"Innamorati di te. Della vita.
E dopo di chi vuoi".
(Frida Kahlo)Quella stessa mattina, mentre suo fratello intratteneva la sua fidanzata, dedicandole una canzone, Abby si limitava ad osservare il candido soffitto della stanza della ragazza da cui aveva passato la notte, mentre mille di pensieri le vorticavano in testa.
Non che lei e Kate avessero fatto chissà che cosa, essendo quest'ultima stata poco bene, ma lo sfiorarsi intimamente e il dormire assieme, erano comunque riusciti a scatenare in lei una serie di emozioni contrastanti, riaprendo vecchie ferite, mai del tutto rimarginatesi.
In particolare, la confusione di Kate riguardo al proprio orientamento sessuale, non faceva che ricordarle quando, a soli sedici anni, dopo aver fatto le prime esperienze con una sua compagna bisessuale ed essersi accorta che, a differenza delle sue amiche, non provava alcuna attrazione per i ragazzi, aveva deciso di fare coming out, ma a causa di un coraggio che tuttora non tutti hanno, aveva poi riscontrato dei grossi problemi, sia a livello familiare, visto che i suoi genitori, essendo dei tipi piuttosto all'antica, inizialmente, non l'avevano accettato, sia soprattutto, dal punto di vista delle "amicizie", se cosí vogliamo definirle, che per una giovane e popolare ragazza come lei, al tempo, significavano tutto.
Proprio le persone di cui si fidava maggiormente e che per anni l'avevano messa su un piedistallo, infatti, dopo aver scoperto il suo orientamento sessuale, avevano iniziato ad allontanarsi, trasformandola da capo cheerleader e rappresentante del corpo studentesco, all'ultima degli emarginati, portandola così a voler lasciare a tutti i costi la città, per iniziare una nuova vita altrove, lontano il più possibile da quel mondo malato, fatto solo di cattiverie e pregiudizi.
Certo, il viaggio in giro per il mondo, alla fine, si era rivelato una benedizione e spesso si era ritrovata persino a ringraziare quegli ignoranti che l'avevano isolata, fino a portarla a pregare i suoi genitori, purché le permettessero di partire, ma il dolore provato i primi tempi ed il senso di inadeguatezza che quelle stronze avevano scaturito in lei, non era mai stata in grado di cancellarli, era semplicemente riuscita a chiuderli in un cassetto, come un oggetto di cui ti vuoi sbarazzare a tutti i costi, ma che alla fine, per un motivo o per un altro, finisci sempre per conservare.
E tutte le ragazze con le quali era stata, erano servite semplicemente ad attenuare, seppur in minima parte, la tristezza e il senso di solitudine, tutte fino alla notte precedente, tutte sino a Kate.
E soffre al sol pensiero che probabilmente, al suo risveglio, la maestra di sua nipote si sarà già pentita.
Diversi minuti dopo, quando la mora aprì gli occhi, Abigail dovette però ricredersi, nello sguardo di Kate infatti non c'era traccia né di delusione, né di pentimento, era semplicemente sorpresa.
«Io... tu...
Che ci faccio qui e perchè... oh mio Dio! Perchè diavolo sono nuda?» affermò poi, sconvolta, proprio quest'ultima, avendo dato un'occhiata sotto alle coperte.«Veramente sei in intimo e comunque, visto che a quanto pare non lo ricordi, ieri sera eri ubriaca da fare schifo e hai vomitato anche l'anima, quindi ho dovuto per forza spogliarti dell'abito sporco, ma invece che indossare il pigiama, te hai preferito rimanere... cosí» rispose perciò la ragazza dai capelli arcobaleno, cercando di essere il piú gentile possibile, non sapendo proprio come comportarsi.
Vedere Kate cosí spaventata e preoccupata, stava infatti suscitando in lei un senso di colpa immotivato, rattristandola parecchio.
Ed il tutto si amplificò quando la mora esclamò «Mi hai toccata?»
«Che... che intendi?» chiese infatti, non seguendola, o per meglio dire, sperando di non aver capito.
Ma Kate confermò «Intendo dire, hai toccato parti intime del mio corpo?».
E fu come ricevere una secchiata d'acqua gelida.
Tanto che, iniziando ad agitarsi, Abby esclamò «Cosa? Kate stai scherzando?
Non sono mica una molestatrice!
Certo, dopo che ti sei ripresa, ci siamo accarezzate e coccolate un po', ma nulla di più e tu eri assolutamente consenziente».Mai e poi mai l'avrebbe sfiorata senza il suo permesso e che la maestra di sua nipote lo potesse anche solo ipotizzare, la feriva a morte.
La mora però non sembrava capire, era concentrata solo ed esclusivamente sul fatto che nel letto, con lei, vi fosse una ragazza «Oh mio Dio, non é possibile.
