"Impara a piacere a te stesso. Quello che pensi tu di te stesso è molto più importante di quello che gli altri pensano di te."
(Anonimo)Sono passati ormai diversi mesi da quando Abby e Kate si sono fidanzate ufficialmente e finalmente hanno deciso di riverlarlo anche ai genitori di quest'ultima, non potendo più reggere le continue bugie e le numerose limitazioni, dovute alla situazione.
Nonostante ciò, però, non manca la preoccupazione.«Amore so che non è facile, ma sta tranquilla, vedrai che andrà tutto bene... ci sono io con te» disse infatti, proprio la ragazza dai capelli arcobaleno alla sua fidanzata, accarezzandole una guancia con il dorso della mano, nel tentativo di tranquillizzarla, visto che quest'ultima non faceva che torturarsi le mani e mordersi il labbro, nonostante si trovassero davanti al portone di casa sua, ormai da diversi minuti
«Lo so Abby, lo so, é solo che non posso fare a meno di provare un pizzico di timore» rispose quindi la mora, con voce tremolante, stringendole la mano, ancora appoggiata sulla sua gote
«Ma perché? Ti vergogni forse di me?» ribatté quindi Abigail, confusa.
Al che, con gli occhi lucidi e la voce tremolante, Kate chiarí«No, no assolutamente no! Io ti voglio bene, lo sai e ormai so cosa voglio dalla vita... ma i miei genitori hanno una mentalità retrograda, a causa delle loro credenze religiose e ho paura che non capiscano... si insomma che non ci accettino»
«Amore senti, io comprendo le tue paure e ti prometto che farò il possibile perché ciò non accada, ma sono ormai quindici minuti che siamo qua fuori ad aspettare, si è alzato il vento e inizia a fare freddo, perciò ti prego, alza quel tuo bel ditino, con cui, quando vuoi, fai dei giochetti da favola e suona il campanello»
«Sei proprio una scema, lo sai?» esclamò la mora, ridacchiando.
Al che, sorridendo, la sua fidanzata disse«Lo so, lo so, ma almeno sono riuscita a farti sorridere» poi però di fece seria «Ora però, ti prego, affronta la cosa e dì la verità ai tuoi genitori...
Sono stufa di nascondermi»«E va bene» si arrese quindi Kate, per poi suonare al campanello.
«Megan, vai tu!»
«Sto andando, sto andando» ripose sua madre, a suo padre, per poi dirigersi ad aprire la porta ed esclamare «Tesoro! Ciao, sei tornata presto»
«Già... io ero... si insomma, ero semplicemente andata a prendere Abby, la zia di Liv, una delle mie nuove alunne, te l'ho presentata alla festa dell'asilo, qualche settimana fa, ricordi?» rispose quindi la giovane maestra, sempre più in ansia, indicando la ragazza in questione, fermatasi poco più indietro, per educazione
«Si certo, è un piacere rivederti cara, entrate pure» disse perciò la donna, sorridendo e facendole accomodare in salotto
«Ecco mamma, ti starai sicuramente chiedendo il motivo per cui l'ho portata con me e la verità è che devo confessare una cosa di estrema importanza a te e a papà e ho bisogno che sia presente anche lei» prese poi la parola, Kate
«Tesoro mi stai preoccupando, che succede?»
«Dí a papà di raggiungerci e io vi dirò tutto»
«Va...va bene.
Paul scendi, tua figlia deve parlarci» urlò quindi la donna, richiamando, con tono concitato, il marito.
Il quale, una volta che le ebbe raggiunte, affermò«Eccomi» e si sedette sul divano, accanto alla moglie e di fronte alla figlia.
Al che, quest'ultima prese un respiro profondo e iniziò a raccontare«Emh, da dove cominciare...
Per me è difficile confessarvi ciò che sto per dire, ma negli ultimi tempi, come avrete sicuramente notato, sono cambiata, ho compreso molte cose su di me, cose che neanche immaginavo, ho capito chi sono realmente e purtroppo o per fortuna, questo sta a voi deciderlo, non sono la ragazza che voi avreste voluto io diventassi, non sono la perfetta figlia devota, non sono la tipica ragazza casa, lavoro e chiesa e soprattutto non sono eterosessuale...
