10 parte

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guardandomi intorno sembrava un sotterraneo, svoltammo un angolo e vidi  un ascensore , l’uomo appoggiò il dito sullo schermo rilevando la sua impronta e le porte si aprono per poi richiudersi alle nostre spalle. Sentii salire qualche piano e non appena si fermò vidi le porte riaprirsi ,mi accolse una luce che per quanto tenue mi diede fastidio agli occhi abituati al buio della cella , mi ritirai avvicinandomi alla soglia di un grandissimo appartamento lussuoso , un ampio ingresso con un lampadario che illumina la stanza, l'uomo aprì una porta a doppio battente e vedi un gigantesco salone , le pareti bianche con appesi diversi quadri un tavolo e un divano che circondava la stanza ,le grandi finestre mostravano il panorama della città, non ebbi il  tempo di guardare ancora oltre perché l'uomo , apparentemente molto arrabbiato si avviò in una delle porte alla nostra destra e con sicurezza di se bussò alla porta << entra Paul >> mi bloccai all'istante , sembrava che io avessi già sentito quella voce profonda, non appena entrammo in quello che sembrava un ufficio il mio cuore accelerò i battiti , mi trovai davanti quel magnifico viso dagli occhi freddi come il ghiaccio << felice di vederla signorina Collins, non sarebbe dovuta essere così scorbutica stamattina , non si troverebbe qui altrimenti >> sentii assalire la rabbia e il fastidio di quel tono arrogante <<tu...>> << si , io >> il bastardo presuntuoso era fiero di se , come se rapire una donna fosse  una cosa di tutti i giorni qualcosa di assolutamente normale << brutto figlio di puttana ! Lasciami andare!>> << credo che non sia possibile >> spostò lo sguardo verso l'uomo << puoi andare Paul, mi occuperò io della signorina d'oggi in poi>> oh no, sembrava così sicuro di quello che dicesse che non sembrava che io potessi avere una via d'uscita. << Perchè sono stata trascinata fin qui come un animale selvatico?>> dico con rabbia, l'uomo si avvicinò a me ,aveva il viso glaciale come se nulla potesse spezzarlo e iniziai ad avere un forte timore << beh è chiaro che stamattina ho cercato di essere gentile con lei, ma lascia che le dica una cosa >> si avvicinò sembrando un predatore che volle uccidere la sua preda, iniziai ad indietreggiare ma mi trovai bloccata alla parete. Con il suo viso ad un centimetro al mio, sentii  il suo respiro sulla pelle il mio cuore era furioso, non riuscivo a calmarlo e impallidii all'istante, per la paura e per il desiderio inappropriato del mio corpo, visto che quest'uomo avrebbe dovuto farmi repulsione per il suo atteggiamento << io non sono mai gentile con nessuno, tanto meno con le puttane come lei che non accettano i miei ordini! >> non riuscii a muovermi, mi bloccò con le braccia ai lati della parete , istintivamente le spuntai in pieno viso e il suo aspetto era ricoperto da un velo rosso di rabbia , si asciugò con il dorso della mano disgustato , gli piantai una gomitata al costato e cercai di scappare via , ma non ebbi il tempo di fare qualche passo in più per arrivare alla porta che mi agguantò per il collo e mi sbattè al muro, sentii la mia testa pulsare dalla botta improvvisa con un forte dolore lanciante  , i suoi occhi mi guardarono con rabbia tremante , fui investita da una grande paura e sentii il mio corpo tremare , lui se ne accorse e mi fece uno dei sorrisi più sexy che abbia mai visto. Accidenti ma a cosa pensavo, quest'uomo era un mostro e io non facevo altro che incantarmi alla vista di quel viso bellissimo, era un diavolo travestito da un angelo meraviglioso << da oggi lei lavorerà qui e non più nel suo ufficio, lei adesso è proprietà mia e lo sarà finché mi servirà >> sto per rispondergli a tono che mi zittisce con la mano , tento di dargli un morso, capisce il mio intento e la allontana << Sa cosa le succederà dopo?>>

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