Come la gravità ~ Come Me e Te Series vol.1

Capitolo 27 ~ La seconda mamma

Una madre è come una sorgente di montagna che nutre l'albero alle sue radici,
ma una donna che diventa madre del bimbo partorito da un'altra donna
è come l'acqua che evapora fino a diventare nuvola
e viaggia per lunghe distanze per nutrire un albero solo nel deserto.
(Talmud)

Era trascorso ormai piú di un mese da quando Josh si era ricongiunto con i suoi genitori biologici, quando, mentre era sdraiato sul divano assieme alla sua ragazza, notò che si stava torturando nervosamente le mani e percepí in lei qualcosa di strano «Amore ti conosco, c'è forse qualcosa che ti preoccupa?» chiese quindi.

Ma lei scosse la testa e rispose «No, non è nulla, tranquillo» mostrandogli un sorriso di facciata.

Peccato che il suo ragazzo la conosceva fin troppo bene «Si certo, come no....
Dì la verità, è per Liv e per come potrebbe reagire alla notizia, ho ragione?» ribatté infatti e a quel punto, Rosie non poté che annuire in risposta «Amore ma non devi, mia figlia ti adora, l'ha fatto sin dal primo istante che ti ha vista.
Inoltre, in questi mesi avete creato un bellissimo legame, che va oltre il semplice rapporto maestra-alunna e lei ti considera giá parte della famiglia, perciò non vedo come tu possa essere preoccupata nel rivelarle ufficialmente che stiamo assieme».

Quello che però Josh non capiva, è che per la sua fidanzata era molto più complicato di così...
Non si trattava solo di rivelare a Liv che erano fidanzati, infatti, ma anche e soprattutto del ruolo che lei avrebbe assunto, da quel momento, nella vita della piccola.

«Vorrei vedere te al mio posto...
Josh io non sono sua madre e non lo sarò ma...».

«Papino» li interruppe però proprio Liv, dopo averli raggiunti in salotto, stropicciandosi gli occhi, ancora assonnati dal riposino e sedendosi proprio in braccio a Josh «Pelchè tu e la maestla Rosie state litigando?».

«Oh tesoro no, noi non stavamo litigando, è solo che ti dobbiamo confessare una cosa e non sappiamo come tu la possa prendere, quindi siamo entrambi un tantino agitati» disse perciò Rosie, abbozzando un dolce sorriso e accarezzandole delicatamente il capo, per poi lasciare la parola al suo fidanzato.

«Ecco, amore di papà, la verità è che io e Rosie, negli ultimi tempi, ci siamo avvicinati parecchio, abbiamo iniziato a volerci sempre più bene e...».

«Anche io le voglio sempre piú bene» lo interruppe però la piccola, piuttosto confusa.

Tanto da fare sorridere, divertita, la sua maestra, al contrario di suo padre, che stava invece andando in confusione.

«Certo amore, lo sappiamo, ma il bene di cui parlo io e che ci vogliamo io e la maestra Rosie, è diverso sia da quello che provi tu per lei, sia da quello che, ad esempio, provo io per la zia Abby.
Ecco tesoro è difficile da spiegare, ma il sentimento che ci lega é più di una semplice amicizia, io le voglio bene come lo volevo alla tu mamma, anzi persino di più».

Josh glielo confessò così, con voce tremolante, improvvisamente spaventato dalla sua possibile reazione, quando quella preoccupata pareva essere la sua ragazza.

E sorprendente, la bimba sorrise a trentadue denti ed esclamò «Finalmente! Ce ne avete messo di tempo!».

Tanto che, basita, Rosie esclamò «Cosa?».

«Meno male che finalmente me lo avete detto, non ne potevo proprio più di fal finta di niente» proseguì però Liv, rimarcando come in realtà avesse già intuito tutto da tempo.

«Amore di papà, cosa stai dicendo?» non poté far perciò a meno di chiedere l'ex capitano dei Marines, sempre piú confuso.

Al che, dimostrando una grande maturità, sua figlia rispose «Che so tutto già da molto tempo... da quando, una mattina, mi sono svegliata plima del solito, sono venuta in camera tua a chiamalti, come faccio semple e vi ho visti dormile abbracciati, solo che volevo fossi tu a dirmelo».