Baekhyun non aveva chiuso occhio. Aveva passato tutta la mattinata a casa, il pomeriggio era uscito solo per aiutare sua madre, per fortuna non erano arrivate voci strane né a lei né a suo fratello, aveva anch'esso passato tutto il giorno a lavorare, probabilmente non aveva saputo niente per quel motivo. L'indomani Baekhyun si era alzato dal letto con l'intenzione di farne qualcosa della sua vita, non voleva assolutamente estraniarsi dal mondo che lo circondava, sapeva che sarebbe stato un errore irrimediabile. Prese la sua bici e si diresse verso il paese di Chanyeol - non si vedevano da troppo tempo, aveva bisogno di parlargli e di capire cosa ne pensava di quella storia, aveva anche bisogno di sentire il suo parere e sapere se gli erano arrivate altre voci, si sentiva responsabile, sapeva che era colpa sua se quella faccenda era riemersa dal fondale in cui si trovava fino al giorno prima, doveva chiedergli scusa.
Un quarto d'ora dopo era arrivato davanti alla sua abitazione, si diresse verso la finestra della stanza del giovane, non voleva bussare perché aveva paura che sua madre o qualcun altro avrebbero aperto il portone, lo imbarazzava il solo pensiero di conoscere la sua famiglia. Le tapparelle erano semi abbassate, guardò che non ci fosse nessuno intorno a sé e si abbassò per spiare - normalmente non lo avrebbe fatto, sapeva che era sbagliato, tuttavia era una questione di vita o di morte. Vide che Chanyeol stava dormendo, prese delle piccole pietre e cominciò a lanciarle sul pavimento della stanza del più piccolo, inutile dire che lui si svegliò subito.
Si alzò per controllare cosa ci fosse fuori dalla sua finestra, non appena notò Baekhyun lo fece entrare, aveva chiuso a chiave la porta della sua stanza. "Scusa per quello, pulisco subito." indicò le pietre, stava per chinarsi ma Chanyeol lo fermò.
"Stai davvero bene come mi hai fatto riferire da Kyungsoo?" chiese, poi lo abbracciò. "Mi dispiace per quello che è successo."
"Sono io che dovrei chiedere scusa a te." mugolò, Chanyeol lo stringeva troppo forte, le sue guance erano diventate rosse. Nascose la testa perché non aveva proprio voglia di farsi vedere in quello stato, ricambiò l'abbraccio e continuò a parlare. "Non so che cosa fare."
Chanyeol si staccò e sorrise. "Mia madre sta per partorire, potrebbe succedere anche ora, per quello che ne so io." disse. "C'è un amico di mio padre - dottore - vicino a lei, c'è anche mio padre, te lo dico perché ora ti chiederò di uscire. Controllo come sta e la avviso che andrò in piazza, dobbiamo parlare liberamente, fuori di qui." continuava a mormorare, Baekhyun acconsentì, avevano bisogno di restare da soli per poter discutere della faccenda. Uscì dalla finestra e andò ad aspettare Chanyeol, pochi minuti dopo era fuori anche lui. "Ah, non andiamo verso la piazza." lo fermò. "Vieni." concluse, e cominciarono a camminare verso una pianura che pareva deserta.
"Cosa ti ha detto tua madre?"
"Stava ancora dormendo, papà mi ha detto che sta bene e che non crede succederà stamattina."
Baekhyun alzò lo sguardo. "Con lui ci hai parlato?"
"Per quanto si possa parlare con un uomo del genere." disse, grattandosi il braccio. Baekhyun lo guardò curioso, gli afferrò il braccio e sollevò la manica della camicia. "Cerchi questa?" ridacchiò Chanyeol, scuotendo il braccio e puntando l'attenzione di Baekhyun sull'altro arto, la cicatrice era ancora parecchio visibile.
"Perché non me lo avevi detto?" chiese. "Chi è stato?"
"Non è importante." Chanyeol cambiò discorso. "Devi parlare con Sehun al più presto, lo sai? Fargli capire che la sua ragazza è una stronza e tutto il resto, devi farlo."
Baekhyun non sapeva come affrontare quell'argomento col suo migliore amico - non sapeva neanche se l'altro voleva essere ancora suo amico. "Non mi crederà mai, è così accecato dall'amore che prova verso quella." sbuffò, sorridendo e guardando il panorama, una farfalla gialla si era appena posata su un piccolo fiore, la trovò una cosa adorabile. "Vorrei che fosse più semplice."
"Lo sarà. Lo hai detto tu, no? Prima o poi le cose si risolveranno."
Le parole di Chanyeol lo fecero sentire strano, improvvisamente pensò a quello che era successo. Quando cominciava a pensarci non riusciva a liberarsene facilmente, quei pensieri erano come una morsa. "Fermiamoci qui." disse, si sedette all'ombra di un albero, Chanyeol capì che qualcosa non andava ma pensava fosse per quella situazione quindi non si allarmò troppo. Lo vide prendersi la testa tra le mani, anche lui aveva capito che l'altro stava solo cercando di smettere di pensarci, cercò a un modo per aiutarlo.
"Hey." lo richiamò, voleva distrarlo così con due dita gli pizzicò la mano, Baekhyun lo guardò come per dirgli di smetterla. "Non devi pensarci, facciamo un gioco?"
Sollevò un sopracciglio. "Cioè?"
"Guardami negli occhi." disse, prendendogli la testa e mettendolo in posizione. "Puoi battere le palpebre, non voglio che tu muoia, ma se smetti di guardarmi hai perso."
"N-non voglio farlo." balbettò e si sentì subito in imbarazzo, Chanyeol gli scosse la testa e lo obbligò a guardarlo.
"Ti darò un premio che tu vinca o perda, promesso." disse e a quel punto Baekhyun decise di provarci, cominciò a guardarlo e man mano che il tempo passava il suo cuore batteva sempre più velocemente, pensava avrebbe avuto un mancamento lì, in quel momento. "Facciamo così, il primo che sente di essere troppo imbarazzato chiude gli occhi."
"Ma questo gioco te lo sei inventato al momento? No, perché continui a fare le regole a modo tuo." Baekhyun provò a dirlo con un tono autoritario ma l'altro riuscì solo a ridere. "Mi sono stancato."
"Allora chiudi gli occhi." suggerì, Baekhyun lo fece. Non ebbe il tempo di dire qualcosa che sentì delle labbra contro le sue, inutile dire che andò in panico e aprì gli occhi, oltre a questo non riuscì a fare altro. Chanyeol si allontanò subito, teneva lo sguardo basso e sorrideva. "Hai avuto il tuo premio."
Baekhyun si sdraiò e si portò le mani al volto, poi cominciò a cacciare degli urletti. "Non ti azzardare a guardarmi." disse, coprendosi la faccia completamente rossa.
"Perché? Sei imbarazzato?" chiese, si sporse verso di lui e raggiunse il suo volto, Baekhyun riusciva a sentire la sua vicinanza. "Togli le mani."
"No."
"Voglio baciarti ancora." dopo quelle parole Baekhyun sentì che la sua faccia non poteva più sopportare uno stress del genere, per non parlare del suo cuore che non aveva mai lavorato così tanto come in quei minuti. Cercò di allontanarsi ma non ci riusciva, fu costretto a togliere le mani dal volto dato che gli servivano per alzarsi, ovviamente Chanyeol era ancora lì. Come faceva a non imbarazzarsi? Il suo viso era perfetto, non era arrossito neanche un po', sembrava surreale. "Posso farlo?" chiese piano. "Posso baciarti ancora?"
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a/n ; ok so che ho aggiornato dopo giorni ma è stato per una buona causa, FINALMENTE LE LORO SACRE LABBRA SI SONO TOCCATEEEE
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1960 - chanbaek
Fanfictionil padre di Baekhyun era uno scienziato, forse il più capace ed eccezionale di tutta la Corea. il ragazzo non potrà mai più godere della sua presenza, l'unica cosa che gli rimarrà saranno i ricordi. Baekhyun è cresciuto ed è diventato quasi pienamen...