Papà, mamma, la verità è che io sono bisex, sto insieme ad Abby da qualche mese e la amo, la amo come non ho mai amato nessuno in vita mia»«Cosa!» urlò però, a quel punto, suo padre, sconvolto
«Oh mio Dio, mi sento svenire» esclamò invece sua madre, incredula.
Al che, con gli occhi lucidi per le lacrime che minacciavano di uscire e la voce tremolante, Kate affermò
«Vi prego, so che per voi è difficile da accettare, ma fino a poco tempo fa, o meglio, fino a prima di conoscere lei, io mi sono sempre sentita diversa dalle ragazze con cui sono cresciuta e che fanno parte del nostro ambiente e ho sempre percepito un certo distacco dal resto della comunità e ora ne conosco il motivo»
«Kate ma cosa stai dicendo! Noi non ti abbiamo cresciuta per sentirti, un giorno, parlare in questo modo, tutto il contrario, noi ti abbiamo insegnato, fin da subito, cos'è buono e giusto in questo mondo e questa relazione, se così la si può definire, non lo è, mi hai capito!?» ribatté però suo padre, afferrandola per un braccio, tanto che Abby fu costretta ad intervenire
«Ok, ora basta! Perdonatemi se mi intrometto, ma voi non vi rendete conto del male che state facendo a vostra figlia... e per cosa poi?
Solo perchè invece di fidanzarsi con un figlio di papà, tutto casa e chiesa, si è innamorata di una donna! É accettabile»«Non ti permettere ragazzina, questa è una questione di famiglia, dove tu non c'entri assolutamente nulla, per cui vattene di qui» ribatté però e con durezza, la madre della sua ragazza
«Basta! Mamma devi finirla!
Io la amo, ok?! E continuerò a farlo, che tu lo voglia o no» esclamò quindi quest'ultima, per poi baciarla con trasporto, proprio davanti ai suoi genitori«No! Basta tu, sgualdrina!» le urlò quindi suo padre, tirandole uno schiaffo
«Oh mio Dio, amore stai bene?» urlò perciò Abigail, spaventata dal gesto dell'uomo.
Al che, delusa e amareggiata, lei rispose«S..si, tranquilla...
Quanto a voi, mi è ormai chiaro ciò che pensate, non mi accetterete mai per quella che sono e non accetterete mai la mia - anzi la nostra - relazione, perciò credo sia il caso che io me ne vada»«Bene, ma sappi che se ora uscirai da quella porta, in questa casa non ci metterai mai più piede, ti ripudierò come figlia e non avrai più niente da me» affermò quindi l'uomo, sempre più adirato.
Ma Kate aveva già deciso, per cui afferrò la mano della fidanzata, si voltò e lasciò rapidamente la sua casa, senza piú voltarsi indietro.Dopodiché, mentre passeggiavano per le vie della città, dirette verso villa Anderson, Abby prese la parola
«Tesoro, ora che siamo lontane, vuoi dirmi come ti senti?»
«Oh emh, sto... sto bene» rispose quindi la mora, ma il tono dubbioso e tentennante, la tradì
«No, non è vero... Kate io ti conosco, che ti succede?!» affermo perciò la ragazza dai capelli arcobaleno, fermandosi in mezzo al marciapiede e accarezzandole con tenerezza la guancia precedentemente colpita.
A quel punto quindi Kate non ce la fece più e scoppiò a piangere
«Abby ho perso tutto... sono sola»«Amore ehi, guardami... non dirlo neanche per scherzo, ci sono io con te» la consolò quindi la sua fidanzata, asciugandole delicatamente le lacrime
«Anzi, so che sembra affrettato, ma visti gli ultimi avvenimenti, perché non vieni a vivere con me?»«C..cosa?!»
«Hai capito benissimo... vieni a vivere con me, amore»
«E va bene, mi hai convinta, andiamo a vivere assieme».
Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze, ecco un nuovo capitolo, come sempre spero che vi sia piaciuto e volevo dirvi che ne mancano veramente pochi alla fine del primo libro, ma vi anticipo già che ci sarà il sequel.
Detto questo, se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate, al prossimo, ciao <3 ;)
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Come la gravità ~ Come Me e Te Series vol.1
عاطفيةIN REVISIONE "L' amore è come la forza di gravità, senza che ce ne rendiamo conto, i nostri occhi, le nostre menti e i nostri cuori vengono attratti indissolubilmente verso chi amiamo, proprio come accade alla materia a causa di essa" Rosalie Wrigh...