La mattina dopo ci alzammo in fretta e iniziammo a camminare quasi subito.
Eravamo nel bosco si, ma la grotta era praticamente alla fine di esso. Ci sarebbe voluto ancora un po' per arrivarci anche se nel frattempo l'angelo nero avrebbe potuto scappare. Ma per quello avevamo Beatrix e Logan, che si occupavano di avvertirci della sua posizione.<<Com'è che questo posto da le allucinazioni?>>
Chiesi mentre camminavamo.<<Le piante sono fatte di una sostanza allucinogena che si propaga nell'atmosfera. È anche questo che causa tutti quei suicidi.>>
Spiegò Jay.<<Come facciamo a evitare le allucinazioni?>>
La mia domanda aveva senso infondo.Jay scosse il capo.
<<In realtà non possiamo, ma Beatrix mi ha dato delle pillole che dovrebbero proteggerci. Quando ci fermeremo ve le darò.>>
Quando ci fermammo sotto un albero, ne approfittammo per mangiare qualcosa e prendemmo anche le nostre pillole. Ian fece una smorfia disgustata e Ariel rise.<<Sanno di arancia.>>
Disse.<<Ti ricordi quando eravamo piccoli?
Versò il succo di arancia su tutto il pavimento.>>
Ariel rise guardando Jay.<<Gli hanno sempre fatto schifo le arance.>>
Spiegò e risi con loro. Poi guardai Jay e alzai le sopracciglia.<<Madison vuole che gli raccontiamo la nostra storia.>> alzò gli occhi al cielo e gli sorrisi.
<<Oh si, è una storia molto interessante.>> disse Ariel.
<<Beh io sono stato il primo ad arrivare.>> disse Jay.
<<A quanto pare la mia famiglia mi lasciò per strada quando avevo cinque anni e Beatrix mi trovò e mi prese con lei. Poi è arrivata Ariel, che stava in un orfanotrofio e fu adottata da Beatrix.>>
Ariel abbassò la testa e la guardai.
<<E poi è arrivato Ian, dopo la morte di sua madre fu rintracciato dai P.D. e lo portarono da noi.>> concluse.
Quella storia non aveva molto senso, possibile che nessuno aveva una famiglia?<<Perché Ariel e Ian non avevano mai visto i P.D. prima di quella volta che siamo andati da loro?>> chiese Maya.
<<Perché Beatrix non vuole che si creino legami tra loro e i cacciatori, con me è stato un caso. Sono cresciuto con loro fino all'età di 10 anni, quando poi sono arrivati anche Ariel e Ian.>>
<<Non sappiamo praticamente nulla sul nostro passato, l'unica cosa certa sono i nostri luoghi di nascita.>> Disse Ian e io li guardai sconcertata.
<<Jay ha origini spagnole, Ariel asiatiche e io ho origini tedesche.>> continuò.
<<Ma non avete mai fatto domande a Beatrix e a Logan?>>
Ariel scosse il capo.<<Ci era vietato fare domande, e in fondo ricordare faceva solo più male.>>
Jay mi guardò per poi avvisarci che si sarebbe allontanato un po' per controllare la zona. Maya e Ian lo seguirono. Mi avvicinai ad Ariel e lei mi sorrise.<<Com'era Jay da piccolo?>>
Chiesi e lei sospirò.<<Beh molto diverso da quello scontroso e distaccato ragazzo che vedi ora. Prima era sempre allegro, aiutava tutti ed era gentile.
Non che ora non lo sia, ma è cambiato... come i suoi occhi.>>
Mi incupì e lei sgranò gli occhi.<<I suoi occhi?>> chiesi.
<<Non te l'ha detto? I suoi occhi non sono neri... o almeno non lo erano. Una volta i suoi occhi erano azzurri, un azzurro ghiaccio nel quale ti ci incantavi per ore. Sono diventati neri col tempo, dopo un incidente in realtà....forse perché tutti i buoni finiscono col diventare cattivi.>>
La guardai incredula e iniziai a immaginare un Jay con gli occhi azzurri e sempre allegro.<<I miei occhi invece sono sempre stati marroni. Sono così scuri da sembrare neri, ma ci sono delle chiazze che ti fanno capire che non sono così scuri come pensavi. Un pó come la mia anima.>> sorrise debolmente e io l'abbracciai.
<<Che incidente ha avuto?>>
Chiesi e lei si morse il labbro.<<Non posso dirtelo... Jay non vuole che se ne parli.>>
Annuì.<<D'accordo, tranquilla. Dovrò scoprirlo da sola.>>
Le sorrisi e mi alzai per cercare Jay.
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EVERMORE
Teen FictionMadison Evans credeva di essere come tutti gli altri. Ma la sua vita apparentemente normale, gli viene portata via da tre persone che dicono di essere esattamente come lei: Ian, simpatico e gentile, Ariel, sfacciata e sicura di se, e Jay, un ragazzo...