35 parte

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Thomas

    Nessuno dei miei uomini sapeva qualcosa , ignari di quello che era successo al sabotaggio ,li guardai dritti negli occhi interrogandoli per ore, non c'era nessuna traccia di falsità nei loro occhi mi erano fedeli, continuai a pensare che non fosse stata lei a parlare con qualcuno , come avrebbe potuto? non faceva altro che stare tutto il tempo nella mia camera e ignara del fatto che i miei uomini la spiassero ogni passo che facesse , doveva esserci un traditore e lo avrei scoperto molto presto. mi avviai con Paul verso l'ascensore per tornare su alla villa << com'è possibile che nessuno sappia nulla? >> Paul a quanto pare era più arrabbiato di me < non lo so qualcuno sta tentando di prenderci…>> lasciai la frase in sospeso ,continuai a digitare verso l'ascensore che mi avrebbe riportato all'interno della villa ma non dava nessun segnale, era bloccato << cazzo!>> diedi un pugno violento verso la porta dell’ascensore  , mi salì un forte panico quando capii che era una trappola e probabilmente Aurora sarebbe stata in pericolo , mi fiondai su per le scale di emergenza e con tutta fretta entrai in casa , regnava un silenzio tombale << Auroraa!!>> chiamai il suo nome a squarciagola , mentre salii le scale che conducevano alla mia stanza vidi il corpo di Carolina accasciato per terra ansante in una pozza di sangue ,la presi tra le braccia e dalla sua imprecazione capii che era stata colpita all'addome con una pistola << Carolina! >> toccai il suo viso pallido cercando di animarla era ancora semicosciente << guardami! >> le sue palpebre si aprirono un po' di più e mi guardò con pura agonia <<Au...Aurora l'hanno ...>> faticava a parlare << ti prego dimmi dov'è>> dissi con una paura che mi attanagliava la pelle << cosa le hanno fatto?>> << Cassie ...>> le sue palpebre si chiusero, non sentii più il suo respiro. Ero nel panico, avevo paura, cazzo io avere paura di qualcosa, o meglio qualcuno, la sola idea di perdere Aurora, la mia anima sarebbe andata in frantumi per aver perso qualcosa di così puro che un uomo come me non avrebbe meritato, quando pensavo a lei o la sua presenza stessa mi faceva sentire diverso sentendo un ondata di luce che la mia anima non aveva mai visto. Presi l'aston martin e sfrecciai a tutto gas, sapevo dove si trovava Cassie e giurai che l'avrei uccisa con le mie stesse mani. Percorsi un lungo corridoio raggiungendo la grande sala, mi accorsi che c'era qualcosa che non andava, ero solito a sentire della musica, donne che ballavano ma nulla, c'era troppo silenzio, mi immobilizzai all'istante quando vidi Cassie e il mio patrigno sotto una luce a neon, il suo aspetto non era cambiato molto, era un viscido, indossava vestiti di alta sartoria, aveva i capelli ingrigiti occhi castani segnate da piccole rughe. Uno dei suoi uomini si avventò su di me colpendomi con una sbarra di metallo, mi manco l'aria ma cercai di riprendermi e colpirlo , sentii il sapore metallico del sangue scorrermi dalle tempie e dal naso ma un altro uomo si aggiunse colpendomi con diversi pugni, stavo per afferrare la mia pistola quando venni colpito ancora, mi buttai per terra a carponi strappandomi l'ultima boccata d'aria dopo un altro colpo ben assestato alla schiena , ero una pozza di sangue , prese la mia pistola e la lanciò verso quel maledetto << ti stavamo aspettando figliolo >> ero in preda al panico e rabbia << dov'è aurora ?>> << non così presto , i miei uomini  avevano bisogno di sfogarsi un po'>> << brutto figlio di..>> mi punto la pistola dritto alla testa << ah ah ...non essere così impulsivo>>guardai truce Cassie affiancata a lui , ricacciai la furia che cercavo di trattenere dentro ,aveva tradito il nostro accordo ,corrompere quel bastardo e portarlo ai miei piedi e poi ucciderlo con le mie mani , sapevo che non faceva mai un passo senza i suoi cani da guardia ma Cassie sarebbe riuscita a portarlo in trappola invece mi aveva rivoltato tutto contro alleandosi con quel verme <<avresti dovuto restare con me , saremmo diventati una grande squadra noi tre >> la accarezzó con fare lascivo e lei le sorrideva con un sorriso maligno << mia madre si sarebbe rivoltata nella tomba , brutto bastardo! >> fece uno schiocco con le dita e due uomini portarono aurora strattonandola e tenendola per i gomiti <<Thomas !>> sussultai alla sua vista aveva un aspetto terribile , gli occhi erano contornati da brutte occhiaie era stata ferita alla tempia , il sangue adesso aveva un colore purpureo ,piangeva terrorizzata , la rabbia ribolliva nelle mie vene << bene caro Thomas... Come vedi questa puttana è ancora in vita, Thomas Evans che si innamora, e così raccapricciante e stupido non credi? >> <<lasciala andare!>> << facciamo un patto >> tutta la mia attenzione adesso era rivolta a lui, avrei fatto di tutto per cancellare l'espressione spaventata di Aurora , volevo vederla sorridere stringerla a me tutte le volte che avrei avuto bisogno di lei , avrei voluto vedere i suoi occhi brillare di emozioni , non mi sarei mai stancato di lei e avrei voluto vederla libera da questo << tu per lei, ti voglio al mio cospetto come un fottuto cagnolino finchè ne avró voglia >> fece una fragorosa risata << ricordi quando eri piccolo? Promisi a quella puttana di tua madre che ti avrei reso la vita impossibile, avrei tormentato il figlio bastardo quale sei e poi ti avrei ucciso esattamente come tuo padre, morì prima che tu nascessi, una morte lenta degna del bastardo che era , quella puttana aveva scelto lui, non avrebbe dovuto tradirmi ,sono andati contro a un destino crudele ma se la sono cercata, pensavi ti avessi lasciato libero quando scappasti da casa mia? Beh ... ti ho concesso una lunga vacanza >> mi guardava con odio, disprezzo e io avrei desiderato vederlo morto << tu o lei... Non hai altro che scegliere >> Sentii di non avere scelta, non potevo rischiare che la vita di aurora si interrompesse così, era tutta colpa mia se viveva quest’incubo e lei aveva bisogno di vivere una vita migliore, riuscii a sollevare il collo quel tanto che bastava per incontrare gli occhi di aurora << verró con te... Lasciala andare>> << no! >> proruppe aurora con voce allarmata << non farlo!>>Un colpo di pistola riecheggio nella grande sala uno degli uomini del mio patrigno era per terra, il sangue che fuori usciva dal petto iniziava a diventare una grande pozza, in quell’attimo mi avventai verso il mio patrigno, lottando contro di lui, scaraventandolo per terra cercando di togliergli la pistola che le scivoló di mano, con uno strettone la allontanai da esso.  Continuai ad assestargli tantissimi pugni in viso fino a sentire le nocche scorticarsi, il suo viso divenne irriconoscibile ricoperto di sangue, ero invaso da una rabbia cieca per avermi reso un infanzia terribile e avermi fatto diventare l'uomo che ero, mi fermai quando non sentii più il suo corpo reagire , era morto. Adesso dovevo andare da lei.

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