19 - Me l'avete portata via.

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Quando tornammo a casa trovai James che ci aspettava seduto in cucina.

<<James?>>

<<Come sei entra- no, non voglio saperlo.>>
Disse Ian alzando le mani.

<<Non puoi entrare quando ti pare.>>
Sputò Jay guardandolo.

<<Dovevo parlarti.>>
Disse James guardandomi.

<<Vieni, andiamo nella mia stanza.>>
James si alzò e mi seguì.

<<Usate i preservativi!>>
Urlò Ariel e io alzai il dito medio.

<<Perché è convinta che noi stiamo insieme?>>
Disse James sedendosi sul mio letto.

<<Non lo so.>>
Ridacchiai raggiungendolo.

<<Che dovevi dirmi?>>
James mi guardò.

<<A scuola stanno iniziando a fare domande sulla tua assenza.>>
Sospirai.
<<Non so come fare>>
Dissi guardando verso il basso.
James mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<Mi manchi tanto.>>
Disse mordendosi il labbro.

<<Anche tu>>
Lo abbracciai.

<<Che ne dici se torniamo dagli altri? Magari loro possono dirmi come fare con la scuola.>>

James annuì ed uscimmo dalla mia stanza, trovammo gli altri seduti in cucina a mangiare.

<<Ragazzi dovete aiutarmi, a scuola iniziano a fare domande.>>
Maya mi guardò.

<<In effetti anch'io avrei questo problema.>>
Disse la ragazza assottigliando le labbra.

<<Beh ti ricordo che anche noi siamo iscritti a quella scuola, ma non saprei come fare.>>
Disse Ian.
Jay lo guardò, poi guardò me.

<<Forse c'è un modo.>>

<<Quale?>>
Chiese James.

<<Beatrix mi ha detto una cosa oggi, ma non so se sia vera. Tuo nonno Madison, aveva il potere di far dimenticare le cose alla gente. Forse se ti concentri ci riesci anche tu.>>
Ci pensai su. Avrei potuto far dimenticare all'intera scuola la mia esistenza. Ci avrei potuto provare.

<<Proviamoci.>>
Sorrise Maya.

<<Proviamo con una cosa stupida, ad esempio prova a far dimenticare ad Ariel che Ian stamattina ha usato il suo spazzolino.>>

Ian sbiancò.

<<Che?! L'hai fatto davvero?>>

<<Non ora>>
Jay alzò gli occhi al cielo.

<<Fissa intensamente Ariel e concentrati sul suo ricordo.>>

Chiusi gli occhi e sospirai.

Guardai Ariel intensamente e mi concentrai sul ricordo che aveva.
Chiusi ancora gli occhi e sentì una scarica attraversarmi il corpo.
Li riaprì e fissai Ariel che sembrava un po' confusa.

<<Ariel, per caso Ian ha fatto qualcosa con il tuo spazzolino stamattina?>>
Chiesi. Ariel mi guardò in modo strano.

<<Umh non che io sappia.>>

Sorrisi e tutti gli altri risero, tranne Jay, ovviamente.

<<Grandioso!>>
Esultò James, Ian lo guardò e sorrise.

<<Domani prima di andare dai P.D. passeremo per scuola.>>
Disse Jay.

Io e James tornammo in camera mia e poco dopo qualcuno bussò alla porta.

<<Ehi>>
Disse Ian entrando.

<<Avevo voglia di fare due chiacchiere con Maddie prima di dormire, ma se volete vado via.>>

<<No resta, tranquillo.>>
Sorrise James e lui ricambiò.
Li guardai curiosa e Ian si sedette accanto a noi sul mio letto.

<<Io comunque dovrei odiarvi.>>
Disse James.

<<Perché?>>
Chiese Ian.

<<Me l'avete portata via.>>
Abbassai lo sguardo dispiaciuta.

<<Potrai venire a trovarla quando vuoi James. So che Jay non è il ritratto dell'ospitalità, ma per quanto mi riguarda, la tua presenza non mi dispiace affatto.>>
Ian gli fece l'occhiolino e io scoppiai a ridere.

<<Beh ti ringrazio>>
Sorrise James guardandomi in modo strano.

***

La mattina dopo ci recammo a scuola con l'intento di far dimenticare a tutti la nostra esistenza. Camminai per i corridoi con aria triste. Tutti si sarebbero dimenticati di me. Non ci potevo credere, ma era l'unica cosa da fare.

<<Quando Madison finisce dobbiamo correre via da qui.>> ci avvisò Jay.

Camminammo fino alla fine del corridoio, in modo da poter avere tutte le stanze e le aule davanti e a fianco a me.

<<Spero di riuscirci.>>

<<Ce la farai.>>
Disse James al mio fianco.
Gli sorrisi. Sospirai e guardai tutte le persone che c'erano nel corridoio.
Riuscì a entrare nelle loro menti, anche in quelle dei professori che si trovavano nelle varie aule.
Chiusi gli occhi e cercai di pensare alla loro vita senza di me. Vidi scivolare via i loro ricordi che avevano su una ragazza dai capelli biondi al suo primo giorno di liceo, al suo primo ballo scolastico, a tutti i suoi compiti in classe e a tutte le passeggiate fatte nei corridoi insieme al suo migliore amico.
Loro non si sarebbero più ricordati di me. Sarebbe stato come se non fossi mai esistita. Madison Evans non c'era più. E nemmeno gli altri c'erano più tra i ricordi di quegli studenti. Niente più Jay, Maya, Ariel, Ian.
Eravamo appena morti.

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