Stranamente, quando Baekhyun si svegliò sua madre non era lì. Andò davvero nel panico, non si sentiva a casa e odiava stare in quel posto, era praticamente in gabbia. Sollevò il braccio e premette il bottone per chiamare un infermiere ma pochi secondi dopo arrivò il medico al suo posto, gli stavano riservando un trattamento un po' troppo speciale. "Dov'è mia mamma?" chiese subito, lui sorrise.
"Non lo so, ad ogni modo -."
"Ho bisogno di un cellulare per chiamare mia madre ora, non voglio stare qui, sto bene e non so neanche per quale assurdo motivo mi avete ricoverato quindi per favore -."
"Ora tocca a me interromperti, ragazzino." disse, sedendosi sul letto accanto a lui. "Ti abbiamo salvato la vita quindi eviterei di essere così scortese e di collaborare, puoi riuscirci per me?"
Baekhyun lo guardò male, poi scosse la testa. "È il vostro lavoro, non mi interessa di esservi riconoscente, voi non lo siete stati con mia madre."
"Perché quella donna non merita -." si bloccò. "Ascolta, ti farò portare un cellulare ma vedi di tenere a freno quella bocca perché non incontrerai persone gentili come me durante tutta la tua vita, okay?"
Baekhyun non disse altro, semplicemente si alzò e lo seguì, stava indossando un pigiama estremamente lungo e per qualche secondo gli sembrò di indossare i vestiti di Chanyeol, quella cosa gli spezzò il cuore. Digitò il numero di sua madre che conosceva a memoria, lei rispose dopo un po'. "Mamma, sono io. Stai lavorando? Quando vieni a prendermi? Ah. Ti aspetto, voglio tornare a casa, ciao." disse, poi chiuse la chiamata triste. La donna aveva detto che in quel momento non poteva andare da lui ma che avrebbe fatto il possibile per riportarlo a casa, non sapeva proprio cosa fare.
Riuscì a liberarsi dai suoi impegni solo la sera seguente, il sole era già tramontato e lei si diresse verso l'ospedale dove era ricoverato il suo bambino. Raggiunse il quinto piano e la stanza in questione e trovò lì Baekhyun, addormentato nel suo letto, decise di non svegliarlo e di andare prima a parlare con un dottore. "Suo figlio può andare." aveva detto alla fine, lei aveva annuito e pensato che erano tutti così falsi in quel posto. Baekhyun venne svegliato dai suoi tocchi, con un po' di fatica si rivestì e riuscì a camminare verso l'uscita.
"Mamma, ora puoi spiegarmi -." provò a dire, la donna lo guardò male e capì che non poteva parlare, ma per quale motivo? Ormai erano fuori da quel posto. Raggiunsero la sua auto e volarono verso casa, gli era mancata tanto, era tutto proprio come lo aveva lasciato. Lei parcheggiò, non aveva detto una parola per tutto il tragitto, una volta entrati in casa ordinò a Baekhyun di spogliarsi e di consegnarle i suoi vestiti, la trovò una cosa strana ma lo fece, si cambiò e la donna cominciò a controllarli.
"Nei fascicoli che il medico mi ha consegnato c'era una cimice, l'ho distrutta ma potrebbero essercene altre." dopo quelle parole, Baekhyun realizzò che erano tenuti sotto controllo, cominciò a sentirsi osservato e paranoico all'istante. "Qui è tutto okay, vieni." disse, cominciando a cercare tra i suoi capelli.
"Mamma, non c'è niente, l'avrei sentita." aveva detto, la donna sganciò qualcosa e gliela mostrò, era piccolissima e gli era stata incollata a un paio di capelli.
"Ora non c'è più niente." disse, era sicura di aver fatto un ottimo lavoro, diede un'ultima occhiata anche tra i suoi di capelli ma non trovò altro. "Ti spiegherò cosa è successo -."
"Mamma, io..." fece una pausa e sospirò. "Ho bisogno di tornare da Chanyeol, lui mi manca da morire, non voglio stare qui." la guardò, il suo sguardo era preoccupato.
