26 - Ho fatto solo ciò che dovevo.

188 7 0
                                    

Nel tardo pomeriggio ci preparammo per tornare a casa, ci avviammo verso l'uscita quando Jay si ricordò di aver dimenticato qualcosa nella sala.

<<Ti aspetto qui.>>
Urlai.
Mi guardai intorno e mi agitai quando vidi Logan venire verso di me.

<<Ciao, Madison. Non sapevo fossi qui.>>
Sorrise.

<<Già, sono venuta ad allenarmi.>>

<<Sei venuta da sola?>>
Chiese.

<<Oh no, sono con->>

<<Me.>>
Continuò Jay alle mie spalle alzando una mano.

<<Oh.>>
Disse Logan per poi tossire.
<<Ciao Jay.>>
Li guardai entrambi con aria imbarazzata e nel frattempo nessuno diceva niente.

<<Noi dobbiamo andare, ciao Logan.>>
Salutai velocemente con un finto sorriso.

<<Già, ciao Logan.>>
Tirai un sospiro di sollievo quando finalmente ci trovammo fuori.
Sulla via di ritorno non parlò molto, ma io non avevo voglia di stare zitta.

<<Ti comporti in modo strano con Logan.>> dissi senza pensare. Lui mi guardò per un istante.

<<Eh? Non credo di comportarmi in modo strano con Logan.>>
Fece spallucce e io mi morsi un labbro.

<<Lo conosco da tanto tempo, il nostro rapporto è fatto così.>>
Disse solamente e io annuì.

<<Non so praticamente nulla della vostra storia... di te, di Ian, di Ariel, di come siete arrivati qui.>>
Mi lanciò un'occhiata.

<<Credimi, non vorresti saperlo.>>

<<Invece si.>>
Fece un ghigno e annuì.

<<Un giorno te la racconterò.>>
Sorrisi e continuammo a camminare.

Una volta tornati a casa io e Jay facemmo a turno per la doccia e fu il momento più rilassante della giornata.
Quando si fece ora di dormire, risposi ai messaggi di James con un sorriso e poi mi fermai sulla chat di mia madre.
Non mi aveva scritto nemmeno una volta da quando ero andata via, non era nemmeno venuta a trovarmi. Avrei voluto sapere di più da lei, così decisi di mandarle un messaggio per sapere come stesse. Posai il cellulare e mi guardai intorno. Istintivamente mi alzai e mi diressi fuori la porta della camera di Jay. Bussai una volta ed entrai senza 'permesso'.
Trovai Jay intento a fare delle flessioni sul pavimento, senza maglia, ovviamente. Alzò lo sguardo verso di me e poi si alzò in piedi.

<<Scusa se ti ho disturbato, in realtà non so nemmeno perché sono venuta.>>
Risi nervosamente e lui mi guardò con un sopracciglio alzato.

<<Volevo solo dirti grazie, per oggi.
Mi sei stato molto d'aiuto, davvero.>>
Gli sorrisi e lui annuì.

<<Non devi, ho fatto solo ciò che dovevo. È mio dovere allenarvi, dobbiamo essere tutti forti e pronti per quando partiremo.>>

<<Già, hai ragione.>>
Assottigliai le labbra e restai ferma per un po'. Era il solo il suo dovere, già.

<<Bene io vado, ciao.>>
Dissi velocemente per poi avvicinarmi alla porta.

<<Aspetta>>
Mi voltai e lui mi guardò per un po'.
Distolse lo sguardo e deglutì.

<<Buonanotte.>>
Disse e io gli sorrisi debolmente.
Corsi via dalla sua stanza e tirai un sospiro quando mi ritrovai finalmente in camera mia.

EVERMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora