Capitolo 9 ~ Come un'adolescente alla sua prima cotta

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"Ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un'ora per apprezzarla, un giorno per volerle bene, tutta una vita per dimenticarla."
(Charlie Chaplin)

«Rieccomi, scusa se ti ho fatta attendere, ma stavo iniziando ad avere freddo con solo l'asciugamano addosso...
Nel frattempo, spero che la mia tisana alle rose sia stata di tuo gradimento» esclamò Abby, subito dopo aver nuovamente raggiunto Rosie, stavolta in cucina, dove l'aveva invitata ad aspettarla, essendosi allontanata alcuni minuti per asciugarsi e vestirsi.

«Tranquilla, capisco benissimo, anche io sono parecchio freddolosa.
Per quanto riguarda la tisana invece devo dire che era proprio buona, d'altra parte buon nome - o in questo caso dovrei dire ingrediente - non mente» rispose perciò la bionda, sorridendo e alludendo al proprio nome.

Al che, annuendo, l'altra affermò «Già, mi hanno insegnato a prepararla in Francia, durante uno dei miei ultimi viaggi ed ero piuttosto sicura che ti sarebbe piaciuta.
Detto ciò, come ti accennavo poco fa, Josh ha portato Liv al parco giochi, ma dovrebbero tornare a momenti, perciò se vuoi, puoi pure aspettarli qui».

«Se non sono di disturbo, molto volentieri, grazie...
Oh e scusami davvero per prima, il fatto è che non avevo idea che Josh avesse una sorella e...».

«E trovandomi qui, conciata in quel modo, ti sei fatta prendere dalla gelosia e hai tratto delle conclusioni errate» concluse, al posto suo, la zia della sua alunna.

«Si, cioè no, assolutamente no, non ne avrei alcun diritto» cercò però, ugualmente, di negare, lei.

«Oh, quindi vuoi forse negare che l'altra sera siete usciti assieme?».

«No, certo che no, ma vedi tuo fratello mi sta evitando da quel giorno, perciò sono arrivata alla conclusione che probabilmente il sentimento non é ricambiato».

«Ti capisco, dico davvero, ma vedi Josh non é come la maggior parte degli uomini, lui ha sempre avuto un carattere chiuso e distaccato, fin da bambino.
Non è mai stato una persona estroversa, anzi tutto il contrario, ha sempre preferito isolarsi e chiudersi in sé stesso, persino con me e i miei genitori non ha mai instaurato un rapporto profondo... ma d'altra parte, cosa ci si può aspettare da un bimbo abbandonato davanti ad una chiesa a soli due anni e adottato da un'altra famiglia pochi mesi dopo?» rivelò Abby.

Una parola, adottato, che lasciò Rosie di stucco.

Tanto da chiedere «A..adottato?!».

«Si, come ti ho detto, noi siamo si fratelli, ma non di sangue. Semplicemente i miei genitori, a causa di alcune analisi errate, credevano di non poter avere figli e due anni prima di aspettare me, adottarono lui» chiarí perciò la ragazza dai capelli arcobaleno.

«Wow io... io non.. non lo sapevo» esclamò quindici la maestra, profondamente dispiaciuta.

«Già, lo sospettavo, Josh non ama farne parola, però so per certo che ti ha raccontato di Grace».

«Si lui...» tentò, a quel punto, di dire, Rosie, ma prima che potesse finire la frase, sentì la porta di casa sbattere e vide un piccolo uragano biondo correre in cucina.

«Ziaaa, lo sai che papà mi ha complato un gelato tre gusti, era buonis...
Maestla Rosie!» esclamò difatti Liv, subito dopo essersi accorta della sua presenza, correndo ad abbracciarla.

Un abbraccio, quello di Liv, che per assurdo, sentiva suo... quasi come non la considerasse già più solo una sua alunna.

«Ciao piccola» rispose perciò, abbassandosi alla sua altezza e accarezzandole la testolina.

Come la gravità ~ Come Me e Te Series vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora