16 parte

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Aurora

    Ero seduta sul davanzale ad osservare la bellezza del mare , lo scatto della porta riuscì a distrarmi da esso e vidi entrare la governante<< mi scusi signorina, ma il signor Thomas vuole che lei vada subito da lui>> come al solito non smetteva  mai di scusarsi per la sua intrusione nella stanza , mi stupii di sentir nominare Thomas, da circa una settimana che non si faceva vedere e iniziavo a pensare che non lo avrei rivisto finché non avessi terminato il mio lavoro , da allora non provai più a scappare , sentir nominare il nome di Elena mi mise subito in allerta , non volevo che lei rischiasse la sua vita ,avevo un senso di protezione nei suoi confronti per essermi stata vicina nei periodi di difficoltà dopo essere scappata dalla mia famiglia affidataria ,adesso nella  mia vita ingombra un incubo quasi peggiore ,l'essere rapita per gli scopi malati di quell'uomo, felice che Elena non ne facesse parte , l'avrei protetta , avrei escogitato un altro piano per avere la mia libertà. Ad un tratto tossii convulsamente << signorina è molto pallida , si sente bene?>> Carolina si affrettò a porgermi un bicchiere d'acqua . In realtà era da qualche ora che il mio corpo era scosso da brividi di freddo mi sentivo un po' spossata ma ignorai quella sensazione , comportandomi come se nulla fosse << sto bene non si preoccupi>> Entrai nell'ufficio di Thomas , come sempre indossava il suo solito vestito elegante , la cravatta ben annodata alla camicia , l'aria intimidatoria e sexy allo stesso tempo, non dovrebbe avere un volto così bello un uomo come lui ,ci guardammo a lungo , i nostri occhi non si staccarono un attimo l'uno dall'altra << grazie Carolina , puoi andare>> fece un cenno di assenso e andò via lasciandoci soli. L'aria era tesa , sembrava che nessuno fosse pronto a dire qualcosa , finchè lui mi fece cenno di sedermi in una delle sedie vicino la scrivania << Sono sicuro che ti chiederai perchè sei quí >> non risposi ero attenta ad ascoltare le sue prossime parole , ma ebbi la sensazione che non si trattasse di qualcosa di buono , come poteva mai esserlo , ero nella bocca del leone.<< Questa settimana affretterai il tuo lavoro , i carichi verranno anticipati e dopo di ciò...Cassie si occuperà di te >>  mi alzai di scatto dalla sedia in preda al panico << cosa vuoi dire?>> << credo che tu abbia già capito >> << ho fatto ciò che mi hai chiesto, non puoi farmi questo!>> Thomas sbuffò annoiato << cosa ti ha fatto pensare che avrei avuto clemenza con te , non so cosa ti aspettassi ma non sono l'uomo che forse tu speravi che fossi>> ad un tratto mi sentii mancare l'aria, lo colpii in pieno volto con uno schiaffo . si ritrasse di scatto massaggiandosi di scatto , mi guardò con occhi freddi, incapaci di esprimere un emozione e mi assestò un manrovescio potente da farmi sembrare la testa staccarsi dal mio corpo crollando supina sul pavimento , << non osare mai più mi hai capito?>> la sua voce era ovattata come se fosse lontana sentii le pareti girare attorno a noi e ad un tratto il mio corpo stava per cedere del tutto sul pavimento ma lui mi afferrò tra le braccia, scossa di nuovo da quei brividi di freddo, la vista si oscurò per qualche secondo e non riuscii a trattenere le lacrime << aurora guardami! >>Thomas mise il palmo della mano sulla mia fronte << stai scottando>> << lasciami andare!>> ignoró le mie parole e mi porto in una stanza che apparentemente doveva essere la sua. Era molto più grande della mia , luminosa il letto padroneggiava al centro della stanza e anch'essa con una bellissima vista sul mare , lui mi poggiò con accuratezza sul suo morbido letto come se fossi un oggetto che potesse rompersi da un momento all’altro , guardando ogni suo movimento capii che quest'uomo sapesse essere anche gentile , un attimo prima mi aveva picchiata e l’attimo dopo si stava prendendo cura di me << perché sono qui?>> chiesi con voce esile << hai la febbre alta>> << potrei riposare anche sul mio letto >> Thomas alzo gli occhi al cielo , chiaramente contrariato << non dovresti parlare così tanto , ti terrò d'occhio io >> << ma..>> le mie parole restarono sospese << nessun ma , adesso riposa.>> Chiusi gli occhi e mi lasciai avvolgere dal calore delle coperte , le lenzuola profumavano di lui e per qualche strano motivo mi sentii coccolata.

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