"Ascolta." cominciò lei. "L'orologio è al sicuro, anche il mio è nascosto, non hanno nessuna prova contro di noi ma le troveranno e ci incastreranno, non possiamo scappare in questo mondo perché ci metterebbero pochissimo a trovarci. Cosa ricordi? Cosa è successo prima che tu tornassi qui?"
"A un certo punto ho sentito un boato e ho visto delle cose strane, era tutto troppo luminoso e non credo di aver capito cosa fosse, non ricordo altro." spiegò, erano entrambi seduti sul divano, accarezzò il bracciolo e chiuse gli occhi. "Sto provando a mantenere la calma ma io mi sento malissimo, mamma."
"Lo so." rispose, avvicinandosi a lui e abbracciandolo. Per un po' nessuno parlò, erano destinati a fallire? Avevano paura di ciò che li attendeva, soprattutto Baekhyun, lui era a dir poco terrorizzato all'idea di restare in quel posto, lo aveva capito in quel momento.
"Tu avevi detto che nessuno sapeva come viaggiare nel tempo, allora come hanno fatto -."
"Non lo so." lo interruppe. "Non lo so, il Baekhyun del passato era ricoverato lì e ieri mi hanno chiamata per dirmi che era successo qualcosa, sapevo che non era sicuro lasciarlo in ospedale da solo ma non avevo altra scelta. Sono corsa a vedere ma c'eri tu al suo posto, ho capito che lui era andato via e che avevano fatto qualcosa che probabilmente anche loro vogliono tenere segreta per vari motivi, per questo siamo ancora liberi, perché hanno bisogno di tenerlo segreto. Mi dispiace."
"Non è colpa tua." disse sinceramente, non era arrabbiato con lei. Era dannatamente confuso ma non gli interessava sapere cosa era successo, voleva solo tornare a stare bene ed essere al sicuro.
"C'è un modo per viaggiare nel tempo e rimanere per sempre bloccati in una determinata era." gli fece sapere, Baekhyun spalancò gli occhi. "È rischioso ma ora come ora non credo che ci sia qualcosa più rischioso del restare qui, se continuiamo a perdere tempo potremmo venire arrestati entrambi, o peggio -." si bloccò. "Devi sapere che questi orologi non ci aiutano a viaggiare nel tempo ma in mondi paralleli, ne esistono di infiniti, possiamo viaggiare solo in quelli conosciuti, ad esempio... non potrei selezionare un anno maggiore a quello corrente, non è una cosa che né io né tuo padre siamo riusciti a risolvere, ma non fa niente, no? Non sono quelli che ci interessano."
"Tu saresti disposta a lasciare ogni cosa qui per andartene in un mondo diverso da questo? Per sempre?" chiese, lei annuì.
"Se è per salvarci la vita, dobbiamo farlo."
"E... cosa dobbiamo fare per scappare?" chiese curioso. Voleva scappare? Eccome. La situazione era seria, i federali li avrebbero perseguitati, avevano letteralmente ucciso suo padre e non voleva che succedesse lo stesso a sua madre o a lui, aveva delle promesse da mantenere.
Lei si alzò e lo intimò a seguirlo. "Dobbiamo prendere il mio orologio, per prima cosa." spiegava tutto mentre camminava verso il corridoio. "Dobbiamo teletrasportarci, successivamente qualcuno deve distruggerlo, però c'è un problema." continuò. "Il tempo nel passato scorre in maniera diversa, no? Se noi ci teletrasportassimo, dovremmo aspettare un po' per distruggere l'orologio, se sbagliassimo a calcolare il momento esatto... potremmo restare bloccati nell'oblio."
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a/n ; onestamente voglio solo che questa storia finisca, credo che sia diventata proprio brutta inoltre non ho idee e il finale che avevo progettato è completamente andato in fumo perché booooooooHHHHH HO tanta voglia di cancellarla ma non lo farò, mi dispiace per voi. btw penso di farla finire col capitolo 40, sono una perfezionista che ama la tabellina del 5 sì

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1960 - chanbaek
Фанфикil padre di Baekhyun era uno scienziato, forse il più capace ed eccezionale di tutta la Corea. il ragazzo non potrà mai più godere della sua presenza, l'unica cosa che gli rimarrà saranno i ricordi. Baekhyun è cresciuto ed è diventato quasi pienamen...