi,due corpi,una sola anima...lui è nato solo 24 ore prima di lei. Sono cresciuti insieme,condividono tutto fin dal primo bagnetto,non c'è segreto che non conoscano l'uno dell'altra,ma cosa succederebbe se uno dei due v...