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alla festa sono stato con chanyeol tutto il tempo, siamo stati sdraiati sull'erba a parlare di un sacco di cose diverse, è stato il momento in cui mi sono sentito più felice da quando sono arrivato qui. alla fine baekbeom è venuto a cercarmi e siamo tornati a casa, prima di andare chanyeol mi ha sorriso e mi ha detto "a presto", spero davvero di vederlo presto.

Baekhyun chiuse il diario e spense la luce, era tardissimo e l'indomani aveva del lavoro da sbrigare quindi doveva assolutamente riposare, tuttavia non riusciva a farlo. Continuava a rigirarsi nel letto, un po' per il caldo, un po' per la tensione non riusciva proprio a chiudere occhio. Pensò che sarebbe stato più semplice dormire se avesse avuto qualcuno al suo fianco, poi scosse la testa e disapprovò il suo stesso pensiero, non aveva mai avuto bisogno di qualcuno, ora che si era cacciato in quella situazione poteva benissimo farcela da solo. Poteva davvero? Sperava di si. Se il peso di tutto non fosse diventato eccessivo portarlo sulle sue uniche spalle non sarebbe stato niente di nuovo, ma viste le difficoltà che incontrava ogni giorno la vedeva complicata.

La mattina seguente venne svegliato da sua madre, fecero colazione insieme e andarono al campo per sistemare. Il grano cresceva a vista d'occhio e il suo colore diventava sempre più luminoso, con questo panorama i due tagliarono un paio di rami fastidiosi che intralciavano la via verso il gazebo, successivamente portarono tutta la legna in un ripostiglio dato che gli sarebbe servita per l'inverno. Non c'era altro lavoro da fare, erano a buon punto, dovevano solo sperare che il tempo continuasse ad essere bello cosicché tutto ciò che avevano seminato crescesse. Baekhyun si annoiava così decise di andare al bar del paese, sperando che ci fosse qualche suo amico. 

Non servì camminare così a lungo, durante il tragitto incontrò Sehun che si stava dirigendo verso casa sua. "Menomale che sei qui, ho bisogno di parlarti." disse il più alto, sembrava quasi preoccupato. Sehun prese un braccio di Baekhyun - e l'altro lo maledì, odiava essere toccato in quel modo, a maggior ragione sotto il sole cocente di giugno. "Ho baciato Cindy ieri."

"E allora? Non è una brutta cosa." rifletté, Sehun lo guardò triste.

"Era quello che credevo anch'io, ma stamattina ho incontrato una sua amica e lei mi ha detto che in realtà non le piaccio molto. Cosa dovrei fare?" chiese. Il maggiore si grattò il mento, cercava di pensare a una soluzione. 

"Non risolverai niente se non vai da lei, cosa credi, che domandandolo a me io potrò magicamente leggere cosa succede all'interno della sua testa?" e Sehun gli diede ragione, ma d'altronde Baekhyun lo sapeva già, era molto modesto ed era a conoscenza del fatto che i suoi consigli fossero i migliori.

"In realtà ci avevo pensato anch'io. Credi che dovrei portarle anche dei fiori?"

"No." disse drastico. "Niente fiori, non se ne parla, vuoi farla vomitare? Più in là potrebbe essere carino, ma non puoi portarle dei fiori senza motivo ora, fidati di me, parlale e basta."

E poi Sehun cambiò discorso, fece la domanda che Baekhyun temeva di più in assoluto. "Tu hai conosciuto qualche ragazza carina ieri?"

"Veramente..." farfugliò. "Sono stato con Chanyeol."

Il suo amico fece le spallucce, si sedettero sotto un albero e rimasero lì al fresco. "Chanyeol non è mai stato con nessuno, io lo conosco dato che i miei genitori sono amici dei suoi, è sempre stato un tipo così strano." disse, Baekhyun chiese cosa intendesse per strano. "Se ne sta in casa la maggior parte del tempo, non so neanche come mai l'altra mattina è venuto nel nostro paese, non lo avevo mai visto qui. E come ho già detto, non è mai stato con nessuna, magari vuole diventare un prete o peggio ancora -."

Baekhyun non riuscì a trattenersi, gli sfuggì una risata non appena immaginò Chanyeol vestito da uomo di chiesa, il minore gli chiese perché aveva riso ma non rispose. "Secondo me nessuno è davvero strano, sono gli altri che non capiscono." spostò lo sguardo a terra e sorrise. "Guarda, c'è un quadrifoglio! Mi porterà fortuna."

Nel paese accanto Chanyeol si era appena svegliato, senza perdere troppo tempo andò in cucina per preparare la colazione

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Nel paese accanto Chanyeol si era appena svegliato, senza perdere troppo tempo andò in cucina per preparare la colazione. Chanyeol aveva due fratelli e, come se loro non fossero già stati abbastanza, un altro bambino era in arrivo, suo padre lavorava tutto il tempo e non era mai a casa, di conseguenza lui che era il maggiore doveva occuparsi di tutto ciò che riguardava quel posto e di curare sua madre, ultimamente stava sempre peggio e aveva paura per lei ma sapeva che sarebbe andato tutto bene. Le portò un paio di biscotti e del latte e la svegliò, poi mangiarono, come ogni mattina, insieme anche agli altri fratelli. "Come ti senti?"

"Ieri sera ho vomitato cinque o sei volte, non molto bene." gli spiegò la donna. "Tu ti sei divertito, piuttosto? Ti ho sentito tornare a casa, che ora era?"

"Sono tornato presto." mentì. "È... stato bello." ripensò a Baekhyun, se fosse stato possibile avrebbe voluto vederlo in quel momento. "Devi andare dal medico?"

"Oggi pomeriggio, devo controllare alcune cose. Puoi accompagnarmi?"

"Certo." accettò, primo perché non le avrebbe mai detto no, secondo perché lo studio del dottore si trovava nel paese di Baekhyun, magari era fortunato e riusciva ad incontrarlo, l'attesa era sempre lunga e non sapeva mai che fare, sarebbe stato perfetto. Alla donna mancava ormai poco per partorire, circa due settimane e Chanyeol avrebbe avuto un fratello o una sorella in più, era emozionato. Diede ai fratelli più piccoli il compito di sistemare i piatti, lui uscì per comprare qualcosa di fresco per pranzo. Economicamente non erano mai stati poveri, riuscivano a comprare da mangiare soprattutto grazie al lavoro del padre che gli garantiva uno stipendio dignitoso a fine mese. Mentre Chanyeol camminava verso il negozio riusciva solo a pensare a Baekhyun, voleva assolutamente vederlo.

1960 - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora