13 parte

10.1K 260 3
                                    

Aurora

    Digitai  al computer attenta a fare i calcoli per il carico, non appena mi svegliai su un tavolo trovai  un’abbondante colazione che mi fece venire l’acquolina in bocca , era dal giorno prima che non avevo mangiato nulla e adesso il mio stomaco iniziò a brontolare. Vicino alla colazione trovai  un portatile già acceso per accedere ai dati dell'azienda e iniziai il mio lavoro ma questo non aiutò molto a distrarmi, non facevo altro che pensare come la mia vita si fosse sgretolata in un attimo , pensai che forse ero destinata a una vita di schiavitù , quando credevo che solo io fossi la sola ad avere la padronanza della mia vita , ecco che mi ritrovavo ad annullare le mie speranze , forse ero destinata a questo e mi chiesi perchè la vita fosse stata così crudele con me .passarono diverse ore e tutto fu pronto Thomas avrebbe potuto spedire il suo carico. Mi guardai intorno intenta a sperare che nessuno entrasse in camera, forse se avessi provato a contattare Elena, mi avrebbe potuto aiutare, ma non appena aprii il browser mi accorsi che era tutto bloccato<<che stupida! >> che mi aspettavo? sarebbe stata la via di fuga più semplice e Thomas non mi sembrava così sprovveduto da lasciarmi gli accessi liberi a una eventuale libertà. << signorina aurora>> la governante entrò nella mia camera con sguardo sempre dolce e gentile, sembrava quasi che fingesse ma non saprei dirlo con sicurezza, le accennai un piccolo sorriso << è attesa nell'ufficio del signor Thomas, mi ha chiesto di dirle di fare in fretta >> << certo vado subito >> dissi con fare scocciato. Mi avviai verso il suo ufficio avvertii un silenzio assordante , la casa era così grande e silenziosa che avrebbero potuto viverci più famiglie e renderla più viva di quanto non sia , mi chiedo se lui abbia una moglie o fidanzata ,ma ne dubito ,non sembra un uomo propenso a relazioni sentimentali , impreco sottovoce ,accidenti a me non dovrei nemmeno interessarmi .Entrai nel suo ufficio cercando di deviare lo sguardo sul suo viso perfetto << bene aurora, vedo che hai eseguito il tuo lavoro con professionalità >> il suo aspetto è sicuro come se fosse il padrone del mondo ,come se fosse intoccabile ,facendo del mio meglio a mantenere un'espressione neutra avanzai di qualche passo e mi fermai davanti la sua scrivania , felice che il tavolo ci tenesse a debita distanza ,la mia felicità smise subito di cessare ,lui si alzò dalla poltrona girevole e a grandi passi  me lo trovai di fronte ,la sua presenza iniziava a farmi sentire nervosa e spaventata ,cercai di indietreggiare ma lui mi afferrò per un gomito e sbattei sul suo corpo statuario, il mio cuore palpitava furioso << quando parlo, desidero essere guardato negli occhi , tu non fai eccezione>> alzai la testa e i miei occhi catturano i suoi con tutta la rabbia che possedevo dentro di me . << lasciami maledetto stronzo!>> vidi la sua bocca serrarsi in un istante ,sembrava pronto ad attaccarmi e iniettare un potente veleno senza avere il tempo di scappare << questa sera si terrà un incontro importante nella casa di un importante ministro ,tu mi affiancherai >> << non verró da nessuna parte con te!>> mi afferrò il viso con violenza , guardai i suoi occhi privi di emozione<< ti è sfuggita una cosa importantemente >> avvicina il suo viso al mio, i nostri nasi si toccando , sento il suo caldo respiro riscaldarmi il volto, e i nostri cuori battere all'unisono come se fossero impazziti, non era una mia impressione ,quest’uomo sembrava dotato di avere un cuore ma era avvolto dal gelo << non ti ho chiesto il permesso, tienilo a mente !>> in un nano secondo si allontana da me , lasciai andare il respiro che mi si era bloccato in gola << alle otto in punto , non amo aspettare.>> Quando rientrai nella mia camera , mi avviai verso il bagno triste e amareggiata mi sentivo priva di forze e mi odiai per questo ,avevo bisogno della mia migliore amica, lei avrebbe avuto una parola di conforto per me ,sarebbe sempre corsa in mio aiuto e in questi momenti non potevo che sentirne la sua mancanza ma non ci sarebbe stato nessuno ad aiutarmi , avevo bisogno di fare ammenda su tutto questo e cercare di capire come uscirne fuori. Il bagno anch'esso come la casa è molto lussuoso il design degli interni è ultramoderno con un gioco di specchi sulle pareti e una vasca da bagno jacuzzi. Mi spoglio e concedo al mio corpo di rilassare i muscoli tesi .Non so da quanto tempo ero immersa nell'acqua che la sentii raffreddarsi , quando uscii da essa mi affrettai ad asciugarmi, pettinai i miei lunghi capelli e applicai un po' di trucco al viso .Rientrai in camera, sul letto giaceva il vestito per la serata era di un bianco perla   ,non ricordavo l'ultima volta che indossai un vestito così bello , raggiunsi lo specchio e mi osservai da diverse angolazioni , la scollatura sulla schiena mi impediva di indossare un reggiseno e le spaccature del vestito lasciarono spazio alla fantasia , con il trucco riuscii a nascondere le cicatrici del mio corpo , adesso avevo un aspetto migliore. Infilai le scarpe vertiginose e feci qualche passo , sperando che non mi rompessi una caviglia. Non avrei sorriso a questa serata e non avevo intenzione di stringere le mani alla gente come se non fossi una prigioniera, ero furiosa per quello che mi stava accadendo . Thomas entrò nella stanza e si schiarì la gola <<stai molto bene con quel vestito>> << non si bussa?>> dico con fare scocciato. Il suo sorriso è tagliente e scrolla le spalle con insufficienza. Aveva un aspetto magnifico, indossava uno smoking che gli esaltava la lunghezza delle gambe e la larghezza delle spalle, detestavo trovarlo così affascinante, avrei dovuto provare ribrezzo per gli uomini come lui, ma per qualche strana ragione non fu così <<si è fatto tardi non amo ritardare...andiamo >> afferrò la mia mano con prepotenza ,aprì la porta della mia stanza e come un gentiluomo attese che fossi io prima ad uscire.

TOCCO D'ANIMA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora