Venti minuti dopo aver viaggiato entrammo in una grandissima villa , come quella di Thomas anch'essa si affacciava sul mare , sentii l'odore della salsedine invadermi le narici , una piacevole sensazione .La festa era già iniziata , c’era molta gente elegante che sfoggiava gioielli costosissimi , Thomas sembrava molto a suo agio e dimostrava una forte sicurezza di sé e mascolinità , all'ingresso del salone due uomini della sicurezza scrutavano gli invitati , li osservai << non pensarci nemmeno>> mi lanciò uno sguardo di ammonimento .Thomas mi afferrò per un gomito avvicinandomi a lui e appoggiò le sue mani nei miei fianchi , la gente sembrava incuriosita dalla mia presenza ,non so perché mi sentivo gli occhi puntati a dosso, in fondo alla sala un gruppetto di donne bisbigliano tra loro ,lanciandomi qualche sguardo ,chissà a cosa stavano pensando<<tutto bene?>> disse Thomas in tono divertito , avvertendo il mio disagio <<tu che dici Thomas?>>. La noia fece presto ad arrivare , mi sentii felice di non appartenere a quel mondo noioso , tra tante chiacchiere e finte apparenze . Un cameriere si avvicinò a me e mi porse un bicchiere di champagne , lo bevvi in un unico sorso e lo appoggiai sul vassoio <<Thomas caro, anche tu qui? >> una donna dal vestito elegante e i tratti raffinati del suo viso si allontanò dal gruppetto di donne , si avvicinò e mi scrutò con attenzione << cassie che piacere !>> disse Thomas sardonico << vedo che sei in nuova compagnia, chi e lei?>> dal suo tono di voce capii di non essergli simpatica ,non avrei lasciato che fosse stato lui a rispondere per me e anticipai la sua mossa << Aurora Collins >>Thomas mi guardò sorpreso dal mio intervento .Cassie mi lanciò un’aria di sfida ,la sua mano accarezzò la spalla di Thomas come se volesse marcare il territorio << scusami , devo portartelo via per qualche minuto, spero che non ti dispiaccia >>non mi sarebbe dispiaciuto affatto ,avrei approfittato della sua assenza per cercare un modo per scappare. Thomas la guardò infastidito << cosa vuoi cassie?>> << oh non essere così risoluto , si tratta di affari, ti ruberò poco tempo >> guardai il viso di Thomas ,sembrava indeciso sul da farsi, pregai che accettasse l’invito di Cassie , mi stava guardando come se avesse capito il mio intento << torno subito , non fare sciocchezze , o la pagherai cara >> quell’avvertimento avrebbe dovuto farmi stare buona e tranquilla ma non ci sarei riuscita non era da me seguire le regole e la voglia di raggiungere la mia libertà mi dava una scarica di adrenalina , avrei potuto pagarla cara ma questo non mi avrebbe fermata avevo bisogno di tentare. Qualche minuto dopo essersi allontanato con quella donna scrutai tra la gente , nessuno sembrava fare caso a me , avrei potuto cercare aiuto e scappare ,ma non ero sicura se fosse stata la decisione migliore ,<<pensa aurora, pensa>> Nessuno tra quella gente ricca mi avrebbe aiutata ,erano tutti presi da se stessi e non potevo essere sicura che loro non fossero altrettanto peggiori di Thomas. Lo vidi intento a parlare ancora con Cassie non sembrava guardarmi , e ne approfittai per mischiarmi tra la gente , afferrando un altro bicchiere di champagne , smascherando il mio nervosismo e la mia tenzione. Mi avviai lungo la grande sala e scorsi una terrazza, fuori essa c’erano delle scale , che portavano alla lunga spiaggia contornata di grandi alberi di palme che flettevano le loro ombre con la leggera luce della luna , mi guardai intorno sentendo l'adrenalina invadere il mio corpo , mi tolsi i tacchi e iniziai a scendere i gradini in fretta guardandomi dietro, nessuno mi seguiva , mi sentii invadere da un senso di euforia e felicità iniziando a provare di nuovo quel senso di libertà , mentre correvo sentii i miei piedi toccare la soffice sabbia non mi guardavo più in dietro le mie gambe sembravano prendere il comando di non fermarsi mai più , felice di aver fatto per tanti anni attività fisica. Mi guardai intorno e non c'era più nessuno, dopo essermi assicurata che nessuno mi seguisse, mi concessi un piccolo riposo sentendo il mio respiro affannarsi dalla stanchezza della corsa. Mi nascosi dietro una piccola casetta abbandonata sulla spiaggia, la brezza fredda della sera mi scompigliò i capelli arrossandomi le gote e la punta del naso , avvertii un brivido di freddo, ad un tratto sentii uno scroscio dietro di me, mi voltai spaventata << sapevo che saresti scappata, sei piuttosto prevedibile principessa>>sussultai per l'inaspettata sorpresa e paura che invase il mio corpo, Thomas mi guardava indispettito, come aveva fatto a raggiungermi in così poco tempo? Mi guardai intorno e in un attimo ricominciai a scappare , Thomas mi seguì e io continuai a correre ma iniziai a sentire le gambe cedermi , finchè mi avvolge le braccia per i fianchi e mi scaraventò sulla sabbia, sentii un forte bruciore alla pelle per il brutto impatto, i nostri respiri erano affannosi , calciai e cercai di colpirlo tutta la forza che possedevo , ma lui era decisamente più forte e piú pesante di me , mi bloccò i polsi sulla testa e mi guardò scuotendo la testa con aria di frustrazione , le sue dita mi accarezzarono le linee del viso, continuava a guardarmi con tale intensità da farmi sentire inerme, le sue labbra sfiorarono le mie ma restò immobile, sentii solo il mio cuore battere frenetico, la sua carezza si trasformò in una stretta dolorosa nella mia mandibola, la sua espressione si fece severa << ti dice qualcosa Elena?>> il mio cuore sussultò e impallidii all'istante << se provi a scappare di nuovo la tua amica finirà sotto terra e la sua sarà una morte molto lenta! >> ero in preda a un forte tremore le mie lacrime silenziose fuoriuscirono dai miei occhi. << Quando do ordini non c’è uomo o donna che non li eseguano, rammentalo bene ragazzina .>>
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TOCCO D'ANIMA
Chick-LitTRAMA Aurora Collins è una ragazza di venticinque anni , la sua vita scorre tranquilla dopo essersi liberata dalla sua famiglia affidataria , lavora in un'azienda multinazionale di trasporti finchè in un giorno normale come tanti ,si presenta Thoma...