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Baekhyun spalancò gli occhi e tutto ciò che vide in un primo momento fu una luce accecante, gli veniva difficile respirare e per quel motivo cominciò a tossire, un medico ci mise poco a mettergli due mani sul petto e una mascherina sul viso, grazie a quella il suo respiro sarebbe tornato normale. "Ha preso conoscenza, il battito è regolare." uno dei dottori parlò, lui continuava a non riuscire a muovere un muscolo. "Come ti chiami?" domandò a quel punto il medico.

Provò a parlare ma non ci riusciva, non si era mai sentito debole come allora, chiuse gli occhi ma un altro dottore gli diede uno schiaffo, non voleva fargli male, solo salvargli la vita e assicurarsi che fosse tutto okay. "Devi restare sveglio." realizzò che non era abbastanza in forze per parlare, così pensò a un altro metodo per comunicare con lui. "Batti le palpebre una volta per dire no e due per dire si. Ricordi il tuo nome?" chiese, lui batté le palpebre due volte. "Sei nato il sei maggio tremilanovecento ottanta, esatto?" ancora due volte. "Ricordi qualcosa di quello che è successo?" Baekhyun esitò, stavolta chiuse gli occhi solo una volta. Il medico annuì e gli coprì il corpo con un lenzuolo, poi guardò i suoi colleghi. "Parametri?"

"Buoni, capo."

"Allora lasciatelo riposare, cercheremo di parlargli una volta che si sarà svegliato. Ho bisogno di vedere la madre ora, sapete dirmi dov'è?"

Baekhyun si sentì sollevato, il calore delle lenzuola lo fece sentire meglio e il silenzio era piacevole, poteva finalmente riposare. Ricordi qualcosa di quello che è successo? Perché gli aveva fatto una domanda simile? C'era qualcosa che avrebbe dovuto dimenticare? E poi, perché era lì?

"Signore, i battiti stanno aumentando." realizzò un infermiere, era lì solo per dare una sistemata ma aveva l'ordine di agire in casi come quelli, mostrò un medicinale al primario che annuì. "Posso procedere?"

Dopo quell'iniezione, Baekhyun non sentì nient'altro.

I rumori di alcuni singhiozzi in sottofondo disturbarono il sonno del ragazzo, la luce era troppo fastidiosa e non appena aprì gli occhi si sentì costretto a chiuderli all'istante, c'era qualcuno che gli stava tenendo la mano. "Ch-." provò a dire, sua madre realizzò che si era svegliato.

"Tesoro, sono qui." disse, avvicinandosi a lui. "Baekhyun, mi stai ascoltando? Hai dimenticato tutto, tu non sai niente, non devi dire niente -."

"Chanyeol." disse, sollevò la schiena di colpo facendo spaventare la donna, alcuni fili si staccarono dal suo corpo. "Dov'è lui?"

"Tesoro, ascolta -." provò a dire la donna, un medico andò subito ad assisterlo.

"Ricordi qualcosa?" domandò, posizionandosi sopra di lui. Usò le dita per controllare i suoi occhi, sembrava in salute, anche i parametri erano rimasti regolari. "Se ricordi qualcosa, devi dirmi tutto adesso." gli fece sapere, Baekhyun non parlò. "Cosa stava dicendo prima?" chiese, guardando la donna.

"Non lo so, lo ha interrotto! È mio figlio, deve lasciarlo stare adesso." cercò di farlo ragionare, vederlo in quello stato la distruggeva.

"Per ora è suo figlio, alla fine di questa storia lei diventerà solo un numero, glielo posso assicurare." disse, lasciando andare il viso del ragazzo e allontanandosi. "La distruggeranno, proprio come hanno fatto con suo marito. E ora fuori di qui."

"Mamma." 

La donna non esaudì la richiesta del dottore, suo figlio l'aveva appena chiamata, doveva essere lì per lui. "Baekhyun, sono qui."

"Dove sono?" continuava a parlare piano, con un po' di fatica girò la testa verso la finestra. "Che cosa è successo?"

"Ora devi solo riposare." disse lei, accarezzandogli la fronte. Il medico uscì dalla stanza, doveva assolutamente confrontarsi con gli altri dottori. "Baekhyun, hanno scoperto cosa era successo e ti hanno riportato qui ma qualcosa è andato storto, potrebbero incriminarmi quindi non devi dire niente."

"Voglio vederlo." mormorò, cominciava a realizzare cosa era accaduto. "Voglio vedere Chanyeol adesso." sua madre non riuscì a trattenere le lacrime, scivolarono lungo le sue guance e in quel momento Baekhyun realizzò che era tutto veramente difficile, che il suoi incubi peggiori erano diventati realtà. "Quando posso uscire di qui mamma? Voglio andarmene, voglio andare da Chanyeol."

"Dormi adesso, io resterò qui."

Baekhyun chiuse gli occhi, stavolta per molto più tempo. Non appena si svegliò era notte fonda, sua madre era rimasta davvero con lui, stava dormendo sulla poltrona di fronte. Aveva bisogno del bagno così si alzò, facendo attenzione a trascinarsi dietro la flebo - chissà cos'era quella roba che gli stavano iniettando. Una volta finito uscì dalla stanza, non perse neanche un secondo davanti allo specchio, in quel momento si stava odiando e non voleva vedersi. Non gli erano mai piaciuti gli ospedali, il clima lì dentro era una delle cose peggiori che avesse mai sperimentato. 

Con molta difficoltà cercava di camminare, voleva almeno attraversare il corridoio per sgranchirsi un po' le gambe, non riusciva a smettere di pensare a Chanyeol. Era stato tutto un sogno? No, ne era certo, in quel momento faceva dannatamente male, i sogni non ti fanno sentire così. Sperava solo che stesse bene. Ricordava che lo stava osservando mentre parlava a telefono con sua madre, poi il nulla, era come se fosse stato strappato via da quell'universo - in effetti ci aveva visto giusto, era proprio quello che era successo. 

Si stava sentendo male così cominciò a tornare indietro, verso la sua stanza - la porta di una stanza era aperta, c'era il medico di qualche ora prima, stava parlando con un suo collega. "Secondo te ora è davvero finita?"

"È appena cominciata, se la notizia dovesse spargersi sarebbe un macello, mi fido del ragazzo e so che probabilmente non ricorda niente ma sua madre - è una grandissima bugiarda, come suo marito."

Voleva dirgliene quattro ma sapeva che doveva mantenere la calma, mentre cercava di andarsene urtò la flebo contro il muro, inutile dire che i due uomini si allarmarono subito - entrò velocemente nella sua stanza e si mise a letto, nessuno andò a controllare, era salvo. Il cuore gli batteva velocemente, sua madre stava ancora dormendo e sapeva che la scelta migliore era quella di fare lo stesso, ma la sua mente era piena di pensieri confusi, e quello più forte, che spiccava tra tutti era solo uno, Chanyeol.

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a/n ; ahahahahah

1960 - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora