Aurora
Passarono diversi giorni da quando era venuto il dottore , avevo assunto diversi farmaci e adesso ogni giorno che passa mi sentivo molto meglio, forse il tutto era stato merito di Thomas , non mi sarei mai aspettata tutte quelle attenzioni nei miei confronti, sembrava prendersi cura di me come se le appartenessi e per qualche strana ragione l'idea non mi dispiaceva , c'era qualcosa di gentile nei suoi occhi e in tutto quello che faceva, si accerta che prendessi le medicine che mangiassi correttamente eppure una prigioniera non avrebbe dovuto sentirsi così viziata. Sembrava un uomo diverso volevo illudermi che davvero lui fosse , ma la parte razionale di me doveva convincersi che quel trattamento era dovuto al fatto di rendermi presentabile a uno di quei acquirenti russi . Era tarda sera giacevo sul letto avvolta dalle calde coperte e sentii il corpo caldo di Thomas entrarvi dentro con massima accuratezza, forse pensava che dormissi. Non sapevo con esattezza che ore fossero ma per qualche strana ragione non riuscii a prendere sonno, mi voltai in un fianco e non feci altro che osservarlo mentre dormiva << ti piace ciò che guardi?>> disse con un sorrisetto sfacciato , mi sentii come una bambina colta in fragrante a mangiare caramelle << sei sveglio >> << già, e tu dovresti dormire>> la sua voce era bassa e profonda, pericolosamente seducente<< non voglio più dormire >> tirò l'aria dal naso e la buttò fuori bruscamente ,come a non voler sopportare la mia risposta ,lo vidi riflettere per qualche secondo << allora dimmi... Cosa ci fa un italiana negli stati uniti ?>> la sua domanda mi colse di sorpresa , non raccontavo a nessuno della mia vita passata ma , parlarne con lui forse questo lo avrebbe ammorbidito e mi avrebbe lasciata libera ,avrei potuto sfruttare il mio passato a mio vantaggio , di solito la gente comune sentendo le storie tristi iniziava a vederti con occhi diversi , forse con tenerezza o compassione , questo era il motivo per cui non ne facevo mai parola ,nemmeno ai miei amici, chissà se lui ne avesse mai provata << sono orfana , i miei genitori sono morti con un incidente d'auto quando ero ancora piccola , i miei nonni non vollero prendersi la responsabilità di crescere una bambina , erano già molto grandi e così finii in una famiglia affidataria >> sapevo che ripercorrere i ricordi del il mio passato mi avrebbero fatto star male, da sempre cercavo di reprimere quei brutti ricordi ,Thomas mi guardava ma non disse nulla attendendo che continuassi con il mio racconto <<avrei voluto avere una famiglia normale come tutte ma non era così , mi vedevano come la piccola Cenerentola di giorno ma, arrivata la sera ero sempre in preda alla paura , il mio padre affidatario mi costringeva a fare sesso con il proprio figlio, provava gusto in ciò che vedeva , era perverso e cattivo >> avevo un nodo in gola strinsi gli occhi frustrata da quei ricordi ma più parlavo e più iniziavo a sentirmi alleggerire dal peso che mi portavo dentro, così continuai <<quando mi rifiutai a tutto quello , venni picchiata selvaggiamente e la punizione fu ben peggiore perché fu lui stesso ad abusare del mio corpo , legandomi in modo che non opponessi resistenza e picchiandomi con una cintura di cuoio, il figlio si toccava provando eccitazione a quella violenza, era più cattivo del padre >> le mie lacrime scesero dal viso e le asciugai in fretta con rabbia tremante<< non hai fatto nulla contro di loro? Non li ai denunciati?>> << come potevo? Lui era della polizia , nessuno avrebbe creduto a una ragazzina >> << come sei riuscita ad andare via?>> << un giorno durante le pulizie giornaliere , vidi il mio fratellastro digitare dei numeri alla cassaforte e inserire dentro un mazzo di banconote , annotai il codice e durante la notte , quando mi assicurai che tutti stessero dormendo , andai alla cassaforte e presi tutto il denaro che c'era dentro , mi sarebbero bastati per almeno qualche mese e scappai via ,incontrai Elena che mi aiutò a trovare un lavoro e una piccola casa , da lì pensai che la mia vita avesse potuto prendere una piega diversa ma non è andata come speravo . >> mi premette un dito sulle labbra per zittirmi, non disse nulla sul mio racconto, non riuscivo a decifrare l'espressione del sul viso, se provasse indifferenza, tenerezza nulla, Thomas era come un libro di cui era difficile capire le parole se non sapevi leggerne la lingua di cui ne raccontava.<<adesso riposa, ne hai bisogno>> Erano giorni che non guardavo il mare e adesso che mi trovavo di fronte ad esso attraverso la grande finestra mi sentii invadere da un senso di tristezza e vuoto dentro , non avrei più rivisto quel meraviglioso dono della natura, sapevo che a breve avrei dovuto terminare il lavoro e poi mi avrebbe venduta, più passano i giorni e io cominciavo a perdere la speranza << non dovresti essere in piedi , ma riposare come ha ordinato il dottore >> guardai Thomas , il suo aspetto sempre perfetto , non indossava più il suo solito vestito elegante ma una tuta e una maglia , i capelli disordinati , guardandolo bene vidi tracce di sudore sul suo corpo , capii che era appena tornato da una corsa in palestra << mi sento già meglio >> risposi con indifferenza , ma in realtà mi sentivo nervosa e a disagio la sua presenza mi faceva sentire inerme , la sua mano mi toccò il mento scrutandomi bene in viso << non stai meglio , sei pallida >> quegli occhi mi guardarono con una peculiare luce che mandava brividi in tutto il mio corpo, prima di capire perchè mi sentivo così sentii squillare il cellulare e lui si allontanò per prenderlo e risponde alla chiamata , quando mi avvicinai al letto vedi il suo giubbino e sotto qualcosa di metallico , capii subito che c’era una pistola , pensai che forse sarebbe stata l'unica soluzione per poter scappare , lo guardai con attenzione indietreggiando lui non fece caso a me e riuscii ad afferrare la pistola , la sola idea di avere quell'oggetto tra le mani mi fece tremare di paura .
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TOCCO D'ANIMA
Genç Kız EdebiyatıTRAMA Aurora Collins è una ragazza di venticinque anni , la sua vita scorre tranquilla dopo essersi liberata dalla sua famiglia affidataria , lavora in un'azienda multinazionale di trasporti finchè in un giorno normale come tanti ,si presenta Thoma...