Io... io non ci credo.
Insomma, nulla contro di te, ma a me le donne non piacciono, non posso averlo fatto davvero».In fondo, é sempre più facile negarle certe cose, che ammetterle.
«Kate capisco perché stai reagendo cosí, eri ubriaca e non ricordi nulla, ci sta, ma devi credermi se ti dico che ieri sera mi hai confessato di essere follemente attratta da me...
Senza contare che, a dispetto di ciò che starai sicuramente pensando, sei stata tu a cercare questo tipo di contatto.
Senti io so cosa si prova a negare il proprio essere, per non deludere i propri cari e sono certa che se i miei genitori hanno fatto fatica ad accettarlo, da come ne parli, i tuoi, probabilmente, sarebbero capaci di considerarla un'eresia, ma se nonostante ciò, quello che provi è vero come credo, anzi come tu stessa mi hai dimostrato e ti piacciono anche le donne, o perlomeno ti piaccio io, sii sincera con te stessa e smettila di nasconderti, la vita è una sola e va vissuta fino all'ultimo» disse infatti la ragazza dai capelli arcobaleno, accarezzandole una guancia, tentando cosí di farla sentire compresa, essendoci passata lei stessa, tempo prima.Kate però reagì male, si scostò rapidamente e quasi rabbiosa ribatté «Cosa stai dicendo?!
Come diavolo ti viene in mente?
Non importa ciò che ho detto o fatto da ubriaca, io sono etero e tu non mi interessi.
Ora, se vuoi scusarmi, è meglio che io me ne vada» poi si alzò e iniziò, velocemente, a rivestirsi.Abby però la frenò «Non puoi Kate».
«Eccome se posso.
Io faccio ciò che voglio Abby e non sarai certo tu a impedirmelo».«Che hai capito?! Non puoi perchè sei già a casa tua Kate, perciò farò finta di crederti e me ne andrò io...
Forse è meglio così, in fondo chi me lo fa fare di stare appresso ad un'ingenua e inesperta ragazza di periferia» ribatté la ragazza dai capelli arcobaleno, con la voce colma di delusione.«Oh...
Allora io, si insomma, ti accompagno alla porta» affermò quindi Kate, quasi dispiaciuta delle sue parole.Una volta davanti al portone d'ingresso, amareggiata, Abby disse poi «É stato bello finché é durato, ciao Kaitlin».
«Ciao Abigail» rispose la maestra, per poi chiudere la porta, appoggiarsi ad essa di spalle e lasciarsi scivolare, con aria arrendevole, fino a terra.
«Mio Dio, cosa sto facendo!» realizzò però, pochi secondi dopo, quasi come risvegliatasi da un lungo sonno.
Perciò si rialzò, aprì nuovamente il portone di casa e le corse dietro «Abby aspetta! Ti prego fermati un secondo!».«Cosa vuoi Kate? Sono già abbastanza stanca, triste e delusa così, lasciami in pace per favore» rispose però l'altra, abbattuta e scoraggiata, continuando a camminare.
«Non posso» la fronteggiò quindi la mora.
Tanto che dovette bloccarsi sul posto e incrociando le braccia al petto, chiedere «E per quale motivo, sentiamo?».
«Perchè faccio quello che voglio ed ora voglio te» rispose quindi Kate, per poi afferrarle il volto tra le mani e schiantare le labbra sulle sue.
Si scambiarono un bacio urgente, per nulla delicato e assolutamente non da lei, ma carico di un sentimento per troppo tempo represso.
«C...cosa?» chiese per cui Abby, una volta che si furono separate, incredula.
Al che, sorridendo, la mora affermò «Hai ragione Abby, io ho paura, una paura folle, spropositata, del giudizio della gente, l'ho sempre avuta e non sono ancora sicura di ciò che provo, ma di una cosa sono certa, voglio che sia tu ad aiutarmi a scoprirlo.
Fino ad ora sono sempre stata attratta dagli uomini, pur non avendo mai avuto alcuna relazione, ma da quando ti ho conosciuta, ogni mia convinzione é stata spazzata via, perciò mi darai una mano a scoprire chi sono davvero?».«lo farò con piacere».
Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze, spero davvero che questo capitolo e questa nuova coppia vi piacciano, se vi va lasciatemi i vostri pareri, al prossimo, ciao ;) <3
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Come la gravità ~ Come Me e Te Series vol.1
RomanceIN REVISIONE "L' amore è come la forza di gravità, senza che ce ne rendiamo conto, i nostri occhi, le nostre menti e i nostri cuori vengono attratti indissolubilmente verso chi amiamo, proprio come accade alla materia a causa di essa" Rosalie Wrigh...