La mattina dopo mi alzai presto - sotto richiesta di Jay- e mi preparai in fretta.
Sarebbe stata di sicuro una giornata lunga, avevo ancora tanto da imparare ma non ero sicura che Jay fosse la scelta migliore. Era chiaramente il migliore tra i cinque ma, mi avrebbe certamente messo sotto pressione e di sicuro mi avrebbe anche messo a disagio. Perché il disagio con Jay non mancava mai. Una volta pronta aspettai per un po' in cucina, ma di Jay neanche l'ombra. Così, decisi di bussare alla porta di camera sua.
Ma nemmeno lì diede cenni di vita.<<Sto entrando>>
Dissi ad alta voce sperando di non ritrovarlo nudo o cose del genere.
Entrai con gli occhi socchiusi e mi bloccai quando lo trovai steso sul letto, che dormiva. Non ci potevo credere.
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai. Mi avvicinai a lui e iniziai ad agitarlo urlandogli nell'orecchio.<<Jay andiamo svegliati!>>
Quel ragazzo dormiva come un sasso.
Non sapendo più cosa fare rimasi seduta lì a guardarlo. Jay non sembrava rilassato nemmeno quando dormiva. Gli spostai il ciuffo dei capelli che gli cadeva davanti agli occhi, e gli accarezzai una guancia.
Finalmente, poco dopo, aprì gli occhi e mi guardò stordito.<<Buongiorno Biancaneve.>>
Fece una smorfia e si passò una mano sulla faccia. Era stranamente adorabile.
Scacciai i pensieri e lo guardai male.<<Ma che ore sono?>>
<<Le nove, ora in cui dovevamo uscire da qui.>>
Sbadigliò per poi poggiarsi sui gomiti e guardarmi.<<Mi dispiace Madison, non ho dormito molto stanotte.>>
Lo guardai assottigliando le labbra.<<Brutti pensieri?>>
Mi guardò.<< già.>>
<<Se adesso non ti alzi ti darò io altri brutti pensieri.>>
Mi alzai dal letto e Jay alzò gli occhi al cielo.<<Forza!>>
Gli buttai un cuscino in faccia e lo vidi accasciarsi di nuovo sul letto.
Uscì dalla sua camera per farlo vestire, sperando che non si fosse riaddormentato.
Mi ricordai che i maschi sono molto veloci, per fortuna. Venti minuti dopo eravamo già arrivati. Entrammo nell'edificio e ci recammo direttamente sul campo da lotta. Non salutammo nemmeno Logan e Beatrix, ma infondo né io né Jay avevamo tanta voglia di vederli, soprattutto Logan.<<Bene Madison, sappi che io non faccio miracoli, ma possiamo provare a farti migliorare almeno un po'.>>
Disse con un ghigno sul viso.
Alzai un sopracciglio e camminai verso di lui.<<Sei così sicuro di te stesso Jay? Tu non hai paura di niente e io non ho paura di te.>>
Soffiai ritrovandomi il suo viso vicino al mio.<<Dovresti.>>
Disse alzando le sopracciglia.
Spostai gli occhi di lato e gli diedi una spinta.<<Fammi vedere che sai fare.>>
Allargò le braccia e iniziammo a combattere.
Jay era bravo, dovevo ammetterlo.
Anche se la volta precedente era stato battuto da Ariel, era un tipo molto allenato. Riuscì a tenergli testa per un po' fino a quando non mi sentì stanca e gli feci cenno di fermarsi.<<Tu non sei umano, sei una macchina da guerra.>> dissi appoggiando le mani sulle ginocchia.
<<Questione di allenamento.>>
Arricciò il naso e gli feci una smorfia.<<Dai stavi andando bene, continua.>>
Annuì e mi avvicinai a lui per riniziare.<<Almeno hai capito dove sbagliavi ogni volta.>>
Disse per poi sferrare il pugno sinistro.
Catturai la sua mano e cercai di farlo cadere a terra. Ma dimenticai chi stavo sottovalutando. Jay riuscì a sfuggire dalla mia presa e si mosse per farmi cadere ma, non lo fece. In pochi secondi mi trovai incastrata con le braccia legate dietro la schiena, lui che me le teneva con un braccio e il mio corpo attaccato al suo.<<Niente male.>>
Disse guardandomi negli occhi.
In un attimo di distrazione mi liberai abbassandomi, mi voltai per sferrargli un pugno ma lui, lo fece prima di me. Non riuscì a schivarlo in tempo e purtroppo, mi colpì in pieno.<<Ah!>>
Urlai portandomi una mano sulla guancia. Jay sbiancò e si avvicinò subito a me.<<Cazzo Madison mi dispiace, non volevo farlo. Fammi controllare.>>
Il ragazzo parlava a raffica mentre cercava di togliermi le mani dalla faccia. Tornai a guardarlo negli occhi e scoppiai a ridere.<<Volevi davvero uccidermi?>>
Chiesi con un sorriso.
Jay mi prese il viso tra le mani e controllò il colpo. Poi scosse il capo.<<Non ti farei mai del male.>>
Disse continuando a controllare la mia guancia, che involontariamente accarezzò con la mano.
Si ritrasse poco dopo e tossì.<<Scusa ancora Madison, ce la fai a continuare?>>
Chiese allontanandosi.<<Certo che si.>>
Dissi e continuammo il nostro allenamento.
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EVERMORE
Teen FictionMadison Evans credeva di essere come tutti gli altri. Ma la sua vita apparentemente normale, gli viene portata via da tre persone che dicono di essere esattamente come lei: Ian, simpatico e gentile, Ariel, sfacciata e sicura di se, e Jay, un ragazzo...