33 parte

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Thomas

    La porta del mio ufficio si aprí e Paul se la chiuse alle spalle< abbiamo un problema>> aveva il volto in preda alla rabbia << che succede?>> << il carico è stato sabotato! >>adesso ero chiaramente nervoso, tirai bruscamente il fiato contraendo la mascella << cosa significa che è stato sabotato?>> girava tra una parte all’altra della stanza << sembrava che il carico fosse andato a buon fine, invece non è mai arrivato a destinazione, qualcuno ha ucciso il camionista, due dei nostri uomini e ha portato la merce con se! >> <<accidenti com'è potuto accadere? deve esserci per forza una spia all'interno dell'organizzazione, nessuno sapeva che fosse l'ultimo carico, solo tu e aur... Aurora! >> ero esterrefatto non volevo credere a quel pensiero , che dopo tutto quello che stesse accadendo tra noi mi avesse tradito così , no non era da lei , lei non era come me non faceva parte del mio mondo e non accennava nemmeno a un po' di cattiveria nonostante la vita fosse stata crudele con lei <<deve essere stata quella stronza altrimenti non si spiegherebbe tutto questo!>> proruppe Paul in tono accusatorio << non credo sia stata lei >> dissi atterrito , sentii Paul deridermi << solo perchè quella puttana si è fatta scopare da te , non vuol dire che non sia capace di sabotarci ! >> mi alzai dalla sedia e lo avventai tirandogli un pugno dritto in faccia, lo agguantai per il colletto della maglietta spiegazzata e gli lanciai uno sguardo truce << chiudi quella fottuta bocca o giuro che questa volta non uscirai vivo da questa stanza!>> lo vidi deglutire a vuoto. <<Interroghiamo tutti i miei uomini voglio qui davanti quel traditore entro domani !>> << si, signore >> senza aggiungere altro Paul si alzò e si avviò verso la porta . Poco dopo anch'io le fui dietro e andammo nei sotterranei.

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