TRUTH OR DARE?

Capitolo 21

Sono sul mio letto al buio con il solo telefono ad illuminare la stanza ed il mio viso.

Sto sorridendo da quando ho messo piede in casa e toccandomi le labbra le posso sentire ancora gonfie per colpa dei baci bollenti che mi sono scambiata con Nate giusto 5 minuti fa

Il telefono vibra tra le mie mani e la notifica di un messaggio su whatsapp mi compare dall'alto dello schermo.

"Sento già la mancanza delle tue labbra calde su di me" sorrido ancora di più scoprendo che si tratta proprio di Nate

"Ti stavo giusto pensando" digito velocemente inviandolo

"Pensavi a me o al modo in cui le mie mani ti accarezzavano, le mie labbra baciavano e i miei denti lambivano la tua pelle?" mi scrive subito lui facendomi arrossire all'istante

"Smettila di mettermi in imbarazzo testa di cazzo" gli scrivo scuotendo la testa

"Affacciati alla finestra piccola acida" mi risponde di rimando.

Faccio un balzo dal letto e mi avvicino alla finestra,tiro su il vetro e mi appoggio sul piccolo davanzale in marmo bianco vedendo che lui fa lo stesso dall'altra parte.

Mi accoglie con un sorriso con tanto di fossette che mi fa tremare le gambe e mi fa sorridere di rimando

"Ti dona proprio quest'aria da cucciolo di leone addomesticato" lo schernisco ghignando facendolo tornare subito serio. Mi punta il dito contro "non ti azzardare a darmi del cucciolo addomesticato piccola tigre impertinente." Si ferma un attimo facendo un faccia schifata "non sono un fottuto cucciolo" continua arricciando il naso in una smorfia che mi fa scoppiare a ridere

"Vuoi che ti chiuda in faccia la finestra??" Mi chiede facendo in finto incazzato

"Prima che mi scordi,non ti azzardare a mettere la musica a palla Black. O non mi vedrai nemmeno in cartolina e quello che è successo stasera nella tua adorata macchina non sarà che un caso fortuito da mettere da parte" lo minaccio

Lui ghigna di rimando "non scherzo Nate. Sono le quattro di notte e sono ancora qua a parlare con te,quindi pretendo di dormire" gli dico

"Sono il tuo ragazzo posso fare quello che voglio e comunque ti sveglierei lo stesso prima perché abbiamo da fare" mi dice. Cerco di non non soffermarmi troppo sui brividi che scorrono sulla mia pelle da testa a piedi alla sua ennesima dichiarazione sulla nostra situazione attuale e lo guardo confusa

"Perché? Cosa dobbiamo fare?" Chiedo innocente. Lui mi sorride dolce "piccola non voglio far scoppiare la bolla in cui siamo entrati ma abbiamo una questione da sistemare." Dice alludendo al bracciale ed il pensiero che avevo messo da parte per un po' improvvisamente mi si palesa davanti e mi colpisce come un pugno dritto alla bocca dello stomaco facendomi salire la bile.

"Ho paura Nate" ammetto a lui ma soprattutto a me stessa. Lui sospira prima di rispondermi.
"No piccola tu sei incazzata,tu non sai più nulla,ti si è svuotata la mente,ti si è palesata davanti una realtà che non avevi calcolato e alla quale non avresti mai pensato. Sei incazzata perché temi di non averlo mai conosciuto. Di non sapere veramente un cazzo di mio fratello" mi dice stringendo i pugni e serrando la mascella.

"Ma come..." ma non faccio in tempo a finire che continua lui "come faccio a saperlo? Perché è la stessa cosa che sento io. Nessuno si è mai capito come noi due. Abbiamo sempre avuto un legame perché abbiano sempre avuto un amore in comune e ora abbiamo il dolore in comune e la rabbia che ci mangia volta per volta. Diventerà una malattia se non la condividiamo l'un l'altro Kath. Dobbiamo arrivare alla verità,perché credo che Aaron nascondesse più di quello che ci immaginiamo e forse non ci piacerà quello che scopriremo ma dobbiamo" rincara la dose lui