Capitolo 12 ~ Un tuffo nel passato

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"Prima che ci incontrassimo, vagavo per la vita senza una direzione, senza una ragione. Ora so che, per qualche motivo, ogni passo che ho fatto da quando ho imparato a camminare, era un passo verso di te. Eravamo destinati ad incontrarci."
(Nicholas Sparks)


«Dai, su... di là, devi andare di là. Eddai amico, io ho fatto uno sforzo ora tocca a te, collabora un po» esclamò, a metà strada, un ormai disperato Josh, cercando di convincere a parole - avendo già fallito con i gesti - il suo cavallo a non fermarsi ogni due per tre e soprattutto a seguire il percorso prestabilito.

«Guarda che puoi anche piangere in cinese, tanto Raja non ti capisce ugualmente» commentò però Rosie, ridacchiando e frenando, essendo già qualche metro più avanti.

Tanto che, nervoso, lui le urlò «Divertente, davvero divertente.
Mi sapresti dire piuttosto quanto manca?».

«Uffa, come sei impaziente.
Prima di avviarci, ti ho detto che ci sarebbero voluti circa quaranta minuti di escursione e non mi risulta proprio che siano già trascorsi».

«Sai cosa mi interessa?!
Lo capisci si o no che ho già fatto un sacrificio enorme montando questo strano artificio della natura?
Per di più non ha nemmeno voglia di collaborare... continua a girarsi dalla parte opposta rispetto a quella dove io tiro le redini, ti rendi conto!?
È più facile impugnare e ricaricare un'arma, credimi» imprecò l'ex capitano dei Marines, ormai al limite della sopportazione.

Al che, dopo essergli andata incontro, la bionda ribatté «Oh suvvia, è solo un cavallo!
Lo sai che in antichità, quando ancora non esistevano le automobili, loro erano la nostra più grande risorsa?
Persino in guerra venivano sfruttati, finendo quasi sempre per essere uccisi, perciò lamentati di meno e accarezzalo di più, vedrai che apprezzerà».

Ma anche se, in quel momento, si stava divertendo a prenderlo in giro, per i suoi atteggiamenti raffinati, sotto sotto apprezzava questo suo modo d'essere, così diverso da quello rozzo dei cowboy con cui era abituata ad uscire, nonostante fosse pur sempre un veterano di guerra.

«Se lo dici tu, spero solo che questa interminabile attesa venga ripagata» affermò perciò lui, parecchio dubbioso, ma comunque voglioso di accontentarla.

«Sarà così, vedrai».

☁✨☁

«Wow».

«Visto! Te l'avevo detto che ne sarebbe valsa la pena».

Finalmente Josh e Rosie erano arrivati a destinazione e se lui ne era rimasto estasiato, lei non poteva che essere felice della sua reazione.

«Io non ho... non ho mai visto niente del genere, giuro» commentò infatti l'uomo, smontando - con leggera difficoltà - dal cavallo.

«E ti credo, un uomo di città come te non avrà ammirato altro che grattacieli, strade e automobili, nella sua vita» ribatté perciò, scherzosamente, lei, per poi fare lo stesso, ma con movimenti decisamente più aggraziati.

Sentendo le sue parole, lui però si rabbuiò e ribatté «Beh in realtà non è proprio così, anche se forse, col senno di poi, avrei preferito, visto che, come ben sai, ho militato diversi anni nell'esercito e fidati, ne ho viste di tutti i colori: paesaggi distrutti, antichi monumenti saltati in aria, terre desolate e prive di vegetazione e soprattutto morte, morte da tutte le parti...
Faccio fatica anche solo a ricordare quei luoghi».

Come la gravità ~ Come Me e Te Series vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora