"Quelle parole non le hai sussurrate nel mio orecchio, ma nel mio cuore. Non ti ho baciato con le labbra, ma con l'anima."
(Pablo Neruda)Quella stessa sera, terminato di cenare, Josh esclamò «Era tutto buonissimo Rosie, ancora tanti complimenti».
Ancora sorpreso di ciò che lei e sua figlia erano riuscite a cucinare, con i pochi ingredienti che aveva in casa, essendo solito preparare per po' più cibi pronti.
«Grazie, ma come ho già detto prima di metterci a tavola, non ho fatto nulla di speciale» rispose quindi la bionda, imbarazzata, bevendo un ultimo sorso d'acqua ed alzandosi in piedi, per iniziare a sparecchiare, mentre Liv faceva lo stesso, ma per dirigersi in salotto a giocare.
Al che lui ribatté «Non é cosí, credimi.
Rosie tu mi sorprendi di volta in volta sempre di più e non mi era mai capitato prima con ne...».Ma prima di poter terminare la frase, sentì la porta di casa aprirsi e si dovette interrompere.
«Sono tornataaa!» urlò difatti Abby, entrando nell'appartamento.
«Zia Abby!» esclamò perciò Liv, mollando all'istante le sue adorate Barbie e correndo ad abbracciarla.
Al che, prendendola in braccio, Abby affermò «Ciao piccola, mi sei mancata, sai?».
«Ma se non ci siamo viste solo pel qualche ola» ribatté, ironicamente, la bimba.
«Non importa, mi sei mancata lo stesso» insistette però sua zia, per poi rimetterla a terra e dirigersi in cucina, dove, nel frattempo, Josh e Rosie avevano iniziato a lavare i piatti. «Ciao fratello, ciao Rosie» li salutò poi.
«Abby, delicata come sempre vedo» affermò, ironicamente, il fratello, riferendosi all'entrata d'effetto.
«Uffa, che pizza, stai sempre a rompere... e si che ero semplicemente venuta a dirti che se vuoi riaccompagnare Rosie a casa, puoi pure andare, porto io Liv a letto».
«Ah... ma ne sei sicura? Non sei stanca?».
«Un po', ma per la mia nipotina preferita, questo e altro» rispose, sorridendo, Abby, per poi aprire la credenza, afferrare un pacco di biscotti e sgranocchiarne un paio.
Al che Josh puntualizzò «A dir la verità, è l'unica che hai» e poi continuò, dicendo «Comunque, va bene, vista la tua inaspettata disponibilità, accetto».
Imbarazzata, Rosie però intervenne, affermando «Guardate che non ce n'è bisogno, posso sempre chiamare un taxi».
«Insisto, saluta Liv, che andiamo» ribadí però l'ex capitano dei Marines, convincendola.
«E va bene» si arrese quindi lei, cercando di nascondere il sorriso soddisfatto, che stava lottando per comparire.
Dopodiché si asciugò le mani, avendo, nel frattempo, lavato tutti i piatti e si diresse in salotto a salutare la bimba «Ehi Liv, volevo salutarti».Rattristata, Liv però le chiese «Già te ne vai?».
Al che Rosie le accarezzò il capo e seppur dispiaciuta, nel mentre le rispose «Si tesoro, è tardi, tu devi andare a riposare e il tuo papà si é offerto di riaccompagnarmi, perciò ne approfitto».
E neanche a farlo apposta, dopo averla affiancata, mostrandole le chiavi della macchina, Josh esclamò «Andiamo?».
Al che Rosie annuí e lo seguí verso la porta, voltandosi all'ultimo, per affermare «Ciao Liv, ciao Abby e grazie ancora».
☁✨☁
Una volta arrivati al ranch, ancora seduta al lato del passeggiero, Rosie affermò, con voce tremolante «Prima di andare, io ci tenevo... si insomma, ci tenevo a ringraziarti Josh, sia del passaggio, che della cena.
É stata una serata a dir poco perfetta».«Anche per me, credimi.
Io non... non avevo mai conosciuto nessuna come te e so che penserai sia una delle solite frasi fatte, ma non è così e sono sincero quando dico che conoscerti è stata la cosa più bella che mi sia capitata negli ultimi tre anni, dopo la nascita di mia figlia» confessò quindi, in risposta, l'ex capitano dei Marines, accarezzandole teneramente una guancia con le nocche.«Wow, Josh io non so cosa di...» tentò perciò di dire la bionda, incredula, ma prima che potesse finire di parlare, Josh si allungò verso il suo sedile e adagiò le labbra sulle sue.
E appena le sue labbra sfiorarono quelle di lei, lui pensò che sarebbero potuti trascorrere altri mille anni e avrebbe potuto combattere altre cento guerre, ma non avrebbe mai più incontrato nessuna in grado di fargli battere il cuore ed esplodere la mente, come lei.
«Io... cazzo Rosie, scu..scusami, non avrei dovuto farlo» balbettò però, dopo aver messo fine al bacio, credendo di aver osato troppo e sentendosi improvvisamente in colpa.
Pensando di aver osato troppo, con un comportamento per nulla da lui.Rosie però lo sorprese con una proposta audace «Ti va di rimanere a dormire qui, con me, questa notte?
É molto tardi e percorrere queste strade, nel buio più totale, non é per nulla sicuro.
Senza contare che domani, a scuola, ci sarà uno sciopero del personale, perciò io non dovrò lavorare e tu non dovrai accompagnare tua figlia, quindi potremmo approfittare per conoscerci meglio».«Sei sicura Rosie?» chiese però Josh, preoccupato di star correndo troppo.
Al che la bionda annuí, convintamente e affermò «Mai stata così sicura in vita mia» per poi uscire dall'abitacolo e invitarlo a seguirla.
Angolo Autrice
Ecco qui un nuovo capitolo ragazzi e ragazze.
Finalmente è arrivato il primo bacio Joshie (vi piace questo nome per la ship o preferite Rosh?), ed io spero davvero che vi sia piaciuto, purtroppo, probabilmente, per due settimane non riuscirò a pubblicare, avendo gli esami, ma tornerò il prima possibile, voi nel frattempo, se vi va, fatemi sapere che ne pensate con un commento.
Al prossimo, un bacio, ciao <3 ;)
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Come la gravità ~ Come Me e Te Series vol.1
RomansaIN REVISIONE "L' amore è come la forza di gravità, senza che ce ne rendiamo conto, i nostri occhi, le nostre menti e i nostri cuori vengono attratti indissolubilmente verso chi amiamo, proprio come accade alla materia a causa di essa" Rosalie Wrigh...