13 - Non voglio che la mia vita cambi.

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Il giorno dopo svegliarsi in quella casa fu strano. Realizzai che quella non era la mia stanza e che le cose erano cambiate. Mi recai al bagno per lavarmi ma mi accorsi che era occupato. Non ero abituata a condividere ma aspettai pazientemente il mio turno. Quando la porta si aprì Jay uscì con un asciugamano in vita, gocciolante.

<<Buongiorno>>
Dissi cercando di guardarlo negli occhi.

<< Ho lasciato un po' di casino in bagno>>
Disse passandosi una mano tra i capelli bagnati.

<<Buongiorno a te>>
Mi sorpassò e io tirai un sospiro.
Sarebbe stata più dura del previsto.

Anche la colazione fu parecchio strana.
Ero abituata a vedere solo mia madre o al massimo James, di prima mattina.
E invece mi ritrovavo a tavola con tre persone di cui sapevo poco e nulla.
Ci recammo a scuola insieme e ognuno prese la sua strada.

<<Buongiorno>>
Mi salutò James.

<<Oh finalmente, un viso familiare>>
Sospirai abbracciandolo.

<<Che c'è la convivenza è iniziata male?>>
Ridacchiò aprendo il suo armadietto.

<<Non proprio ma è tutto così strano>>
Ammisi mordendomi il labbro.

<<È normale Maddie è una situazione abbastanza assurda, ma ti abituerai.>>
Chiuse l'armadietto e mise un braccio intorno alle mie spalle.
Camminammo tra i corridoi e vidi Jay, Ariel e Ian intenti a parlare davanti a un armadietto. Li salutai con un cenno del capo che solo Ariel e Ian ricambiarono.

<<Quindi i cacciatori fingono di essere studenti?>> mi chiese James lanciandogli un'occhiata.

<<Dobbiamo venire per forza a scuola, o almeno io non ho intenzione di abbandonarla, non voglio che la mia vita cambi radicalmente.>>
Spiegai mettendo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

<<e io sono assolutamente d'accordo con te su questo.>>
Sorrise.

<<Inoltre sappiamo che il numero cinque si sta dirigendo nella nostra zona, è molto probabile che potremmo incontrarlo a scuola.>>
Disse e lui mi guardò curioso.

<<Quindi sapete già che il numero cinque è un lui?>>

<<No in realtà non lo sappiamo.>>

<<Immagina di trovare un altro tipo come Jay, affascinante ma antipatico.>>
Ridacchiò James.

<<Non potrei sopportarlo>>
Sbuffai.

<<Aspetta, hai per caso detto che Jay è affascinante?>>
Mi fermai per guardarlo divertita.

<<Sono solo obiettivo.>>
Alzò le mani ridendo.

Ci recammo al corso di storia che avevo insieme a lui, e che a quanto pare frequentava anche Ian. Gli sorrisi mentre passavo tra i banchi e mi sedetti dietro al mio migliore amico.
Ero così sicura che il numero cinque quella mattina si sarebbe presentato a scuola.

<<Buongiorno ragazzi>>
Il professore entrò con aria annoiata.
Se lui era annoiato avrebbe dovuto vedere noi. Ma esattamente chi è che ha voglia di alzarsi presto la mattina?
Quando qualcuno bussò alla porta io avevo già capito tutto. Mi voltai verso Ian e gli mimai: "Eccolo".

Il bidello entrò e sussurrò qualcosa al professore. Quando uscì, un'altra persona entrò al suo posto. Era una ragazza dagli elettrici capelli rossi. Erano bellissimi, lunghi e ricci. Mi soffermai sulla sua figura alta e snella e incrociai i suoi occhi castani.

<<Lei è Maya Cooper e viene dall'Italia, siate gentili.>> sorrise il professore.
La ragazza si sedette timidamente in fondo all'aula. Io e Ian passavamo dal guardarci tra di noi al guardare lei.
Non avevamo modi gentili da usare per capire se fosse una di noi. Decidemmo in silenzio che avremmo rischiato e usato direttamente i modi bruschi.
A meno che lei non sapesse già tutto.
In tal caso, ci avrebbe risparmiato gran parte del lavoro.

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