Nel tardo pomeriggio ci preparammo per tornare a casa, ci avviammo verso l'uscita quando Jay si ricordò di aver dimenticato qualcosa nella sala.
<<Ti aspetto qui.>>
Urlai.
Mi guardai intorno e mi agitai quando vidi Logan venire verso di me.<<Ciao, Madison. Non sapevo fossi qui.>>
Sorrise.<<Già, sono venuta ad allenarmi.>>
<<Sei venuta da sola?>>
Chiese.<<Oh no, sono con->>
<<Me.>>
Continuò Jay alle mie spalle alzando una mano.<<Oh.>>
Disse Logan per poi tossire.
<<Ciao Jay.>>
Li guardai entrambi con aria imbarazzata e nel frattempo nessuno diceva niente.<<Noi dobbiamo andare, ciao Logan.>>
Salutai velocemente con un finto sorriso.<<Già, ciao Logan.>>
Tirai un sospiro di sollievo quando finalmente ci trovammo fuori.
Sulla via di ritorno non parlò molto, ma io non avevo voglia di stare zitta.<<Ti comporti in modo strano con Logan.>> dissi senza pensare. Lui mi guardò per un istante.
<<Eh? Non credo di comportarmi in modo strano con Logan.>>
Fece spallucce e io mi morsi un labbro.<<Lo conosco da tanto tempo, il nostro rapporto è fatto così.>>
Disse solamente e io annuì.<<Non so praticamente nulla della vostra storia... di te, di Ian, di Ariel, di come siete arrivati qui.>>
Mi lanciò un'occhiata.<<Credimi, non vorresti saperlo.>>
<<Invece si.>>
Fece un ghigno e annuì.<<Un giorno te la racconterò.>>
Sorrisi e continuammo a camminare.Una volta tornati a casa io e Jay facemmo a turno per la doccia e fu il momento più rilassante della giornata.
Quando si fece ora di dormire, risposi ai messaggi di James con un sorriso e poi mi fermai sulla chat di mia madre.
Non mi aveva scritto nemmeno una volta da quando ero andata via, non era nemmeno venuta a trovarmi. Avrei voluto sapere di più da lei, così decisi di mandarle un messaggio per sapere come stesse. Posai il cellulare e mi guardai intorno. Istintivamente mi alzai e mi diressi fuori la porta della camera di Jay. Bussai una volta ed entrai senza 'permesso'.
Trovai Jay intento a fare delle flessioni sul pavimento, senza maglia, ovviamente. Alzò lo sguardo verso di me e poi si alzò in piedi.<<Scusa se ti ho disturbato, in realtà non so nemmeno perché sono venuta.>>
Risi nervosamente e lui mi guardò con un sopracciglio alzato.<<Volevo solo dirti grazie, per oggi.
Mi sei stato molto d'aiuto, davvero.>>
Gli sorrisi e lui annuì.<<Non devi, ho fatto solo ciò che dovevo. È mio dovere allenarvi, dobbiamo essere tutti forti e pronti per quando partiremo.>>
<<Già, hai ragione.>>
Assottigliai le labbra e restai ferma per un po'. Era il solo il suo dovere, già.<<Bene io vado, ciao.>>
Dissi velocemente per poi avvicinarmi alla porta.<<Aspetta>>
Mi voltai e lui mi guardò per un po'.
Distolse lo sguardo e deglutì.<<Buonanotte.>>
Disse e io gli sorrisi debolmente.
Corsi via dalla sua stanza e tirai un sospiro quando mi ritrovai finalmente in camera mia.
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EVERMORE
Подростковая литератураMadison Evans credeva di essere come tutti gli altri. Ma la sua vita apparentemente normale, gli viene portata via da tre persone che dicono di essere esattamente come lei: Ian, simpatico e gentile, Ariel, sfacciata e sicura di se, e Jay, un ragazzo...