"L'amore non conosce confini, sesso, colore e religione, l'amore è pensare con la mente e donare con il cuore"
(Laila Andreoni)
Quella stessa sera, mentre suo fratello tentava di svegliare Rosie, che si era addormentata, raccontando una favola a Liv, Abby uscì da uno dei più famosi e frequentati pub della città, insieme alla sua nuova "amica", ubriaca marcia, pur avendo bevuto solo tre drink.«Sai a cosa stavo pensando?» le domandò poi, proprio quest'ultima, ridacchiando e barcollando verso un panettone stradale.
Tanto che la ragazza dai capelli arcobaleno, divertita dal suo atteggiamento, ma anche preoccupata per quanto poco stava dimostrando di saper reggere l'alcool, affermò «No Kate, cosa?».
«Che questa è stata una delle poche serate, in tutta la mia vita, in cui io mi sia divertita, divertita realmente, non come fingo di fare agli eventi in cui mi trascinano i miei e poco importa se, probabilmente, vedendomi in questo momento, mio padre mi ucciderebbe, non la dimenticherò facilmente» rispose la maestra di sua nipote, conosciuta al parco giochi, solo qualche giorno prima, sedendosi poi sul blocco di cemento e chinandosi verso terra, a causa dell'ennesimo conato di vomito.
«Per fortuna che i tuoi sono fuori città allora» la buttò quindi sul ridere Abby.
Ma la successiva rivelazione di Kate la spiazzò.
«Già, per non parlare poi di ciò che direbbero se sapessero che sono uscita a cena con una ragazza, che ho conosciuto solo pochi giorni fa, nonché zia di una delle mie alunne, che credo mi piaccia più di quanto dovrebbe piacermi una semplice amica».
«C...cosa hai detto?» chiese infatti, subito dopo, incredula.
«Hai sentito bene, sono ubriaca Abby, non scema, so quello che dico.
La verità é che io non ho idea di cosa mi stia succedendo.
Prima d'ora non sono mai stata con una ragazza, anzi, a dir la verità, non sono mai stata nemmeno con un ragazzo, se escludiamo qualche bacetto in adolescenza - si, so cosa starai pensando, ma vedi, oltre ad essere molto ricchi e conosciuti, i miei genitori sono anche molto religiosi e al tempo, mi avevano imposto delle regole ferree, tra cui non avere relazioni sentimentali - quindi non so nemmeno cosa si prova ad essere innamorati, né se esista il fantomatico colpo di fulmine...
Dio, ormai non so nemmeno più chi sono e cosa voglio davvero, visto che prima di conoscerti, non mi ero mai posta il problema, ma mi sono bastati alcuni giorni, per capire che quello che provo nei tuoi confronti è più di semplice amicizia» rispose perciò la mora, con estrema schiettezza e sincerità.Nonostante la sbornia, infatti sentiva, dentro di sé, delle sensazioni strane, mai provate prima e le sentiva proprio per la zia della sua alunna.
Tanto che, proprio quest'ultima affermò, leggermente imbarazzata «Wow, questa serata ha preso una piega decisamente inaspettata, ma visto che siamo in vena di confessioni, anche se forse l'avrai già intuito, io sono lesbica.
Non te l'ho detto subito, per non spaventarti o condizionarti e forse, anzi sicuramente, domani te lo sarai già dimenticato, vista la sbronza, ma é così, mi piacciono le donne e... beh, mi piaci tu Kate ed era da tempo che non stavo così bene, per cui grazie, é stata una serata che non dimenticherò neppure io».Dopodiché le diede un tenero bacio sulla guancia e si voltò, ma proprio quando era sul punto di andarsene, Kate la frenò.
«Allora non facciamola finire qui...
Vedi Abby io non sono molto brava con le parole».«Ma se sei una maestra!» ribatté la ragazza dai capelli arcobaleno, ridacchiando.
«Beh in questo caso, diciamo che non sono molto brava a comunicare con chi ha più di sei anni, ma mi chiedo, se questa serata é piaciuta così tanto ad entrambe, perché dovremmo farla finire cosí?».
La proposta della mora, per Abby era decisamente allettante, ma al contempo la stava mandando in confusione.
Tanto che, balbettando e scuotendo il capo, le chiese «C..che stai dicendo Kate? Non capisco».
Insomma, tutto poteva essere tranne...
«Sto dicendo, rimani da me stanotte»
confermò, rivolgendole uno sguardo languido, la maestra, per poi sfiorarle la guancia arrossata, con le nocche infreddolite.Nonostante ciò e che lei stessa fremesse dalla voglia, ad Abby però non sembrava giusto, visto il suo stato «Kate non posso... io... io non posso farlo».
Ma Kaitlin non aveva alcuna intenzione di arrendersi, non ora che, per la prima volta in vita sua, si sentiva viva «Per favore, lo vogliamo entrambe... lo so, lo leggo nei tuoi occhi, Abby»
«Oh al diavolo!» si arrese quindi, alla fine, l'altra, per poi chiamare suo fratello e avvisarlo che avrebbe passato la notte fuori.
«Fatto, casa tua dov'è?» chiese poi, dopo aver attaccato, fremente.«A due svolte da qui» rispose, sorridendo, la mora.
«Perfetto, muoviamoci, allora».
Una volta entrate nella villa in stile vittoriano e con tanto di piscina, della famiglia Scott, le due non persero tempo e dopo essersi guardate intensamente, si avventarono l'una sulle labbra dell'altra, prendendo a baciarsi appassionatamente.
«Wow, non credevo si provassero certe sensazioni a baciare una donna... ma mi piace e parecchio» constatò poi Kate, allontanandosi per prendere fiato.
«Non lo credevo nemmeno io, fidati» rispose quindi, stranendosi, Abby, non avendo mai provato sensazioni simili, nonostante quella non fosse certo la sua prima volta.
Dopodiché adagiò nuovamente le labbra sulle sue e le tolse, con una certa foga, il giacchetto di jeans, lasciandola cosí con indosso solo un abitino di chiffon, fin troppo trasparente.«Ma tu hai detto di aver già avuto diverse relazioni, sia serie che non» ribatté però la mora, confusa.
Al che la ragazza dai capelli arcobaleno le accarezzò dolcemente una guancia ed esclamò «Si, é vero, ma credimi se ti dico che non ho mai provato niente del genere».
«Wow, se la metti così allora voglio di più... probabilmente domani l'avrò già scordato, ma qui e ora, io voglio di più.
Stasera, per la prima volta in vita mia, mi sento una donna e non voglio smettere» affermò perciò la maestra, con estrema sincerità, nonostante l'alcool che scorreva nelle sue vene.Abby però voleva accertarsene «Sei sicura?».
«Si io...
Oh cavolo!».Un conato di vomito colse Kate di sorpresa, costringendola a correre in bagno.
Tanto che, non capendo, Abby si preoccupò e correndole dietro, esclamò «Kate! Ehi Kate stai... bene».
Quella che era nata come una domanda, diventò l'opposto, appena vide la mora, chinata sul water, rigettare anche l'anima.
«Scusa io...
Dio che imbarazzo!
Non era cosí che doveva concludersi la serata» affermò poi, proprio quest'ultima, una volta terminato, scuotendo la testa, imbarazzata.Ma Abby la sorprese nuovamente, poiché la aiuto ad alzarsi e, pulendole delicatamente il viso con una salvietta, con tono confortante, le disse «Shh, va tutto bene, stai tranquilla.
Andiamo a sdraiarci e riposiamoci un po', ne hai bisogno, dopo aver rigettato anche l'anima.
Al resto, ci penseremo domani...
Abbiamo tutti il tempo».Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze, spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto, così come questa nuova coppia.
Fatemi sapere che ne pensate, al prossimo, ciao <3 ;)
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Come la gravità ~ Come Me e Te Series vol.1
RomanceIN REVISIONE "L' amore è come la forza di gravità, senza che ce ne rendiamo conto, i nostri occhi, le nostre menti e i nostri cuori vengono attratti indissolubilmente verso chi amiamo, proprio come accade alla materia a causa di essa" Rosalie Wrigh...