"Gli incontri avvengono sempre nei momenti in cui la mente è molto libera o molto affollata: nel primo caso avvengono per donare alla nostra anima qualcosa di nuovo, nel secondo per liberare la nostra vita da qualcosa di sbagliato."
(Osho)
Qualche ora piú tardi, dopo aver riaccompagnato Rosie al ranch, Josh rincasò e per evitare di fare troppo rumore, si tolse immediatamente sia le scarpe, che la giacca, che ripose sull'appendiabiti accanto all'ingresso. Dopodichè si diresse in cucina per dissetarsi, ma una luce, proveniente dal salotto, si accese improvvisamente, spaventandolo.«Oh mio Dio! Abby sei tu?» chiese quindi, dopo un attimo di tentennamento.
Al che proprio sua sorella, con le braccia incrociate e uno sguardo carico di disappunto, rispose «Certo che sono io, chi pensavi fosse? Un ladro?
E comunque, ti sembra l'ora di tornare signorino?» indicando l'orologio da parete, appeso alle sue spalle.«E a te sembra normale aspettarmi sveglia e per giunta al buio?».
«In realtà mi sono addormentata sul divano mentre leggevo un libro e mi hai svegliata tu poco fa, quando sei rientrato...
E in ogni caso non cercare di sviare il discorso, come mai hai tardato così tanto?».Più che sua sorella, gli ricordava sua madre.
Tanto che, con fermezza, le rispose «Primo, Rosie abita a quasi un'ora da San Antonio, perciò ho perso circa due ore solo per accompagnarla a casa e ritornare indietro e secondo, ho trent'anni ormai, perciò non credo di doverti dare spiegazioni».
«Mhh e va bene fratello, mi fido, ma la prossima volta gradirei che mi avvisassi».
«Io invece gradirei sapere come si è comportata mia figlia in mia assenza».
«Come vuoi che si sia comportata Josh?! É una sorta di piccolo robot, nato per seguirti... non ti disubbidirebbe mai, nemmeno se la corrompessi» rispose, con disapprovazione, Abby.
Al che, incurante, suo fratello affermò «Deduco quindi che si sia comportata bene, ne sono felice.
Ora, se mi vuoi scusare, vado a letto, sono molto stanco e dovresti farlo anche tu» dopodiché si voltò e si diresse in camera sua.«Credo... credo proprio che seguirò il tuo consiglio, notte fratello» disse quindi Abby, dopo essersi fatta sfuggire un grosso sbadiglio, seppur non vi fosse già più nessuno a sentirla.
Dopodiché tornò in salotto, si distese nuovamente sul morbido divano diventato, temporaneamente, il suo letto e cadde tra le braccia di Morfeo.☁✨☁
Il mattino seguente, il riposo di Josh venne bruscamente interrotto da sua figlia, che si mise a saltellare sul suo letto, esclamando «Papà, papà svegliati».
«Mhh, tesoro sono stanco, chiedi alla zia se ti accompagna lei a scuola» rispose però lui, con la voce impastata dal sonno, provando comunque a continuare a dormire, senza sapere che proprio in quel momento, sua sorella stava passando davanti alla sua stanza.
Perciò, udendolo, Abby non poté che ribattere «E no, te lo scordi bello, stamattina ho da fare.
La prossima volta, te ne torni a casa prima» per poi lanciargli addosso un cuscino e spalancare le tende, permettendo cosí alla luce del sole di penetrare nella stanza.Un'azione che fece irritare e non poco suo fratello maggiore.
«Dio Abby, chiudi quelle dannate tende!».
«Solo se ti alzi».
«Oh e va bene! Ma tu sei fin troppo aggressiva e meno male che hai anche vissuto con alcuni monaci tibetani, in uno dei tuoi ultimi viaggi, pensa se fossi cresciuta... chessò, nel Bronx» borbottò Josh.
«Che vuoi che ti dica, me le tiri fuori fratello» ribatté quindi, divertita, la ragazza dai capelli arcobaleno, per poi uscire dalla stanza.
Nel frattempo la piccola Liv, invece, esclamò «Papà».
«Si tesoro?» rispose perciò, con dolcezza, lui, indossando i pantaloni del pigiama.
«Sai che stanotte mi sono alzata per fare pipì e tu non pallavi e non piangevi come fai di solito, ma sollidevi?».
Lo disse cosí, con l'innocenza che caratterizza ogni bambino, ma per Josh, la notizia rivelatagli da Liv, fu tanto sconvolgente, quanto emozionante.
«Sorridevo? Sorridevo e non parlavo? Tesoro, ma ne sei sicura?» domandò quindi, incredulo, tanto che sua figlia annuí, per confermarglielo.
Dopodiché, la prese perciò in braccio e facendola volteggiare, tutto sorridente, esclamò «Ma allora questa notte non ho fatto incubi; per la prima volta, dopo anni, ho dormito serenamente, te ne rendi conto amore?».«Si e sappi che sono contenta che sia stata la maestla Rosie a farti passare i blutti sogni» rispose quindi la bimba, realmente contenta.
Tanto che Josh concluse «Già, anche... anche io» sorridendo al sol pensiero di come l'incontro con Rosie gli avesse, in poco tempo, cambiato la vita, ma si ricompose quasi subito, essendone anche, parzialmente, spaventato.
Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze, spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto e che mi lascerete qualche commento o stellina, così da farmi sapere cosa ne pensate e se volete che io la continui.
Detto questo sono sempre più incasinata per via della maturità ma cercherò di aggiornare la prossima settimana , un bacio, ciao <3 ;)
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Come la gravità ~ Come Me e Te Series vol.1
RomanceIN REVISIONE "L' amore è come la forza di gravità, senza che ce ne rendiamo conto, i nostri occhi, le nostre menti e i nostri cuori vengono attratti indissolubilmente verso chi amiamo, proprio come accade alla materia a causa di essa" Rosalie Wrigh...