34 parte

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Aurora

Erano passate diverse ore da quando Thomas era uscito dalla stanza e nonostante il gironzolare in tutta la casa e adesso il fare una corsa in palestra , per qualche motivo non riuscivo a togliermi lui dalla testa , mi mancava costantemente , volevo poter avvolgermi tra le sue braccia come questa notte e non lasciarlo più andare , eravamo connessi in un amplesso magnifico , quelle emozioni erano state così intense , immaginai ancora i suoi occhi pieni di lussuria e accesi da una luce diversa dal solito ,desiderai di rivederli al più presto. Sentii il mio corpo avvolto da piccole gocce di sudore per la fatica della corsa ,spensi il tapis roulant e mi avviai verso la camera di Thomas quella che adesso sentivo anche mia , la casa era avvolta da un silenzio strano come se non vi fosse più nessuno se non io, sapevo che c'erano sempre i suoi uomini a sorvegliarla e Caterina con le sue solite faccende di casa ma provai un senso di inquietudine , un senso di paura mai provata fino adesso , mi guardai dietro e non vidi nessuno , poi sentii dei passi veloci davanti a me << ciao piccola stronza >> non appena mi voltai mi trovai scaraventata a terra ebbi una fitta di dolore lanciante alla tempia , potevo sentire fuori uscire il flusso del sangue che colava sul mio viso per avermi colpita con il calcio di una pistola che teneva in mano << cassie...>> la mia voce era un sussuro , ad un tratto mi trattene con il busto , vidi la punta di una siringa puntata su di me , prese il mio braccio ,mi divincolai cercando di colpirla ma ero debole stordita dal suo assalto , riuscì ad infilare lago nel braccio e a iniettare una sostanza che mi fece chiudere gli occhi in pochi secondi. Mi svegliai di soprassalto impaurita, sudavo freddo , tremavo terrorizza le lacrime scendevano mute sul mio viso, quando mi svegliai in un una stanza che puzzava di muffa e umido vidi Cassie con quel viso maligno << oh povera Aurora finalmente ti sei svegliata , che sciocca che sei , innamorarti di Thomas per finire qui in questa cella>> si avvicinó a me e prese in pugno i miei capelli tirando in dietro la testa quasi a spezzarmi il collo << cosa ti aspettavi eh? Un matrimonio e dei figli? >> rise di gusto <<vediamo se Thomas riuscirà a salvarti ma soprattutto, vediamo se prende con se anche la merce usata>> ero nel panico non smettevo di piangere balbettando il nome di Thomas come se stessi pregando che potesse venirmi a salvare. Due uomini dalla statura alta e robusta intorno ai quarant'anni con un ghigno crudele in viso si avvicinarono a me con occhi languidi << fate di lei ciò che volete>> indietreggiai in preda al panico e alla paura , i loro occhi erano pieni di lussuria e cattiveria, mi agguantarono << non toccatemi!>> impaurita e in preda a una rabbia fumante mi dimenai lottando finchè uno di loro assestò un pugno al mio viso stordendomi << sta ferma puttana!>> tenendomi ferma uno di loro impugnò un coltello e mi strappò i vestiti di dosso, sentii le loro sudice mani toccarmi avidamente << hai un corpo magnifico ragazzina, sta ferma altrimenti non risparmieremo la tua vita!>> abusarono del mio corpo con violenza ,passarono diversi minuti , non sentivo più nulla solo le loro voci ansanti poi persi i sensi.

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