Il giorno dopo svegliarsi in quella casa fu strano. Realizzai che quella non era la mia stanza e che le cose erano cambiate. Mi recai al bagno per lavarmi ma mi accorsi che era occupato. Non ero abituata a condividere ma aspettai pazientemente il mio turno. Quando la porta si aprì Jay uscì con un asciugamano in vita, gocciolante.
<<Buongiorno>>
Dissi cercando di guardarlo negli occhi.<< Ho lasciato un po' di casino in bagno>>
Disse passandosi una mano tra i capelli bagnati.<<Buongiorno a te>>
Mi sorpassò e io tirai un sospiro.
Sarebbe stata più dura del previsto.Anche la colazione fu parecchio strana.
Ero abituata a vedere solo mia madre o al massimo James, di prima mattina.
E invece mi ritrovavo a tavola con tre persone di cui sapevo poco e nulla.
Ci recammo a scuola insieme e ognuno prese la sua strada.<<Buongiorno>>
Mi salutò James.<<Oh finalmente, un viso familiare>>
Sospirai abbracciandolo.<<Che c'è la convivenza è iniziata male?>>
Ridacchiò aprendo il suo armadietto.<<Non proprio ma è tutto così strano>>
Ammisi mordendomi il labbro.<<È normale Maddie è una situazione abbastanza assurda, ma ti abituerai.>>
Chiuse l'armadietto e mise un braccio intorno alle mie spalle.
Camminammo tra i corridoi e vidi Jay, Ariel e Ian intenti a parlare davanti a un armadietto. Li salutai con un cenno del capo che solo Ariel e Ian ricambiarono.<<Quindi i cacciatori fingono di essere studenti?>> mi chiese James lanciandogli un'occhiata.
<<Dobbiamo venire per forza a scuola, o almeno io non ho intenzione di abbandonarla, non voglio che la mia vita cambi radicalmente.>>
Spiegai mettendo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.<<e io sono assolutamente d'accordo con te su questo.>>
Sorrise.<<Inoltre sappiamo che il numero cinque si sta dirigendo nella nostra zona, è molto probabile che potremmo incontrarlo a scuola.>>
Disse e lui mi guardò curioso.<<Quindi sapete già che il numero cinque è un lui?>>
<<No in realtà non lo sappiamo.>>
<<Immagina di trovare un altro tipo come Jay, affascinante ma antipatico.>>
Ridacchiò James.<<Non potrei sopportarlo>>
Sbuffai.<<Aspetta, hai per caso detto che Jay è affascinante?>>
Mi fermai per guardarlo divertita.<<Sono solo obiettivo.>>
Alzò le mani ridendo.Ci recammo al corso di storia che avevo insieme a lui, e che a quanto pare frequentava anche Ian. Gli sorrisi mentre passavo tra i banchi e mi sedetti dietro al mio migliore amico.
Ero così sicura che il numero cinque quella mattina si sarebbe presentato a scuola.<<Buongiorno ragazzi>>
Il professore entrò con aria annoiata.
Se lui era annoiato avrebbe dovuto vedere noi. Ma esattamente chi è che ha voglia di alzarsi presto la mattina?
Quando qualcuno bussò alla porta io avevo già capito tutto. Mi voltai verso Ian e gli mimai: "Eccolo".Il bidello entrò e sussurrò qualcosa al professore. Quando uscì, un'altra persona entrò al suo posto. Era una ragazza dagli elettrici capelli rossi. Erano bellissimi, lunghi e ricci. Mi soffermai sulla sua figura alta e snella e incrociai i suoi occhi castani.
<<Lei è Maya Cooper e viene dall'Italia, siate gentili.>> sorrise il professore.
La ragazza si sedette timidamente in fondo all'aula. Io e Ian passavamo dal guardarci tra di noi al guardare lei.
Non avevamo modi gentili da usare per capire se fosse una di noi. Decidemmo in silenzio che avremmo rischiato e usato direttamente i modi bruschi.
A meno che lei non sapesse già tutto.
In tal caso, ci avrebbe risparmiato gran parte del lavoro.
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EVERMORE
Ficção AdolescenteMadison Evans credeva di essere come tutti gli altri. Ma la sua vita apparentemente normale, gli viene portata via da tre persone che dicono di essere esattamente come lei: Ian, simpatico e gentile, Ariel, sfacciata e sicura di se, e Jay, un ragazzo...