Un mese dopo.
Un mese dopo ci eravamo già ripresi le nostre vite. Era il mese di maggio e tutto sembrava essere cambiato rispetto a due mesi prima, quando ero solo una ragazza qualsiasi. Io ero tornata a vivere con mia madre, mentre Jay e Ariel avevano affittato un appartamento vicino casa mia.
Erano una strana coppia di coinquilini e sperai che non avrebbero mai incendiato nulla.
James mancò a scuola per un po' di tempo dopo la morte di Ian. Non era più lo stesso James di una volta ma sapevo che il tempo avrebbe aggiustato tutto. Ero riuscita a far parlare Jay e anche a far sfogare James riguardo alla morte di Ian, e riuscì ad aiutare Jay e Ariel a riprendersi il loro passato. Infatti, nonostante non fu assolutamente una ricerca facile, Jay ritrovò sua madre mentre Ariel rincontrò suo fratello.
Io nel frattempo, scoprì di poter far ritornare la memoria a tutta la scuola, e quando lo feci, era come se non fossimo mai andati via. Io, Jay, Ariel e James avremmo iniziato l'ultimo anno di liceo insieme e intanto, saremmo andati al ballo del nostro terzo e movimentato anno.<<Tesoro questo vestito ti sta a meraviglia!>>
Mia madre entrò nella mia stanza e mi sorrise. Mi guardai allo specchio e sistemai il vestito corto e bianco a palloncino. Mi toccai i capelli mossi e sentì qualcuno bussare alla mia porta, e sorrisi quando vidi Jay in smoking. Non era mai stato più bello di così.<<Jay caro, stai benissimo!>>
Mia madre lo abbracciò.
Aveva conosciuto anche Ariel e li trattava come fossero figli suoi.<<La ringrazio signora Evans.>>
Disse Jay. Mia madre ci lasciò soli e Jay restò ancora fermo vicino alla porta. Puntò lo sguardo verso di me e schiuse di poco la bocca. Mi fissava senza dire niente e io mi avvicinai a lui per aggiustargli il papillon.<<Sei bellissima.>>
Balbettò infine. Deglutì e sistemai il fiocco sotto il suo sguardo.<<Questi vestiti mondani mi danno più problemi dei miei poteri.>>
Sorrisi e misi le mani intorno al suo collo. Jay sospirò.<<Vuoi vedere una cosa?>>
Disse e io annuì. Si guardò le mani e le agitò, le unì tra di loro per poi riaprirle e far apparire una rosa. Sorrisi e la presi tra le mani.<<È bellissima.>> dissi prendendola tra le mani.
<<Peccato che non esiste.>>
Assottigliai le labbra e la rosa sparì.<<Sono comunque più bravo di te con i miei poteri.>> disse alzando le sopracciglia.
Mi staccai da lui e lo guardai offesa.<<Vuoi combattere?>>
Mi avvicinai a Jay sfidandolo con lo sguardo. Lui scosse il capo e si avvicinò ancora di più.<<Combattere contro di te sarebbe una battaglia persa in partenza Maddie.>>
Disse calcando l'ultima parola e lo ascoltai attentamente.<<Ma combattere per te, quella sarebbe una grande vittoria.>>
Mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.<<Combatterò per te, sempre.>>
Sorrise sulle mie labbra e per poco non svenni.<<Hai sorriso!>>
Esclamai sorpresa e lui tornò serio.<<No, non è vero.>>
Alzò un sopracciglio e corse fuori la mia stanza.<<Si che è vero!>>
Lo seguì giu per le scale.<<Non ho sorriso.>>
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EVERMORE
Teen FictionMadison Evans credeva di essere come tutti gli altri. Ma la sua vita apparentemente normale, gli viene portata via da tre persone che dicono di essere esattamente come lei: Ian, simpatico e gentile, Ariel, sfacciata e sicura di se, e Jay, un ragazzo...