Chanyeol sapeva benissimo come ci si sentiva quando si parlava di qualcosa di brutto ma non riusciva ancora ad abituarsi a quella sensazione, il nodo alla gola che si formava per colpa del disgusto e dei ricordi che non voleva altro che cancellare era orribile. "Quando si è sparsa quella voce io non sono più uscito di casa per un po', mia madre continuava a chiedermi il perché ma non avevo idea di come rispondere, era troppo difficile da spiegare e soprattutto non volevo deludere anche lei, così inventai una scusa e dissi di aver litigato con qualcuno, il che era vero, ma... non sapeva assolutamente nient'altro, credevo che fosse così anche per i miei fratelli e per mio padre, all'inizio era così."
Il maggiore gli accarezzava il braccio con la mano mentre lo sentiva parlare, sperava che lo aiutasse a sentirsi meglio anche se non sembrava. "Va' avanti."
"A quei tempi papà non lavorava lontano ma in paese, di conseguenza tornava a casa ogni sera, passavamo più tempo insieme e lui era più informato riguardo tutto ciò che succedeva. La voce arrivò a lui, non so chi fu a dirglielo dato che gli adulti non ne sapevano niente, secondo Kyungsoo - lui era l'unico che non aveva mai smesso di considerarmi - erano i ragazzi gli unici a parlarne, comunque." continuò. "Quel giorno tornò a casa da lavoro prima, cosa che non accadeva mai, credevo che stesse male così andai subito da lui a chiedergli se avesse bisogno di qualcosa ma tutto ciò che mi rispose fu questo." disse, sollevando leggermente il braccio. "Non mi aveva mai picchiato in quel modo, avevo capito cosa era successo, volevo inventarmi qualcosa ma non sapevo neanche se ne sarei uscito vivo, capisci? Mi ha spaccato una bottiglia proprio qui, credevo quasi che sarei morto eppure non mi preoccupava affatto la cosa, mi sono sentito così male che ho desiderato morire per la prima volta in vita mia."
Baekhyun non aveva il coraggio di interromperlo ma nel vedere che la sua voce diventava sempre più spezzata e debole sentiva il bisogno di farlo. "Io -."
"Aspetta, sto bene." lo rassicurò, sapeva che se avesse smesso di parlare non sarebbe riuscito a ricominciare, aveva altro da dire quindi non poteva permetterselo. "Mi ha lasciato lì e se n'è andato, mamma mi ha trovato e ha chiamato il medico. Quando papà è tornato la sera era ubriaco ma c'erano tutti i miei fratelli, non sono poi tanto forti ma sicuramente non avrebbe potuto farmi niente, mi urlò contro un paio di cose e mi disse che se non fossi cambiato -." si bloccò, in quel momento non riuscì a trattenere le lacrime. "Mi avrebbe ucciso. So che non era l'alcool che parlava al posto suo, lo pensava davvero."
"Chanyeol." disse subito l'altro, abbracciandolo. "Mi dispiace... così tanto." continuò, non sapeva cos'altro dire, non c'erano parole per descrivere quella situazione e non poteva fare niente per cambiarla, la verità era che era tutto uno schifo e che Chanyeol aveva bisogno di aiuto. "Non è colpa tua, non piangere."
"Lui non mi ha parlato più di tanto finché mamma non è rimasta incinta, mi ha detto di prendermi cura di lei ed è andato a lavorarsene chissà dove, ero più sereno quando si era allontanato ma ora ha ripreso a lavorare qui e mi sta appiccicato e ogni volta che mi vede parlare con Kyungsoo o con qualunque ragazzo mi guarda male, io so che è per quel motivo ma non posso semplicemente fare finta di niente perché la verità è che ho paura e -."
"Basta, respira." lo bloccò, se avesse continuato a parlare avrebbe finito tutto l'ossigeno che aveva nei polmoni, oltre che essere vicino a una crisi il suo respiro era così irregolare e veloce. "Non ti farà più niente."
"Per favore non farti più vedere a casa mia, non voglio che succeda ancora e ti prego, non voglio che si sappia di noi, sarei più che felice di tenerti la mano in pubblico ma questo è il motivo per cui non posso. Non ho un soldo, se lui mi trattasse ancora così sarei costretto ad andarmene e morirei."
"Smettila, non ti lascerei morire." rispose. "E non lo dirò a nessuno, non si saprà in giro, promesso."
"Grazie." disse, abbracciandolo e riprendendo fiato, aveva parlato fin troppo e a causa del bruciore la gola cominciava a fargli male. "Ieri ero a casa ma mi ha detto che non era nessuno al telefono, quando tu hai chiamato io ero lì ma non voleva lasciarmi parlare con te perché pensa che io non sia cambiato quando in realtà gli ho detto di si."
"Non devi cambiare per piacere a lui, tu sei perfetto così." disse. "Lo so che è un po' cliché ma penso che non sarebbe una cattiva idea scappare da tutta questa merda insieme, cosa ne pensi?"
Chanyeol sorrise. "Sarebbe un sogno." rispose. "Non mi dimenticherò mai di questa serata."
"Non dimenticarti di me." disse, prendendogli la mano e sollevando la testa. Lo guardò senza dire niente, poi si chinò per baciarlo piano. Chanyeol si era rilassato, oltre ad aver buttato fuori tutto poteva finalmente passare una serata tranquilla con lui, proprio come aveva programmato. Tenere a bada i pensieri era difficile quando aveva il suo - bellissimo - fidanzato a praticamente zero centimetri di distanza, però i sentimenti che provava per lui erano profondi, non se la sentiva di andare velocemente o di farlo sentire male. Baekhyun pensò che da quando era arrivato lì Chanyeol era stata una delle poche persone con cui si era sentito a suo agio da subito, gliene era grato. "A che stai pensando?"
"Mi piaci." sorrise. "Sai che se ti agiti troppo puoi cadere?"
"Si, ma -." non riuscì a terminare la frase che Chanyeol scavalcò il piccolo corpo del giovane con una gamba.
"Ti piace il solletico?"
"Chanyeol, no."
Lui ridacchiò. "Non lo avrei fatto. Solo perché ho le gambe aperte e non vorrei che mi colpissi, ho ancora bisogno di, insomma -."
"Smettila." rispose imbarazzo, sollevando le ginocchia e portandole proprio lì, dove Chanyeol non avrebbe mai voluto. Inutile dire che rotolò al lato opposto dell'amaca e rimase in silenzio.
"Non farlo più se non vuoi che muoia."
"Ti piace così tanto?"
Il ragazzo scattò in piedi, poi indicò la porta. "Vado a prendere da bere."
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a/n ; le cose stanno diventando troppo noiose e sapete cosa significA
p.s. ho già pensato al finale di questa fanfiction :-) sarà molto divertente (per me)
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1960 - chanbaek
Fanfictionil padre di Baekhyun era uno scienziato, forse il più capace ed eccezionale di tutta la Corea. il ragazzo non potrà mai più godere della sua presenza, l'unica cosa che gli rimarrà saranno i ricordi. Baekhyun è cresciuto ed è diventato quasi pienamen...