<<Quando sono tornata casa ho trovato mia madre con un'espressione davvero preoccupata.>> sospirai.
<<Ha detto che sapeva dall'inizio che avrei seguito le orme di mio nonno e che a casa non ero più al sicuro. Era sconvolta...continuava a ripetere che lui mi stava cercando e che non si sarebbe fermato.>>
Spiegai con lo sguardo terrorizzato. James mi prese la mano e gli sorrisi.<<Aspetta, lui chi?>> chiese Ariel.
<<Non ne ho idea.>>
<<Io so di chi stava parlando tua madre.>>
Sentì una voce alle mie spalle e mi voltai.
Jay era appoggiato al muro con le braccia incrociate.<<Si chiamava Peter Evans.>>
Continuò Jay avvicinandosi a noi.
Io e James spalancammo gli occhi.<<Non è possibile.>>
Commentai quasi con ironia.<<Peter Evans è...era mio padre.>>
Guardai Jay sedersi al tavolo e deglutì.<<Lo so.>>
Anche Ian e Ariel sembravano scossi.
Ma chi era mio padre?
Io non lo avevo mai conosciuto, mai visto nemmeno in foto. Era come un'ombra nella mia vita.<<Lui faceva parte della quinta generazione, ma fu bandito.>>
<<Perché?>>
<<Noi cacciatori dovremmo usare i nostri poteri soltanto per uccidere gli angeli neri, è severamente vietato usarli sulla gente, soprattutto se innocente.>>
Spiegò Jay.<<Ma tuo padre usava le sue abilità per uccidere e far soffrire gli abitanti, aspirava a diventare il più forte e il più grande cacciatore di tutte le altre generazioni.>>
I miei occhi diventarono lucidi.<<Scusa se te lo dico Madison, ma tuo padre era pazzo.>>
Commentò Ariel ma Ian la rimproverò.<<Quando fu bandito giurò che un giorno sarebbe tornato per uccidere il suo erede come vendetta, e dopo sparì.>>
<<Non si sa nulla di lui da più di 16 anni.>>
Disse Ian.
Pensai che le cose adesso avevano un certo senso, eppure quella storia faceva maledettamente male. Mio padre mi voleva morta.
Mi asciugai le lacrime.<<Bene>>
Commentai.<<Cioè non va bene, ma starò bene.>>
<<Finché sei con noi non ti succederà niente.>>
Jay mi guardò dritto negli occhi.<<Ti proteggeremo Madison.>>
Sorrise Ian.<<Potete chiamarmi Maddie.>>
Sorrisi tra le lacrime.<<Bene adesso spiegaci come facciamo con lui.>>
Disse Ariel e tutti e tre si voltarono verso James.<<Più persone sanno di noi è più siamo in pericolo, soprattutto tu.>>
Disse Jay.<<Mi dispiace, davvero. Ma non sono pronta ad abbandonare l'unica cosa che mi ricorda la mia vecchia vita.>>
Jay annuì e si avvicinò a James.
<<Se parli, io ti uccido.>>
<<Sono abbastanza intelligente da poter capire da solo di dover chiudere la bocca, e le tue minacce di morte non mi fanno paura Mister 'non sorrido mai'.>>
Risi sotto i baffi e Jay lo guardò male, senza più rispondere. Ian lo guardò soddisfatto.<<Andiamo, vediamo di sistemarti.>>
Disse Jay e io e il mio migliore amico lo seguimmo.
Quella casa era enorme.Le camere da letto si trovavano tutte al secondo piano, mentre al primo c'erano stanze ancora 'top secret' per me.
<<Qui puoi stare tu.>>
Jay aprì la porta di una stanza con la spalla.
La mia stanza era piccola ma carina, le pareti erano marroncine e al centro c'era un grande letto a baldacchino.<<Grazie>>
Jay ci guardò entrambi e poi ci lasciò soli.<<Io ora devo andare ma tu chiamami quando hai bisogno, okay? Ti verrò a trovare sempre, non ti sbarazzerai di me così facilmente piccolo cactus.>>
James sorrise e mi abbracciò.Quando rimasi sola nella mia stanza iniziai a sistemare tutte le mie cose.
Ariel passò in camera mia per dirmi che nei giorni successivi saremmo andati a scuola normalmente, per trovare il nostro pezzo mancante.
Mi stesi sul letto e guardai il soffitto. Non ero mai stata una persona coraggiosa ma in quel momento capì che avrei dovuto imparare ad esserlo.
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EVERMORE
Dla nastolatkówMadison Evans credeva di essere come tutti gli altri. Ma la sua vita apparentemente normale, gli viene portata via da tre persone che dicono di essere esattamente come lei: Ian, simpatico e gentile, Ariel, sfacciata e sicura di se, e Jay, un ragazzo...