35 - La vita ci toglie tutto in un attimo.

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Quando Ian chiuse gli occhi realizzai che non li avrebbe mai più riaperti. Nei secondi che seguirono la sua morte sentì un dolore lancinante nel petto.
Avevo perso un amico, una persona che mi aveva protetto e aiutato, mi aveva fatta ridere e aveva reso felice il mio migliore amico. Restammo in quella posizione per ore, nessuno riusciva ad alzarsi. Guardai Ariel che piangeva sulle sue ginocchia, lei aveva perso il suo migliore amico. Guardai Jay che dopo un po' si alzò ed uscì dalla grotta, sapevo che non voleva piangere davanti agli altri. Jay aveva perso suo fratello.
Poi mi voltai verso James. Non si era più mosso. Era accasciato sul corpo di Ian e gli teneva la mano. James aveva perso l'amore della sua vita. Gli aveva detto ti amo quando Ian aveva già chiuso gli occhi. In quel momento ebbi paura che non l'avrebbe mai superato e che non sarebbe stato più lo stesso. Poi capì che era inevitabile. Perdere qualcuno inevitabilmente ci cambia, e Ian si era già portato via un pezzo di James. Qualche ora dopo portammo il corpo di Ian sotto l'albero in cui ci eravamo accampati quella mattina, prima che tutto accadesse. Portammo fuori anche il corpo della vera Maya, quella ragazza era innocente ed era una di noi. Cercammo di ripulirli dal sangue e decidemmo che li avremmo seppelliti lì. Volevamo che non fosse un vero funerale. Ma una cerimonia intima per dire addio. Iniziò a piovere quando ci trovammo tutti in cerchio a pregare. Pensai che anche gli angeli stessero piangendo. Le ultime parole del discorso di James mi toccarono per sempre:
<<Il tuo ricordo vivrà per sempre dentro di me. Non ci sarà giorno in cui non ti penserò, in cui non farò omaggio a quel ragazzo dagli occhi azzurri che un giorno mi ha cambiato la vita. La morte non ci separerà. Dove andrai tu andrò anch'io. Un giorno ci rincontreremo Ian e quell'attimo durerà in eterno.>>

E poi andammo via da lì. Eravamo rimasti in quattro, nessuno parlava ma sapevamo dove stavamo andando.
Avremmo definitivamente messo fine a quella storia. Entrammo nell'edificio e incontrammo subito gli sguardi di Beatrix e Logan.

<<Ragazzi oh Dio, che è successo?>>

<<Dov'è Ian?>>

<<Lui chi è?>> dissero guardando James.

<<Voi mi avete rapito quando ero piccolo?>> chiese Jay. Beatrix lo guardò incredula.

<<Ma che stai dicendo?>>
Jay si avvicinò a lei minaccioso.

<<Voi ci avete rovinato la vita. Avete ucciso la madre di Ian, avete costretto Ariel ad abbandonare suo fratello.>>
Si fermò e la guardò.
<<Mi hai costretto ad uccidere mio padre, che non mi aveva abbandonato davvero. E tu sei solo il suo complice.>>
Guardò Logan.

<<Io ti ho cresciuto come un figlio Jay.>> Beatrix lo guardava con gli occhi lucidi.

<<Per colpa tua ho sempre creduto di non aver mai avuto dei genitori!>>

<<Mi dispiace.>> sussurrò lei tra le lacrime. Logan se ne stava zitto.
Jay scosse il capo.

<<Mi hai sempre detto che le emozioni mi rendevano debole, che l'amore mi rendeva debole! Ti sbagliavi di grosso, Beatrix. Perché amare Madison mi ha reso forte.>> lo guardai sorpresa e gli sorrisi. Jay guardò Beatrix dritto negli occhi.

<<Una volta mi hai detto che per vincere una guerra del genere dovevo avere delle buone ragioni per combattere. A me ne bastava una di ragione Beatrix, e l'ho trovata.>>
Jay mi lanciò un'occhiata e arrossì.
Beatrix distolse lo sguardo e iniziò a piangere.

<<Avete sbagliato a rivelarmi il vostro segreto in passato, perché adesso so come distruggervi.>> entrambi sgranarono gli occhi e iniziarono a indietreggiare.

<<No Jay ascolta->>

<<Siete solo degli stupidi robot, e posso distruggervi solo grazie ad un bottone.>> Disse Jay e si avvicinò a loro toccando le loro schiene.

<<Addio.>>
Guardai Logan per l'ultima volta che mi sorrise. Dopo, si spensero letteralmente.

<<Questa non me l'aspettavo.>>
Disse Ariel.
Spegnemmo tutti i cento robot che facevano da spalla ai P.D.
<<È finita ragazzi... è davvero tutto finito.>> Disse Jay guardandosi intorno.
Ariel con i suoi poteri fece incendiare tutto l'edificio.
<<Andiamo a casa.>>
Abbracciai James per tutta la strada di ritorno, che decise di dormire a casa nostra quella sera. Tornare in quella casa con due persone in meno era strano. Entrai nella mia camera e guardai il soffitto per venti minuti.
Poco dopo, Jay entrò senza chiudere la porta alle sue spalle.
<<Vieni con me? Ti porto in un posto.>>
Annuì e lo seguì sul tetto della nostra casa. Ci sedemmo vicini e osservai il panorama.
<<È bello qui.>> dissi.

<<Già, una volta ci venivo sempre, mi piaceva contare le stelle.>> gli sorrisi e lui si avvicinò di più a me.

<<Sono preoccupata per te Jay, Ian era la tua famiglia e tu...tu non stai bene.>>
Jay abbassò lo sguardo.

<<È come se non avessi ancora realizzato la cosa Madison, era mio fratello. È mio fratello.>>
Si corresse e gli accarezzai una guancia.
<<Non sono riuscito a dirgli o fare niente quando stava per morire.>>
Si prese la testa fra le mani.

<<Quando vorrai parlarne io sarò qui.>> dissi appoggiando una mano sulla sua spalla.

<<E io ti prometto che quando sarò pronto ne parlerò con te.>>
Mi lanciò un'occhiata e poi disse:
<<Vuoi vedere una cosa?>>
Annuì e lui guardò il cielo.
Chiuse gli occhi e sospirò.
Improvvisamente tutte le stelle nel cielo si illuminarono contemporaneamente per qualche secondo e poi, ci fu una cascata di fuochi d'artificio.

<<Incredibile Jay!>>
Gli sorrisi.

<<È bellissimo.>> sospirai.
Lui mi guardò e mi attirò a se.
Mi guardò a lungo e poi finalmente
mi baciò.
Schiuse le labbra e prese il mio viso tra le mani. Gli misi le mani tra i capelli e lo baciai per tutte le volte che lui non si era lasciato andare. Poco dopo si allontanò e io gli sorrisi.

<<Ti sei lasciato andare Jay.>>
Lo vidi arrossire e mi accarezzò una guancia.

<<Quando ho sentito il discorso di James al funerale di Ian ho capito alcune cose. La vita ci toglie tutto in un attimo e io ho perso anche troppo tempo a fare finta che non mi importasse nulla di te. Non voglio più perdere tempo, voglio stare con te.>>
Sorrisi e lo abbracciai.

<<Anch'io voglio stare con te.>>
Lui mi guardò quasi con sorpresa.

<<Sei davvero la persona più importante della mia vita, Maddie.>>
Disse forse senza rendersene conto.

<<Mi hai chiamata Maddie.>>

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